Senna: un progetto che unisce cuore e passione
Un incontro perfetto per Kaya Scodelario
La serie Senna è arrivata come un dono per Kaya Scodelario, che era alla ricerca del progetto giusto, qualcosa di girato in Brasile e prodotto dalle sue persone, che richiedesse anche una connessione profonda con le sue radici brasiliane. “Era come il mattino di Natale”, afferma Scodelario, descrivendo la sua emozione quando ha scoperto il ruolo nella serie di Netflix.
Sua madre si era trasferita in Inghilterra dal Brasile poco prima che lei nascesse, ma l’attrice di “Skins” e “The Gentlemen” trascorreva spesso le estati in Brasile e ha sempre sentito un forte legame con quella parte della sua identità.
Ayrton Senna: un’icona intramontabile
Scodelario ricorda quanto fosse significativo Ayrton Senna da Silva per ogni brasiliano. “Senna era una parte enorme della mia infanzia”, dice. “Per ogni brasiliano, è un eroe e un’icona, con un’importanza culturale immensa”. Senna infatti ha dominato la Formula Uno per molti anni e la sua eredità è rimasta intatta attraverso i decenni. Il tre volte campione del mondo è celebrato come un santo nel suo paese natale e viene ricordato ancora oggi in ogni gara dai team, dai piloti e dai fan.
Raccontare la leggenda
La serie “Senna,” costituita da sei episodi e disponibile su Netflix a partire dal 29 novembre, segue la vita e la carriera del grande pilota, compresa la sua crescente rivalità con il compagno di squadra francese Alain Prost, culminando nella tragica morte di Senna al Gran Premio di San Marino del 1994. Il progetto è diretto da Vicente Amori e Júlia Rezende, con Gabriel Leone nel ruolo principale.
La sfida del set
La produzione è stata girata interamente in Brasile, Argentina e Uruguay, utilizzando una troupe totalmente brasiliana. “Mi sono innamorata davvero di questo progetto,” afferma Scodelario. “Mi hanno affascinato le complessità del mondo della Formula Uno, la politica dietro di esso, e lo sforzo fisico a cui gli atleti sono sottoposti.”
Un personaggio unico
Scodelario interpreta Laura, un personaggio di fantasia che fungerebbe da collegamento con la terra natale di Senna mentre si trasferisce in Europa per diventare campione di F1. Laura, una giornalista per la rivista di motorsport Autosport, segue la carriera del pilota fin dai suoi esordi, conversando con lui in portoghese e accompagnandolo fino ai suoi successi più significativi.
Un ruolo desiderato
“Sono stata molto chiara con il mio team su quanto desiderassi recitare in un progetto brasiliano,” spiega Scodelario. “Volevo spingermi creativamente e utilizzare il mio portoghese sullo schermo. Desideravo un ruolo che giustificasse il fatto che non sono completamente brasiliana. Il che significa, sì, il mio accento non è perfetto.”
La realtà del giornalismo sportivo femminile
Nonostante la maggior parte del personaggio di Laura sia fittizio, Scodelario ha cercato ispirazione nei pochi giornalisti sportivi femminili presenti negli anni ’80 e ’90. “È stato deprimente trovare prove di giornaliste sportive donne. Specialmente a quei tempi, era ancora più raro trovare una donna in pista.”
Riscoprire le radici
Attraverso questo lavoro, Scodelario ha potuto riconnettersi con le sue radici brasiliane. “Considero la mia cultura molto più brasiliana che britannica,” ammette. “Il cibo che cucino, la musica che ascolto, la mia passionalità, tutto deriva dal Brasile, anche se non avevo mai vissuto lì.”
Un’esperienza di vita
L’attrice ha trascorso sei settimane in Brasile con la sua famiglia, vivendo in un appartamento. “Volevo che i miei figli imparassero qualcosa della loro cultura,” racconta. “Ora mio figlio si sente molto più brasiliano dopo questa esperienza.”
“Senna” rappresenta per Scodelario un progetto che ha nutrito la sua anima come nessun altro. Non solo ha esplorato una parte importante della sua identità, ma ha anche partecipato a una produzione appassionata, piena di talento brasiliano e raccontata dagli stessi brasiliani, rendendo omaggio a un eroe nazionale indimenticabile.
