L’islanda tra paesaggi mozzafiato e produzioni internazionali
Un set unico al mondo
Situata in una distesa lavica della Penisola Meridionale dell’Islanda, la troupe di “The Fires” sta preparando la scena successiva. Nella base operativa, il produttore Grímar Jónsson e altri membri del team si prendono una pausa caffè in un camper, vicino a un’auto di scena su un camion in quello che sembra essere un cratere. Poco distante, mentre il vapore dalla famosa Laguna Blu si solleva all’orizzonte, un truccatore lotta contro il vento per ritoccare il protagonista di questa pellicola romantica e disastrosa sul vulcano.
La scenografia suggestiva è tipica di un paese che ha visto aumentare le produzioni grazie a un incentivo fiscale già robusto del 25%, incrementato due anni fa al 35% per produzioni più grandi e qualificate.
Un’esplosione di richieste
Con una ripresa di 28 giorni, “The Fires” è l’ultimo progetto ad essere completato in questo piccolo paese, che ha attirato nomi importanti come “True Detective: Night Country” della HBO e la serie storica “King and Conqueror” di CBS Studios/BBC, fino al noir nordico “The Darkness” di Lasse Hallström, anch’esso per CBS Studios.
Il fascino dei luoghi islandesi
L’Islanda è da tempo una meta preferita per i produttori alla ricerca di location spettacolari come le Cascate Thorufoss, viste in “Game of Thrones”, o il ghiacciaio Vatnajökull, utilizzato come pianeta di ghiaccio in “Interstellar”. Ora, l’incremento delle agevolazioni fiscali ha portato milioni di dollari in produzioni, circa 29 milioni nel caso di “True Detective”, il più grande investimento estero in cultura di sempre nel paese.
Equilibrare investimenti e creatività locali
Il regista islandese Baltasar Kormákur, una delle voci più influenti dell’industria cinematografica del paese, sostiene che l’aumento delle produzioni internazionali non stia danneggiando le produzioni locali. Proprietario di RVK Studios, Kormákur afferma che la presenza di produzioni internazionali apporta benefici tangibili: “Ha davvero cambiato l’industria in meglio”.
Le sfide logistiche
Lavorare in prossimità di un’area vulcanica attiva ha rappresentato una sfida notevole per la troupe di “The Fires”. Jónsson afferma che la collaborazione con la polizia, l’Associazione Islandese per la Ricerca, il Soccorso e la Prevenzione degli Infortuni, la Guardia Costiera Islandese e l’Ufficio Meteorologico si è rivelata fondamentale per garantire la sicurezza di tutti i membri coinvolti nelle riprese.
Un’industria in crescita
Per Kormákur, lo sviluppo dell’industria cinematografica include la creazione di infrastrutture migliori. Quando ha acquistato la proprietà in un distretto industriale nei pressi di Reykjavik, ha deciso di costruire RVK Studios con i comfort che aveva sempre desiderato. Le pavimentazioni riscaldate con energia geotermica e le finestre che permettono di vedere la luce del giorno sono solo alcuni esempi delle sue innovazioni.
Un ecosistema cinematografico dinamico
Einar Hansen Tómasson, Commissioner di Iceland Film, sottolinea che le location variegate e il turismo cinematografico sono solo una parte del quadro. L’incentivo aumentato mira a sviluppare ulteriormente anche altre aree come gli effetti visivi e la registrazione di colonne sonore utilizzando orchestre locali.
Opportunità per il talento locale
Secondo Tómasson, lavorare con registi del calibro di Clint Eastwood e Christopher Nolan aiuta le troupe locali a guadagnare esperienza. Inoltre, anche le produzioni locali beneficiano dell’incentivo: “Questo non è uno contro l’altro. È un unico ecosistema da cui tutti traiamo beneficio”.
Un’industria sempre più forte
L’incremento delle produzioni internazionali ha indubbiamente rafforzato l’industria islandese, creando opportunità e migliorando le infrastrutture. Resta fondamentale, tuttavia, garantire che anche le produzioni locali continuino a ricevere il necessario supporto per mantenere un equilibrio sano e sostenibile nel panorama cinematografico del paese.
Per vedere il trailer di The Fires, segui il link.