Jonathan Haze: una leggenda del B-movie
Un attore versatile e innovativo
Jonathan Haze, noto soprattutto per il suo ruolo come Seymour Krelborn nel film originale La piccola bottega degli orrori di Roger Corman, è scomparso all’età di 95 anni. La sua carriera è stata una testimonianza di versatilità e dedizione, avendo partecipato a oltre 24 film sotto la guida della leggenda del B-movie. Haze ci ha lasciato sabato nella sua casa di Los Angeles, come ha confermato sua figlia, Rebecca Haze.
L’inizio della carriera
Pittsburgh, 1 aprile 1929 – Nato come Jack Aaron Schachter, Haze ha iniziato come manager di palco per il batterista Buddy Rich. Dopo aver recitato in un teatro estivo in Connecticut, si trasferì a Los Angeles, dove lavorava in una stazione di servizio. Fu lì che incontrò il regista Wyott Ordung, che lo introdusse a Roger Corman. Da quel momento, il suo nome cambiò in Jonathan Haze e iniziò la sua prolifica carriera nel cinema B-movie.
Film di successo e ruoli memorabili
Stakeout on Dope Street
Nel 1958, Haze ottenne uno dei suoi ruoli più rilevanti nel film drammatico Stakeout on Dope Street diretto da Irvin Kershner. Qui interpretò uno dei tre adolescenti che trovano $250.000 di eroina e diventano spacciatori.
La piccola bottega degli orrori
Il suo ruolo più iconico fu certamente quello di Seymour Krelborn in La piccola bottega degli orrori (1960). Haze interpretò un commesso in un negozio di fiori, la cui pianta carnivora richiedeva sangue umano per sopravvivere. Questo film è diventato un classico del cinema di culto, anche grazie alla sua interpretazione e alla direzione di Corman. Fu girato in tempi da record: le scene interne furono realizzate in soli due giorni, mentre le riprese esterne si svolsero in tre notti su Skid Row, con veri senzatetto come comparse.
La magia della trasformazione
Haze era noto per la sua capacità di trasformarsi completamente nei suoi ruoli. Con una figura minuta e un aspetto giovanile, riusciva a interpretare una vasta gamma di personaggi, da un barista stupido in Gunslinger (1956) a un soldato latino in It Conquered the World (1956). La sua versatilità e il suo impegno nel dare vita a ogni ruolo lo resero un pilastro nel repertorio di Corman.
Collaborazioni e progetti futuri
Haze non si limitò solo alla recitazione. Scrisse la sceneggiatura di Invasion of the Star Creatures (1962) e lavorò come direttore di produzione in Medium Cool (1969) di Haskell Wexler. Nel 1999, collaborò per l’ultima volta con Corman in un cameo nel serial The Phantom Eye.
L’eredità di un attore dedicato
Haze ha avuto un impatto profondo e duraturo nel mondo del B-movie. Sebbene non abbia mai raggiunto lo status di leading man, la sua dedizione e la sua versatilità lo hanno reso una figura amata e rispettata. La sua carriera, lunga e variegata, ha lasciato un segno indelebile nel cinema di genere. Jonathan Haze ha mostrato che, anche senza i riflettori di Hollywood, un attore può influenzare profondamente il mondo del cinema attraverso passione e talento.
Un addio affettuoso
Haze lascia dietro di sé due figlie, Rebecca e Deedee, oltre ai suoi nipoti Andre, Rocco e Ruby, e il bisnipote Sonny. Il suo contributo al cinema rimarrà un esempio eterno di come anche i ruoli più eccentrici e unici possano catturare l’immaginazione del pubblico. La sua presenza sarà sempre ricordata da chiunque abbia avuto il piacere di vedere uno dei suoi tanti ruoli indimenticabili.