Integrazione culturale tra Giappone e Italia nel cinema d’autore
La regista giapponese di fama internazionale Lisa Takeba, conosciuta per le sue opere uniche come The Pinkie e Signal 100, sta sviluppando un nuovo progetto cinematografico intitolato Children of the River. Questa co-produzione tra Giappone e Italia esplora tematiche profonde come l’identità e la perdita attraverso la storia di due sorelle gemelle. Il progetto partecipa al Tokyo Gap-Financing Market, un’iniziativa di TIFFCOM, il mercato cinematografico affiliato al Tokyo International Film Festival.
Un viaggio tra identità e lutto
Il film, le cui riprese sono previste per l’estate del 2025, si concentra su Ryoka, una ragazza di 19 anni che studia arte e che vive un costante senso di inferiorità rispetto alla sua sorella gemella Kaya. La vita di Ryoka cambia drasticamente quando Kaya muore improvvisamente in un incidente stradale. La giovane si trova quindi a dover affrontare il suo dolore e a gestire una connessione inaspettata con Eito, un ragazzo di 17 anni che provava sentimenti per la sua sorella defunta.
Lisa Takeba sottolinea: “È una storia che parla della crisi d’identità. Essere gemelli implica un’identità duplicata; perdere il tuo gemello significa perdere metà di te stesso.”
Un tributo alla collaborazione internazionale
Questo progetto costituisce una delle prime opere a beneficiare del trattato di coproduzione tra Giappone e Italia, entrato in vigore ad agosto. Takeba esprime la sua ammirazione per il cinema italiano, citando come fonte d’ispirazione il lavoro di Alice Rohrwacher. “Entrambi i paesi possiedono una cultura elevata, e la maggior parte dei giapponesi ammirano la cultura italiana,” afferma la regista. “Penso che questa collaborazione crei una grande sinergia, come uno specchio tra la post-produzione italiana e il personale di ripresa giapponese.”
Paesaggio e messaggio ambientale
Takeba intende realizzare il film con un approccio simile a un “dipinto paesaggistico,” dove l’ambiente naturale acquisisce un ruolo centrale. Il film mira anche a fare una dichiarazione ambientale sottile attraverso il suo linguaggio visivo. La regista spiega: “Quando è iniziata la pandemia, ho visto molte notizie attraverso vari canali, la maggior parte dei visual erano in tonalità grigie. Voglio offrire un’immagine colorata diversa, come un verde vivido. Tutti abbiamo bisogno di acqua, non di fuoco. Questo è anche il mio sentimento sommerso contro il riscaldamento globale.”
Un’eredità di collaborazioni internazionali
Children of the River prosegue la tradizione di Takeba di collaborazioni internazionali. Il suo precedente lavoro, The Horse Thieves (2019), una co-produzione tra Giappone e Kazakhstan, co-diretta da Yerlan Nurmukhambetov, ha inaugurato il Busan International Film Festival.
Verso un futuro cinematografico condiviso
Questa nuova collaborazione cinematografica tra Giappone e Italia rappresenta un esempio illuminante di come due culture ricche e distinte possano unirsi per creare opere d’arte significative. La sinergia tra le competenze tecniche giapponesi e la creatività italiana promette di portare sul grande schermo una storia potente e visivamente affascinante. La speranza è che questa alleanza artistica possa ispirare ulteriori progetti simili in futuro, contribuendo a un arricchimento reciproco e continuo tra le due nazioni.