Recensioni di “Gladiator II”: un’epopea che divide la critica
“Gladiator II” è pronto a debuttare nei cinema la prossima settimana e le recensioni dei critici sono già arrivate. Il nuovo capitolo del colosso cinematografico, diretto da Ridley Scott, mantiene un buon punteggio su Rotten Tomatoes, con un indice di freschezza del 77%, e un 67 su Metacritic, indicativo di recensioni generalmente favorevoli.
Un ritorno nell’antica Roma
Gladiator II si svolge anni dopo gli eventi del film originale “Gladiator” del 2000, che vedeva protagonisti Russell Crowe e Joaquin Phoenix. In questo seguito, Lucius Verus, interpretato da Paul Mescal, figlio del Maximus di Crowe, è costretto a combattere nel Colosseo dopo che la sua casa viene conquistata dagli imperatori tirannici di Roma. Il generale Marcus Acacius, interpretato da Pedro Pascal, assedia la casa di Lucius in Numidia, e Lucius deve attingere al suo passato per trovare la forza e l’onore necessari per riportare Roma alla sua gloria originaria. Denzel Washington assume un raro ruolo di cattivo come Macrinus, un ex schiavo diventato maestro dei gladiatori.
L’approccio di Ridley Scott: tradizione e innovazione
Il regista Ridley Scott continua il suo ritmo frenetico di film epici di grande scala con “Gladiator II”, rivisitando e rivitalizzando i franchise che ha creato durante la sua lunga carriera, come dimostrato con la regia di “Prometheus” e “Alien: Covenant”. Scott, che fu candidato all’Oscar per la miglior regia con il Gladiator originale, sembra portare la portata epica di quel blockbuster anche in questo sequel.
Un’analisi visiva e tecnica
In termini di spettacolo brutale, ricostruzione elaborata del periodo e vigorose scene d’azione con coreografie complesse, “Gladiator II” offre tutto ciò che i fan dell’originale oscarizzato del 2000 desiderano: battaglie, schermaglie, spargimenti di sangue e intrighi dell’antica Roma. Tuttavia, c’è una sensazione di déja-vu che permea gran parte del nuovo film, una fedeltà eccessiva all’originale che si riflette nel dramma stesso.
Le interpretazioni degli attori principali
Caryn James della BBC scrive che “Paul Mescal, una scelta controintuitiva dato i suoi ruoli sensibili in Normal People e Aftersun, è il centro magnetico del film, tenendolo insieme con la stessa potenza e magnetismo che Russell Crowe portava all’originale. Tuttavia, il sequel ha un equilibrio meno perfetto tra emozione e azione rispetto al primo film, con decapitazioni e duelli quasi sopraffacenti i personaggi, ma è comunque un risultato notevole».
Critiche contrastanti
Nick Schager del The Daily Beast è meno entusiasta, definendo il sequel “un’imitazione elaborata del suo predecessore. Pur essendo poco più di una cover, è una cover maestosa e malvagia che riafferma l’ineguagliabile talento del suo creatore per la grandiosità”. Peter Bradshaw del The Guardian, da parte sua, riconosce che anche se il ritorno di Scott all’arena romana è un po’ un déjà-vu, rimane “uno spettacolo emozionante e Mescal è un protagonista formidabile. Siamo intrattenuti”.
Boyd Hilton di Empire Magazine scrive che “ciò che poteva essere un seguito ponderoso e prevedibile di un amato vincitore dell’Oscar, si rivela invece essere un’avventura divertente. Tuttavia andrà Gladiator II in questa stagione di premi, è comunque una hell of a ride”.
Opposizioni critiche
Non tutti, tuttavia, sono rimasti impressionati dal ritorno di Scott a Roma. Alison Willmore del New York Magazine afferma che “l’emozione delle sequenze d’azione sottolinea solo la vuotezza del resto dell’impresa. Certo, non tutti passano molto tempo a pensare all’Impero Romano, ma chi lo fa merita di meglio di questo.” Anche Alonso Duralde di The Film Verdict esprime dubbi, scrivendo: “Sfortunatamente, Scott ha scelto di non riempire ogni minuto dei 148 con momenti citabili o con il possente Paul Mescal che affronta soldati, squali o scimmie pazze, e quando Gladiator II non è né selvaggio né folle, è tutto un po’ noioso”.
“Gladiator II” arriverà nei cinema il 22 novembre.