Gli esordi di Dune: Prophecy
“Dune: Prophecy” ha affrontato un percorso tortuoso per arrivare sul piccolo schermo, ma la showrunner Alison Schapker era più che pronta a prendere le redini dell’ultimo spin-off di una celebre saga cinematografica. La serie di sei episodi esplora l’origine dei misteriosi Bene Gesserit e ha visto diversi cambiamenti nella leadership creativa prima che Schapker e Diane Ademu-John diventassero co-creatrici e co-showrunner.
Un cambio di guardia necessario
Durante la produzione iniziata alla fine del 2022, Schapker ha assunto il ruolo di unica showrunner, sfruttando la sua vasta esperienza maturata in oltre due decenni di lavoro in serie di fantascienza come “Westworld” e “Altered Carbon”. La sua competenza nel genere fantascientifico è affinata, inoltre, grazie al lavoro su show acclamati come “Alias”, “Lost” e “Fringe”.
Un progetto ambizioso
Schapker racconta l’emozione di lavorare su un progetto così ambizioso come “Dune” solo più tardi nella sua carriera: “È stato fantastico poter affrontare Dune con una certa esperienza alle spalle. È un materiale tanto amato e impegnativo, e mi sono sentita davvero pronta.”
Il team ha tratto ispirazione da “Dune: Parte Uno” e dalla prossima “Dune: Parte Due”, creando un’esperienza visiva e sonora degna di questa grande saga cinematografica. I capi dipartimento e gli artigiani hanno svolto un lavoro straordinario, considerando il budget e il programma televisivo più ridotti rispetto a quelli di un film.
Un mondo espanso
Il contributo del regista Denis Villeneuve è stato limitato a causa del suo impegno nello sviluppo di “Dune: Part Two” e “Dune: Messiah”. Tuttavia, Schapker ha ricevuto la sua benedizione per alcuni elementi visivi, come il design dei vermi della sabbia. “Villeneuve è stato gentile nel permetterci di mantenere quella coerenza, ma volevamo anche esplorare angoli nuovi dell’universo di Dune, perciò abbiamo deciso di non ambientare la maggior parte dell’azione su Arrakis.”
Il fulcro della serie si sposta su Wallach IX, pianeta dove hanno avuto origine il quartier generale e la scuola delle Bene Gesserit. La storia si svolge principalmente 10.148 anni prima della nascita di Paul Atreides e indaga l’ascendenza della madre di Paul, Lady Jessica.
Una narrazione stratificata
Nella serie, viene esplorata l’origine delle Bene Gesserit attraverso i personaggi delle sorelle Harkonnen, Valya e Tula. Attraverso salti temporali che mostrano eventi avvenuti 30 anni a distanza, si segue la tragica storia delle sorelle e si delinea come le radici della famiglia Harkonnen siano strettamente legate al percorso delle Bene Gesserit.
La serie non solo punta i riflettori sui personaggi principali, ma anche sul contesto sociopolitico del periodo, comprese le conseguenze delle Great Machine Wars già terminate da 116 anni.
Un tuffo nel passato televisivo
Schapker ha iniziato la sua carriera lavorando su “Charmed”. Anche se le Bene Gesserit non sono percepite come streghe nel senso tradizionale, quella prima esperienza l’ha aiutata a connettere elementi fantastici a storie di personaggi ben strutturate.
La sua carriera si è sviluppata ulteriormente con show come “Alias” e “Westworld”, affinandosi in progetti che amano utilizzare flashback per arricchire la trama. “Per ‘Dune: Prophecy’, il nostro obiettivo era comprendere come il passato si riflette nel presente, e ciò si adatta perfettamente alla narrazione”, spiega Schapker.
Il peso dello storytelling collaborativo
Riguardando la sua carriera, Schapker ricorda il difficile compito di dover scrivere la dipartita di personaggi amati come Mr. Eko in “Lost”. “Tutta la narrazione televisiva è collaborativa. Cerchiamo solo di realizzare il più fedelmente possibile le idee dei co-showrunner.”
Allo stesso modo, si dice dispiaciuta per l’interruzione prematura di “Westworld”: “Come fan, è stato doloroso. Jonah Nolan e Lisa Joy avevano una visione per la serie, e volevo davvero che potessero concluderla come desideravano.”
