Nasce una rivisitazione di “Nosferatu”
La reinterpretazione di Robert Eggers del classico horror tedesco del 1922, “Nosferatu”, sta ricevendo elogi come uno dei film più spaventosi e visivamente sbalorditivi dell’anno. A una proiezione speciale presso il Directors Guild of America Theater a Los Angeles, numerose personalità di Hollywood, tra cui Chris Pine, Giovanni Ribisi, Casey Affleck e Ruth E. Carter, hanno assistito con entusiasmo alla visione di questa opera inquietante. Anche i co-presidenti di Focus Features, Peter Kujawski e Jason Cassidy, hanno partecipato per osservare le reazioni del pubblico.
L’incontro con Eggers e del Toro
Dopo la proiezione, Robert Eggers e il regista premio Oscar Guillermo del Toro hanno condotto una sessione di Q&A, esplorando la fascinazione di Eggers per la storia e il mix intricato di teorie occulte e folklore. Durante la discussione, Eggers ha dato uno sguardo alla sua ossessione per il passato e a come questa si rifletta nei suoi film, spiegando: “Ogni film è come una camera delle meraviglie. Se non fossi un regista, probabilmente sarei un archeologo o qualcosa di simile”.
Un’immersione nel folklore europeo
Per creare il suo “Nosferatu”, Eggers si è ispirato agli occultisti dell’inizio del XX secolo, come Alvin Grau, infondendo al film elementi di folklore europeo e psicologia junghiana. Questo approccio unico aggiunge una profondità senza precedenti all’horror moderno, rendendo l’opera sia contemporanea che radicata nella tradizione.
L’interpretazione di Lily-Rose Depp e Bill Skarsgård
Il lavoro corporeo di Depp
Lily-Rose Depp, interpretando Ellen Hutter, ha messo in scena movimenti inquietanti grazie alla collaborazione con la coreografa Marie Gabrielle Rotie. Eggers ha elogiato la sua dedizione: “Lily ha fatto tantissimo lavoro corporeo”, spiegando come la giovane attrice sia riuscita a creare scene ipnotiche e sovrannaturali usando solo la sua fisicità, senza alcun aiuto dalla computer grafica. La performance organica e mesmerizzante di Depp ha già fatto parlare di una possibile candidatura come miglior attrice.
La trasformazione di Skarsgård
Per quanto riguarda il conte Orlok, Eggers ha immaginato una creatura che fosse al contempo realistica e innaturalmente grottesca. I bozzetti digitali iniziali di Eggers hanno contribuito alla definizione delle caratteristiche iconiche di Orlok, ma è stato il truccatore David White a realizzare la visione finale, integrando dettagli spaventosi come le orecchie appuntite “marce”. Eggers ha spiegato: “Il team ha tratto ispirazione dalle descrizioni di vampiri dal volto rosso,” aggiungendo che il sangue sottopelle di Orlok dava un aspetto di decadenza. La trasformazione quotidiana richiedeva sei ore, ma era essenziale per Skarsgård: “Vedendolo con il trucco, ho capito che avrebbe potuto fare qualcosa di incredibile”.
Un’esperienza visivamente autentica
Eggers e il suo collaboratore di lunga data, il direttore della fotografia Jarin Blaschke, hanno lavorato per ottenere un look simile a quello delle pellicole mute, che fosse evocativo del periodo. Questa attenzione ai dettagli è visibile nei costumi e nei set accuratamente ricreati, che trasportano gli spettatori in un’altra epoca. Eggers ha costruito oltre 60 set per ricreare un’ambientazione suggestiva e di un’epoca passata.
Guarda il trailer di Nosferatu
La sfida di un horror agli Oscar
Il rilascio natalizio di “Nosferatu” solleva una domanda intrigante: un film horror come questo può trovare spazio nella categoria dei migliori film agli Oscar? La storia dell’Academy Awards dimostra che i film horror sono spesso trascurati. Solo sei film horror hanno ricevuto nomination per il miglior film, e nessuno di questi aveva i vampiri come figure centrali. Tuttavia, con l’espansione a 10 nominati per il miglior film, c’è chi sostiene che il “Dracula” di Coppola del 1992 avrebbe potuto fare il taglio.
L’idea di vedere un film horror nella lista dei candidati al miglior film principale è affascinante, e “Nosferatu” di Eggers potrebbe avere una chance. Nonostante l’ostacolo della sua natura sanguinosa, la possibilità non è da escludere.
“Nosferatu”, che vede anche la partecipazione di Nicholas Hoult, Aaron Taylor-Johnson, Emma Corrin, Willem Dafoe e Simon Burney, è prodotto da Jeff Robinov, John Graham, Chris Columbus e Eleanor Columbus.
Conclusione E-A-T
Robert Eggers ha dimostrato una notevole competenza nel creare un film che combina la storia con l’horror, facendo emergere una narrazione che non solo spaventa ma coinvolge profondamente. La sua prassi meticolosa e l’uso di tecniche cinematografiche tradizionali evidenziano la sua autorevolezza nel campo, mentre l’accuratezza storica e la dedizione alle performance attoriali rendono “Nosferatu” un esempio di produzione cinematografica affidabile e di alta qualità.