Immagini d’epoca e creatività negli anni ’70
Nella lontana parte del set possiamo notare il pozzo dell’ascensore, reso celebre dal film, situato proprio accanto al palco dove si esibisce Billy Preston con la sua band. Le enormi griglie di illuminazione sono state utilizzate per creare il soffitto dello studio a due piani costruito per l’occasione. Le luci vintage, note come Mole-Richardson, non sono più in uso poiché non LED, e sono state reperite dappertutto nel paese.
Il ticchettio dell’orologio
Nel film, il personaggio di Lorne Michaels, interpretato da Gabriel LaBelle, ha l’idea di utilizzare veri mattoni sul palco, posati con vero cemento, per dare al set quel classico aspetto da angolo di strada newyorkese. Una piccola complicazione: questa decisione viene presa 90 minuti prima che lo show vada in onda. Questo diventa un espediente narrativo significativo: man mano che i mattoni aumentano, diminuisce il tempo per andare in onda. L’incidente dei mattoni (che può o meno essere basato su eventi reali) evidenzia anche il legame tra i membri del cast: quando diventa chiaro che i mattoni non saranno posati in tempo, tutte le stelle offrono il loro aiuto. “Ha motivato tutti a fare squadra,” dice il designer.
Arcaico, ma affascinante
Nella foto principale possiamo vedere un primo piano della luce rossa Mole-Richardson descritta da Gonchor. È visibile anche una telecamera e una gru per telecamere. Curiosità: esistono solo due di queste gru Chapman, sviluppate tra il 1953 e il 1954, ancora oggi. Il team di “Saturday Night” ha trovato una delle due disponibili negli Stati Uniti. La tecnologia è così analogica che sono necessari dei pesi per bilanciare le gru. “Queste gru sono così vecchie che ormai le usi solo per film ambientati in quel periodo. Ma funzionano ancora!” dice il designer. Per la telecamera montata su di essa, hanno riprogettato l’alloggiamento “per riportarla indietro nel tempo.” In questa immagine, Ella Hunt, che interpreta Gilda Radner nel film, fa un giro sulla gru arcaica.
Ricreare la magia del ’75
Un altro fatto interessante: i designer del set del 1975 presero in prestito i loro posti dallo Yankee Stadium, che all’epoca era in fase di ristrutturazione. Gonchor ha trovato sedili simili per questa nuova iterazione. “Sotto l’impalcatura, abbiamo creato un mondo: c’era un dipartimento di oggetti di scena, un dipartimento per i cambi rapidi, un dipartimento di verniciatura, e un dipartimento audio.” Il set principale, che è diventato sinonimo di SNL, è rappresentato nella foto sottostante, tratta dal famoso sketch inaugurale “Wolverines”.
Visione dall’alto
Gonchor ha iniziato con un progetto architettonico del palco prima che lui e suo figlio, il modellista del progetto, costruissero un modello in cartone bianco su scala. Il modello è stato realizzato con un programma 3D e stampato con una stampante 3D, e la sua costruzione ha richiesto circa tre settimane. L’intero set è stato segnato sul palco prima che iniziasse la costruzione. Sono passate 12 settimane dal momento della concezione dell’idea alla realizzazione effettiva, un “tempo di costruzione accelerato.”
Questo articolo è originariamente apparso in una pubblicazione autonoma di novembre su una rivista specializzata.
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