Un futuro televisivo promettente
Con “Dune: Prophecy”, Alison Schapker dimostra una volta di più la sua abilità nel trasformare materiale ambizioso in narrazioni avvincenti e ben strutturate. La sua competenza nel campo della fantascienza e la sua capacità di adattare storie complesse a diversi formati suggeriscono che il viaggio di “Dune: Prophecy” sarà ricordato come una tappa fondamentale nella storia della televisione.# L’evoluzione di “Westworld” e “Dune: Prophecy”
Il mondo della televisione ci ha abituato a capolavori che rimangono impressi nella memoria collettiva; esempi emblematici sono “Westworld” e “Dune: Prophecy”. Questi due titoli non solo hanno catturato l’immaginazione del pubblico, ma hanno anche delineato nuove frontiere narrative e visive nel panorama dei media contemporanei. Ma come è avvenuto questo sviluppo? Scopriamolo insieme.
L’epopea di Westworld: un viaggio incompiuto
L’ascesa dell’intelligenza artificiale
“Westworld” non è solo una serie TV; è uno specchio dei nostri timori e speranze riguardo all’intelligenza artificiale. Quando la serie debuttò, era chiaro che esplorava temi avanguardistici, ponendo domande che solo oggi stanno guadagnando maggiore pertinenza. Ad esempio, cosa accade quando le IA sviluppano una coscienza? Quali sono le implicazioni etiche e sociali? Questi interrogativi hanno posto “Westworld” un passo avanti rispetto ad altre produzioni.
Un possibile ritorno?
La cancellazione di “Westworld” ha suscitato delusione tra i fan, ma il desiderio che la storia venga conclusa non è svanito. Gli showrunner hanno espresso, in diverse occasioni, l’intenzione di chiudere il cerchio narrativo, offrendo qualche speranza che la serie possa trovare un finale adeguato.
Dune: Prophecy – Oltre il profeta
Un’eredità complessa
“Dune: Prophecy” è nato dall’opportunità di esplorare le origini della Bene Gesserit, un’istituzione tutta femminile cruciale nell’universo di Dune. Adaptato dal romanzo “Sisterhood of Dune” di Brian Herbert e Kevin J. Anderson, la serie si focalizza su Valya e Tula Harkonnen, due sorelle il cui legame segna la storia della Bene Gesserit. Questa prospettiva apre nuove dimensioni narrative, esplorando le radici di un lignaggio che, in futuro, diventerà noto per la sua crudeltà.
La sfida della coerenza visiva
Uno dei principali obiettivi di “Dune: Prophecy” era rispettare l’estetica dei film di Denis Villeneuve. Questo rispetto è evidente nell’uso di elementi visivi come il font Futura sui titoli. Nonostante la narrazione sia separata temporalmente di 10.000 anni dai film, la serie vuole rimanere in dialogo costante con l’universo cinematografico di Villeneuve.
Le radici storiche della Bene Gesserit
Un’istituzione in evoluzione
La serie rappresenta la Bene Gesserit quando essa è ancora una giovane istituzione, nata dalle ceneri di una guerra interstellare devastante. L’umanità, costretto a bandire la tecnologia a causa delle terribili conseguenze delle macchine pensanti, sta ridefinendo se stessa. La Bene Gesserit emerge in questo contesto, facendo leva su abilità sovrumane come il controllo del corpo e della mente, vagamente riconducibili ai nostri concetti contemporanei di superpoteri.
Le sfide del potere
In “Dune: Prophecy”, la narrativa si concentra su Valya come seconda Madre Superiora e le sfide che affronta nel consolidare il suo potere. Questa narrazione offre uno sguardo dettagliato e dinamico sull’evoluzione della struttura di potere interna alla Bene Gesserit, rendendola una serie di forte impatto, tanto emotivo quanto visivo.
Creazione e ispirazione nei dettagli
Collaborazione con l’eredità Herbert
L’adattamento televisivo ha avuto il supporto della famiglia Herbert, garantendo che la serie rispettasse l’opera originale e aggiungendo profondità alla caratterizzazione dei personaggi. La giovane Valya, ad esempio, viene rappresentata come una donna potente che, una volta consolidata la sua posizione, affronta nuove sfide e minacce, arricchendo la narrazione con una tridimensionalità inedita.