Un progetto che va oltre
Il progetto è una celebrazione della vita e della carriera di Ayrton Senna, catturata sullo schermo da una produzione e una narrazione che non potevano provenire che dal cuore del Brasile.# Senna: un omaggio iconico a un pilota leggendario
Parlare di Ayrton Senna significa raccontare una delle storie più affascinanti e carismatiche del mondo della Formula 1. Raccontare Senna non è solo parlare di gare e vittorie, ma immergersi nella passione, nella dedizione e nel coraggio di un uomo che è diventato un simbolo per milioni di persone in tutto il mondo.
Un’esperienza unica e intramontabile
La donna nel mondo del motorsport
La Formula 1 è un ambiente unico in cui gli atleti sono costantemente circondati e sotto pressione dai media. Una delle immagini più potenti che ho visto è quella di una giornalista intrappolata nella folla di colleghi. Inizialmente soffocata, riesce a farsi strada fino alla prima fila. Questo simbolo di determinazione e competenza femminile nel motorsport è stato un elemento chiave per la creazione della figura di Laura nella serie.
La prospettiva storica e culturale
Ci siamo ispirati non solo alle giornaliste sportive degli anni ’80 e ’90, ma anche ai reporter occidentali e alle sfide dei piloti sudamericani. La Formula 1, sport internazionale per eccellenza, riflette la politica, il razzismo e i pregiudizi condizionati che accompagnano i piloti di determinate nazioni. Questo era evidente in Senna, ed è un punto toccato nella serie.
Approfondimento tecnico: dietro le quinte della produzione
La ricerca e l’approfondimento
Non ero un fan della Formula 1 prima di questo progetto. Tuttavia, la possibilità di immergermi in un argomento nuovo mi ha entusiasmato. La ricerca richiedeva di diventare esperti in un campo inaspettato, che fosse sui coccodrilli, il pattinaggio su ghiaccio o, in questo caso, la Formula 1. Durante questo viaggio, mi sono innamorato della complessità, delle politiche e delle sfide fisiche affrontate dagli atleti.
L’emozione delle gare
Inizialmente concentrato sugli anni ’80 e ’90, ho finito per essere coinvolto nelle gare attuali. La visita al Gran Premio di Silverstone è stata incredibilmente entusiasmante. La Formula 1, spesso vista come uno sport maschile, mi ha permesso di sfidare e superare pregiudizi, dimostrando che la passione e la competenza non hanno genere.
Il mito di Senna: un’icona indimenticabile
L’eredità di Ayrton Senna
La popolarità attuale della Formula 1 è cresciuta grazie a serie come Drive to Survive. Tuttavia, la figura di Ayrton Senna rimane un’icona insostituibile. La purezza della sua guida, derivata dalla passione e dalla dedizione di una vita, rimane ineguagliabile. Senna era conosciuto per il suo dominio delle piste, soprattutto sotto la pioggia, e per il coraggio di affrontare le regolamentazioni, spingendosi sempre al limite.
Una prospettiva unica
La serie cerca di catturare questa purezza nella guida di Senna e le sfide che ha affrontato. Emphasizza il suo ruolo di pionere per la sicurezza automobilistica e il suo coraggio nel denunciare le condizioni pericolose dei veicoli.
Chi guarda la serie?
Per appassionati e non solo
La bellezza di questa serie è che attraversa i confini dei generi, proprio come il documentario del 2010. Non è solo per i fan della Formula 1 o dello sport in generale, ma per chiunque apprezzi la storia di un uomo e la sua grandezza. La connessione emotiva tra Senna e il suo paese, e la rappresentazione visivamente accattivante delle gare, rendono la serie coinvolgente per tutti.
Per saperne di più su Senna, potete visitare il link dedicato.
Ayrton Senna non è solo un pilota leggendario. La sua storia è un esempio di passione, dedizione e coraggio. Guardando la serie, ci si rende conto di quanto la sua figura sia ancora oggi rilevante e ispiratrice.