Olivia Williams: Da teatro britannico a icona di Hollywood
Olivia Williams ci accoglie con entusiasmo, ricordando il suo esordio folgorante a Hollywood: “Parlare del mio viaggio nel mondo del cinema è sempre un piacere,” dice con un sorriso. Scopriamo insieme le tappe più significative della sua carriera e le sue riflessioni sui progetti più recenti.
Un’anno fortunato e surreale
Tra il 1997 e il 1998, Olivia, conosciuta allora principalmente come attrice di teatro britannica, ha fatto il salto a Hollywood con tre film di rilievo: The Postman, Rushmore e The Sixth Sense. Il postino è stato un flop leggendario, ma Rushmore è diventato un cult indie, mentre Il sesto senso ha avuto un successo globale travolgente. Olivia sembrava destinata a una carriera da star assoluta.
“Passare dall’interpretare scene d’azione con Kevin Costner a mangiare carote con Bill Murray è stata un’esperienza incredibile,” ricorda.
Navigare tra successi e insuccessi
Nonostante il fortunato ingresso a Hollywood, gli anni 2000 sono stati caratterizzati da una serie di film che, pur essendo considerati eccellenti da lei, non hanno avuto il successo sperato. Tra questi, Four Dogs Playing Poker con Balthazar Getty e The Body con Antonio Banderas. “Ho amato ogni singolo di quei film, ma tutti sono spariti senza lasciare traccia,” riflette Olivia ridendo.
Tuttavia, nonostante i progetti meno fortunati, Olivia non ha mai smesso di lavorare, rimanendo una figura importante sia nel cinema che nella televisione.
Ritorno alla ribalta con serie TV di successo
Negli ultimi anni, Olivia ha riscontrato successo sul piccolo schermo con serie come Manhattan e Counterpart. “Tutto il lavoro interessante che mi è stato offerto in America è stato grazie a Rushmore,” spiega. Questo dimostra come un singolo film possa lasciare un impatto duraturo e influenzare l’intera carriera di un attore.
Nuove sfide con Dune: Prophecy
Nel prequel di Dune: Prophecy, Olivia interpreta un ruolo di primo piano insieme a Emily Watson. Ambientato 10.000 anni prima degli eventi dei film di Denis Villeneuve, la serie presenta un cast prevalentemente femminile e si concentra sui complessi intrighi delle sorelle Tula e Valya Harkonnen, fondatrici della setta delle Bene Gesserit.
“È tutto sulle donne e sul potere. Siamo sorelle e governiamo l’universo,” spiega Olivia. La serie affronta temi come il potere femminile e la paura maschile nei confronti delle donne indipendenti, offrendo paralleli interessanti con conventi e il cattolicesimo.
Olivia descrive il suo entusiasmo per il ruolo e per l’opportunità di lavorare con Watson, la quale ha incontrato più di 30 anni fa ma con cui non aveva ancora mai condiviso una scena.
Relazioni complesse e trame intricate
Per prepararsi al ruolo delle sorelle Harkonnen, Olivia e Watson hanno studiato i ritratti Tudor di Elisabetta I e Maria Stuarda, esplorando le dinamiche di amore profondo e rivalità aspra che esistono tra sorelle.
La serie, secondo Olivia, ribalta la narrativa su House Harkonnen, mostrata nei film come i veri nemici, offrendo una nuova prospettiva sulle loro motivazioni e azioni.
Olivia è entusiasta di continuare a interpretare Tula Harkonnen in eventuali stagioni future, dichiarando di essere “emotivamente e contrattualmente impegnata” nel progetto.
L’esperienza di Olivia Williams a Hollywood dimostra come una carriera nel cinema possa essere fatta di alti e bassi, ma anche di scelte coraggiose e desiderio di esplorare nuovi ruoli. Con Dune: Prophecy, Olivia continua a mostrare la sua versatilità e il suo impegno nel portare sullo schermo personaggi complessi e affascinanti.