Sfide tecniche e produttive
Non è mai facile trasferire l’enorme portata visiva di un film vincitore di Oscar come “Dune” a una serie TV. Tuttavia, il direttore della fotografia Pierre Gill, che ha lavorato anche su “Dune”, ha portato la sua esperienza per garantire una coerenza visiva. Ogni dettaglio, dai vermi delle sabbie alla progettazione dei pianeti, è stato curato per mantenere la continuità visiva e narrativa.
Per ulteriori approfondimenti sui film e le serie menzionate, e per vedere i trailer, visita i seguenti link:
Con queste aggiunte e riflessioni, l’articolo offre uno sguardo approfondito e ben strutturato sulle due serie, evidenziando sia le sfide che le bellezze che hanno caratterizzato la loro creazione e sviluppo.“`markdown
La controversa faida tra Harkonnen e Atreides in Dune: Profezia
Indice dei contenuti
- Analisi della faida tra Harkonnen e Atreides
- Tecniche narrative e rappresentazione della verità
- L’origine del veleno di Rossak
- Accessibilità per nuovi spettatori
Analisi della faida tra Harkonnen e Atreides
Nel vasto universo creato da Frank Herbert, la faida tra le famiglie Harkonnen e Atreides è uno degli elementi cardine. Nei nuovi episodi di Dune: Profezia su HBO, viene messa in evidenza una verità più sfumata. Non si tratta solo di una lotta tra bene e male, ma piuttosto di un conflitto con origini complesse e spesso travisate.
Una rivalità scritta nella storia
Valya Harkonnen sostiene che la storia scritta sia basata su una menzogna: un antenato della sua famiglia, che aveva compiuto un atto nobile, è stato dipinto come un codardo. Questo evento ha portato alla rovina degli Harkonnen, esiliati su un pianeta marginale. Tuttavia, l’affidabilità di questa narrazione è contestata. La serie invita gli spettatori a riflettere criticamente sulle versioni della storia che ci vengono presentate.
Tecniche narrative e rappresentazione della verità
La veridicità delle storie è un tema ricorrente in Dune: Profezia. Mentre i film presentano gli Atreides come i nobili eroi e gli Harkonnen come i malvagi, la serie esplora come queste percezioni possano essere state distorte nel tempo.
Un racconto dalla prospettiva degli Harkonnen
Valya Harkonnen rappresenta una figura centrale in questa reinterpretazione. La sua rabbia e ambizione derivano dalla convinzione di essere stata ingiustamente privata di ciò che le spettava. Tuttavia, la serie suggerisce che la verità sia sempre contestata e che la storia possa essere riscritta da chi ha il potere.
L’origine del veleno di Rossak
Esplorare l’antico sapere delle Bene Gesserit
Uno degli aspetti affascinanti di Dune: Profezia è l’esplorazione delle origini del sapere delle Bene Gesserit. Il veleno di Rossak, utilizzato prima dell’acqua della vita, viene introdotto come un elemento fondamentale. Questo veleno permette alle Bene Gesserit di entrare in comunione con la saggezza delle loro antenate.
Dalle pagine dei libri allo schermo
Questi dettagli vengono direttamente dai libri di Frank Herbert e arricchiscono l’universo di Dune con un retroscena intrigante. In un contesto in cui crisi, sopravvivenza e progresso si intrecciano, le Bene Gesserit sviluppano abilità straordinarie, come la capacità di utilizzare la Voce, un’arte di persuasione che ha radici profonde nei loro insegnamenti.
Accessibilità per nuovi spettatori
Una serie per tutti
Nonostante la ricchezza dei riferimenti e dei dettagli, Dune: Profezia è stato progettato per essere accessibile anche ai nuovi spettatori. HBO ha voluto creare una serie che sia allo stesso tempo appagante per i fan di lunga data di Dune e comprensibile per chi si avvicina per la prima volta a questo universo.
Equilibrio tra fedeltà e innovazione
La sfida principale è stata bilanciare la fedeltà al materiale originale con la necessità di rendere la serie avvincente per un pubblico più ampio. Con abilità narrativa e un’attenzione particolare ai dettagli, gli autori hanno creato una serie che può fungere da punto di partenza o di arricchimento nell’universo di Dune.
Dune: Profezia continua a sfidare le nostre percezioni della verità e della storia, mantenendo al contempo una narrazione avvincente e piena di colpi di scena. Ogni episodio aggiunge profondità e contesto, rendendo questa serie un must per tutti gli appassionati di fantascienza.
Dune: Profezia viene trasmesso ogni domenica alle 21:00 su HBO e in streaming su Max.