Cronache della terra desolata: un documentario di denuncia ambientale
Un premio prestigioso per un progetto europeo promettente
“Cronache della Terra Desolata“, diretto da Viera Čákanyová, Barbora Sliepková e Lucia Kašová, ha conquistato il New Visions Award al Ji.hlava Documentary Film Festival, riconoscimento assegnato al progetto europeo più promettente. Questo premio include servizi di post-produzione del valore di €15,000 (cortesemente offerti da UPP) e €5,000 in servizi audio (offerti da Soundsquare).
L’origine del progetto
L’idea per questo documentario è nata da Lucia, che, ispirata dalla promessa dell’ex Ministro dell’Ambiente della Slovacchia di eliminare tre discariche tossiche, ha proposto di seguire l’evoluzione di questa promessa. Inizialmente concepito come un progetto singolo, è diventato un’opera collettiva quando Lucia ha suggerito di dirigere il film insieme a Čákanyová e Sliepková, per unire le loro voci su questo tema cruciale, focalizzandosi su uno dei siti contaminati.
Un approccio unico alla narrazione
Ciascuna delle tre registe ha adottato un approccio unico e diverso, decidendo di raccontare la storia in tre capitoli separati, ognuno con uno stile visivo e narrativo distinto. Questa diversità viene vista come un punto di forza, offrendo prospettive variegate e complementari sullo stesso tema.
La produzione in corso e l’ambientazione
Prodotto da Anna Mach Rumanová e Martina Netíková per Filmsomnia della Slovacchia e Cinémotif Films della Repubblica Ceca, “Cronache della Terra Desolata” è attualmente in fase di produzione, con la prima prevista per la primavera del 2026. Il documentario esplora il cosiddetto “Triangolo della Morte” situato nell’est della Slovacchia, dove tre impianti chimici sono responsabili della più grande contaminazione da PCB in Europa.
Critica alla burocrazia e all’inattività politica
Dopo la dichiarazione del Ministro, le registe speravano che la situazione migliorasse, ma nulla è cambiato. Questo ha motivato il team a esplorare il tema della burocrazia e del senso di impotenza che si prova di fronte a problematiche ambientali trascurate dal governo. È un documentario politico che denuncia l’inerzia delle autorità e la mancanza di responsabilità.
Un’esplorazione artistica oltre i confini della Slovacchia
Nonostante l’ambientazione specifica, la storia narrata da “Cronache della Terra Desolata” supera i confini slovacchi, diventando una riflessione universale sulla mancata responsabilità politica in materia ambientale. Secondo le registe, l’impatto ambientale riguarda tutti, in particolare quando un grande bacino idrico, uno dei più importanti dell’Europa centrale, viene minacciato.
Un tocco femminile unico
L’intero team di produzione, in gran parte femminile, offre una prospettiva più sensibile e meno autoritaria sul problema trattato. Questo approccio, inizialmente casuale, è stato poi perseguito intenzionalmente, creando un’atmosfera naturale e collaborativa.
Connessione empatica con il pubblico
Nonostante la serietà del tema, le registe vogliono che il loro documentario arrivi al cuore degli spettatori. Desiderano ritornare ai residenti delle aree coinvolte, presentando il film nelle comunità direttamente interessate. Anche se consapevoli che potrebbe essere considerato “un altro film sull’ambiente,” Sliepková e il suo team sono convinti del suo potenziale interesse e impatto.
Riferimenti cinematografici e sfide individuali
Nel suo capitolo del film, Sliepková si ispirerà a Stalker di Andrei Tarkovsky del 1979, evocando l’idea di una misteriosa area circoscritta, la Zona. Ogni regista ha affrontato difficoltà uniche: Viera ha lottato per accedere al sito di sua competenza, di proprietà privata, trovando soluzioni creative; Lucia ha fatto scoperte sorprendenti; Sliepková ha constatato l’inattività paralizzante intorno al sito.
Speranza in un futuro migliore
Nonostante le difficoltà, le registe mantengono uno sguardo positivo, cercando di trovare speranza e soluzioni per affrontare il dolore ecologico. Rumanová aggiunge che l’esaurimento delle persone locali, stanche di protestare e risolvere problemi, necessita di un nuovo stimolo per riavviare la discussione su queste tematiche critiche.
“Cronache della Terra Desolata” mira a risvegliare le coscienze e a stimolare il dibattito, offrendo un’opera profonda, toccante e artisticamente rilevante sugli effetti devastanti dell’inquinamento ambientale e sull’importanza della responsabilità politica globale.