Zoe Saldaña: una carriera stellare e la rinascita con Emilia Pérez
Zoe Saldaña, la protagonista dell’ultimo episodio del podcast “Awards Chatter” di The Hollywood Reporter, registrato dal vivo al SCAD Savannah Film Festival, è un’attrice che ha arricchito il mondo del cinema per 25 anni. La sua carriera, intrisa di successi e sfide, ha recentemente raggiunto un nuovo apice con la sua partecipazione nel musical anticonvenzionale “Emilia Pérez” di Jacques Audiard.
La regina del film franchise
Zoe Saldaña è stata definita “la regina del film franchise”, avendo recitato in illustri saghe come Avatar, Guardiani della Galassia, Avengers e Star Trek. È l’unica persona ad aver partecipato a quattro film che hanno incassato più di 2 miliardi di dollari. Ma quest’anno, con la sua interpretazione in “Emilia Pérez”, ha dimostrato di essere molto più di una semplice icona di blockbuster.
Emilia Pérez: una standing ovation a Cannes
Coloro che hanno già visto Emilia Pérez sono stati entusiasti. Il film ha ricevuto una standing ovation di 11 minuti alla première mondiale durante il Festival di Cannes di maggio. La giuria del festival ha premiato Saldaña e i suoi principali co-protagonisti — Karla Sofía Gascón, Selena Gomez e Adriana Paz — con il premio per la miglior attrice. Da allora, il film e i suoi interpreti hanno continuato a ricevere lodi e riconoscimenti.
Il film è stato proiettato in selezionati cinema statunitensi e canadesi dal 1° novembre e debutterà su Netflix il 13 novembre in USA, Canada e Regno Unito.
Un viaggio di crescita professionale e personale
Nel frattempo, Saldaña ha riflettuto sul percorso che l’ha portata fino a questo punto. Ha perso suo padre in un incidente d’auto quando aveva solo nove anni, evento che ha spinto sua madre a mandare lei e sua sorella a vivere con i parenti nella Repubblica Dominicana. Lì, Saldaña si è innamorata della danza, che l’ha portata alla recitazione attraverso il teatro musicale locale e un ruolo nel film “Center Stage” del 2000.
Nonostante questo esordio promettente, ha avuto momenti difficili nella sua carriera, come l’esperienza negativa durante le riprese di “Pirati dei Caraibi: La maledizione della prima luna” del 2003, che le ha quasi fatto abbandonare il mondo dello spettacolo. Tuttavia, ha ritrovato la fiducia grazie a Steven Spielberg sul set di “The Terminal” del 2004, per poi entrare nel “mondo dello spazio” grazie a James Cameron, J.J. Abrams e Kevin Feige.
Tra blockbuster e progetti d’autore
Pur partecipando a grandi produzioni ricche di effetti speciali, Saldaña è tornata spesso a progetti di piccola scala e d’autore come “Colombiana” del 2011, “Il fuoco della vendetta – Out of the Furnace” del 2013 e “Infinitely Polar Bear” del 2014. Tuttavia, è con Emilia Pérez che ha ricordato a se stessa — e al mondo — l’ampiezza del suo talento.
Una probabile candidatura all’Oscar
A breve, è molto probabile che Saldaña riceva la sua prima candidatura all’Oscar come migliore attrice non protagonista per “Emilia Pérez”. Inoltre, una delle canzoni che interpreta nel film, “El Mal”, è tra le favorite per la miglior canzone originale. Saldaña ha già confermato che, se nominata e invitata, sarebbe disposta a esibirsi durante la cerimonia degli Oscar.
Riflessioni finali
Per quanto Zoe Saldaña abbia già costruito una carriera leggendaria, i riconoscimenti per “Emilia Pérez” segnano una nuova era nella sua professione artistica. La sua capacità di spaziare dai grandi blockbuster a film più intimi e sperimentali sottolinea una versatilità che non sempre è stata pienamente apprezzata. Ora, il mondo sembra riconoscere e celebrare questa straordinaria attrice nella sua interezza.