Hollywood scosso da un nuovo talento: il caso di Alignment
Un panorama spesso tranquillo come quello di Hollywood è stato recentemente scosso da un evento straordinario: l’acquisizione di Alignment, una sceneggiatura spec di un autore sconosciuto. Questo accordo ha portato alla ribalta Natan Dotan, un nome fino a poco tempo fa poco noto nel settore cinematografico. Ma come si è arrivati a questo punto?
La nascita di un fenomeno
Natan Dotan non è certo un neofita in termini di competenze. Dotan, che ha conseguito un dottorato in Sociologia alla Columbia University, vanta un passato ricco e variegato. Ha lavorato in biologia, servito come Chief Analytics Officer in diverse agenzie ad-media e diretto un’agenzia non governativa in Sierra Leone. Il suo contributo include anche la produzione e regia di un segmento investigativo per PBS in collaborazione con ProPublica. Questi elementi hanno contribuito a formare una mente versatile e ben attrezzata per raccontare storie complesse e avvincenti.
Dal manoscritto al mercato: la strada verso Hollywood
Dotan ha scritto Alignment e, nonostante la sua relativa invisibilità nel circuito cinematografico, ha saputo sfruttare le poche connessioni che aveva. Ha contattato amici fidati e, in breve tempo, ha attirato l’attenzione di due manager letterari di Untitled Entertainment, una compagnia nota principalmente per la gestione di talenti. Questi manager, impresari eccezionali nel riconoscere opportunità, hanno firmato Dotan con l’obiettivo di confezionare rapidamente il progetto.
L’urgenza del tema: intelligenza artificiale
Il tempismo è tutto nel mondo del cinema, e l’intelligenza artificiale è attualmente un argomento di enorme interesse e dibattito. Alignment è descritto come un thriller intenso, paragonabile per la sua urgenza a film come Margin Call e Contagion. La storia si svolge nell’arco di 36 ore e narra di un membro del consiglio di una prospera azienda di IA che lotta contro la politica aziendale e incentivi distorti, nel tentativo di prevenire una catastrofe globale.
Un acquisto da capogiro: Fifth Season e Brad Weston
Il colpo di scena clamoroso è arrivato quando Fifth Season, conosciuta in precedenza come Endeavor Content, e il produttore Brad Weston hanno avanzato un’offerta sostanziosa. Questo accordo è considerato uno dei più grandi delud tano, una novità impressionante in un’industria che ha visto una drastica riduzione di accordi spec dagli anni ’90, quando sceneggiatori come Shane Black e M. Night Shyamalan erano al centro dell’attenzione con offerte a sette cifre.
Mercoledì sera è stato cruciale: il produttore Weston e Fifth Season hanno presentato una proposta robusta. Natan Dotan e il suo team hanno avuto solo tre ore per rispondere. Il negoziato è stato frenetico, con incontri a tarda notte per giungere a un accordo definitivo.
Un nuovo orizzonte per Fifth Season
L’acquisto di Alignment per una cifra iniziale di 1,5 milioni di dollari, con un possibile aumento a 3,25 milioni di dollari se e quando il film verrà realizzato, ha posto Fifth Season sotto i riflettori. L’azienda, nota per i suoi lavori indie e festivalieri come Flora & Son e The Lost Daughter, vede questo come un segnale per dimostrare la sua disponibilità a competere su progetti di alto profilo e grande valore.
Questo tipo di operazione ha riportato alla mente le grandi spec deals degli anni ’90, un’era in cui vendere una sceneggiatura era visto come un passo d’ingresso equo nel sogno hollywoodiano. Con Alignment, Fifth Season non solo amplia il proprio portafoglio, ma segna un cambiamento significativo nella percezione e nelle opportunità disponibili per i nuovi sceneggiatori.
In questo caso, non si tratta solo di vendere una sceneggiatura, ma di dare voce a una storia che rispecchia le preoccupazioni globali attuali, soprattutto per quanto riguarda l’intelligenza artificiale. Questa acquisizione rappresenta una pietra miliare che potrebbe ridefinire le dinamiche dell’industria cinematografica negli anni a venire.