La nuova era della pirateria cinematografica: tra fama e legalità
Il cinema di oggi viene vissuto in modo diverso, grazie, o per colpa, della tecnologia. Pirateria cinematografica sembra una parola forte, ma è esattamente ciò che sta accadendo nelle sale di tutto il mondo.
Un esempio eclatante è la scena finale di ”Wicked”. Cynthia Erivo, ribelle ed elegante, solleva il pubblico con la sua interpretazione di “Defying Gravity”. Il video di questa spettacolare performance è disponibile sui social media come X e TikTok, trasformando rapidamente l’esperienza cinematografica in un evento virale.
I film nell’era dei social media
Questa esplosione di contenuti pirata non si ferma a “Wicked”. Anche scene di altri film di successo, come gli intensi momenti tra Daniel Craig e Drew Starkey in “Queer” di A24, circolano liberamente online. Le riprese di Paul Mescal senza maglietta in “Gladiator II” hanno fatto il giro del mondo, presentate come materiale da “mangiare con gli occhi”.
Sfide legali e studiose
Ci si chiede come questi contenuti riescano a sfuggire ai drastici controlli dei giganti cinematografici e come sia possibile che le piattaforme social permettano la pubblicazione di materiale protetto da copyright. Un responsabile di alto livello dell’industria cinematografica spiega: “Post-pandemia, il comportamento degli spettatori è cambiato. Nuove generazioni vedono tutto come contenuto da condividere”.
Il fenomeno sembra aver trovato un momento di svolta nella distribuzione di “Deadpool & Wolverine”. Durante il weekend di apertura, i social media erano invasi da contenuti piratati che mostravano le reazioni deliranti del pubblico a cameo inaspettati.
Ruolo dei social media nella promozione
Questa pirateria “guerrilla” potrebbe non essere del tutto negativa. Alcuni esperti di marketing e PR affermano che la condivisione di queste clip possa incentivare altre persone a recarsi al cinema, come nel caso della sfida “Before and After” legata a “Wicked”. Le reazioni emozionanti degli spettatori rappresentano una pubblicità gratuita e potente, che magari spinge altri a vivere l’esperienza cinematografica di persona.
Secondo un esperto del settore: “Il modo in cui viene presentato ora, è solo una naturale evoluzione delle classiche campagne promozionali cinematografiche.”
Impatti economici e considerazioni etiche
Nonostante possano esserci dei vantaggi promozionali, la pirateria rimane una minaccia significativa per l’industria cinematografica. Studi recenti hanno stimato che le perdite economiche derivanti da contenuti piratati si aggirino intorno ai 30 miliardi di dollari l’anno, con una perdita stimata di circa 250.000 posti di lavoro.
Per alcuni, filmare illegalmente una scena in un cinema rimane un affronto grave. Cinestar e appassionati hanno espresso la loro opposizione su piattaforme social. Un recente post su X, che mostra il titolo di “Wicked”, ha attirato l’attenzione del cinema Alamo Drafthouse, che ha risposto con un tagliente “Oppure, non fatelo”.
Sfide per il futuro
Mentre la pirateria continua a diffondersi, le grandi case di produzione cinematografica e i team di sicurezza sono sotto pressione per trovare soluzioni efficaci. Ad oggi, i principali sforzi anti-pirateria si concentrano su piattaforme di condivisione torrent, ma il fenomeno delle clip piratate sui social è una battaglia costante.
La vera sfida rimane nel bilanciare i vantaggi promozionali offerti da queste condivisioni e il danno economico e legale che comportano. La continuità della magia del cinema può dipendere dalla capacità delle industrie di adattarsi a questi nuovi comportamenti.
Alla fine del viaggio di “Wicked”, Elphaba potrebbe sfidare le leggi della gravità, ma ci sono ancora regole sociali e legali che nemmeno la magia di Hollywood può sfidare.
Vuoi vedere una scena specifica di ”Wicked”? Puoi trovarla qui.