La sfida della tecnologia nei cinema: l’impatto dei social sulle proiezioni
La controversia delle foto in sala
Ultimamente, gli spettatori di Wicked hanno acceso un dibattito scattando foto durante le proiezioni del film, facendo nascere preoccupazioni tra i cinefili per il rispetto del decoro in sala. Durante il weekend di apertura di Wicked, che ha registrato risultati straordinari al box office, i fan hanno condiviso sui social immagini dello schermo, alimentati da un post virale su X (precedentemente Twitter) di un account di fan di Ariana Grande che invitava a mostrare le foto della prima parte del film.
La reazione delle sale cinematografiche
Non tutti hanno accolto favorevolmente questa tendenza. Molte risposte sui social esprimevano indignazione, chiedendo di espellere chi disturba la visione con i cellulari. Jason E. Squire, professore emerito della USC School of Cinematic Arts, ha dichiarato al The Hollywood Reporter: “Qualsiasi cellulare è una distrazione in una sala buia. Comportamenti simili sono intollerabili e non dovrebbero essere permessi in nessun cinema.”
La catena di cinema di lusso Alamo Drafthouse, nota per sollecitare i propri clienti a segnalare comportamenti disturbanti, ha risposto al post virale con un chiaro “Non fatelo.” Il marketing manager della catena, Chaya Rosenthal, ha sottolineato che collaborano con influencer per promuovere le proiezioni, ma qualsiasi opportunità di scattare foto dovrebbe avvenire prima dell’inizio del film.
Il compromesso tra condivisione e rispetto
Secondo Rosenthal, Alamo Drafthouse incoraggia una forma di espressione e condivisione diversa, invitando gli spettatori a scattare foto prima dell’inizio del film e a godersi quell’esperienza nell’atrio del cinema. Questo approccio consente ai fan di esprimersi senza disturbare la proiezione.
Wicked, con Ariana Grande nei panni di Glinda e Cynthia Erivo in quelli di Elphaba, racconta la storia dei personaggi del Mago di Oz prima dell’arrivo di Dorothy. Il film ha avuto un avvio magico al box office, registrando il miglior weekend di apertura per un adattamento di un musical di Broadway.
L’importanza del pubblico giovane e social
Nonostante un calo del 10% degli incassi estivi rispetto all’anno precedente, l’industria cinematografica beneficia del supporto dei giovani spettatori attivi sui social. Tuttavia, alcuni cinema non si affidano alle effimere tendenze dei social media. Ad esempio, il The Art Theatre a Long Beach, California, proietta film di seconda visione per circa sei mesi dopo la cerimonia degli Academy Awards, pur continuando a proiettare nuovi titoli nel corso dell’anno.
Kerstin Kansteiner, capo del consiglio di amministrazione del teatro, ha detto: “Un manager effettua un giro di controllo dalla parte anteriore dello schermo fino al retro, per contrastare eventuali comportamenti indesiderati. Abbiamo visto questo comportamento un paio di volte, ma è piuttosto raro.”
Le politiche degli studi cinematografici
Gli studi cinematografici sono generalmente d’accordo con la politica di Alamo Drafthouse di scoraggiare l’uso del telefono durante le proiezioni. Le piattaforme come TikTok sono utilizzate per promuovere i film, ma i video devono essere girati prima della proiezione o nell’atrio dopo la visione.
Cantare durante le proiezioni: un altro punto di dibattito
Il concetto stesso di cantare durante un musical cinematografico è stato oggetto di dibattito. In occasione dell’uscita di Wicked, AMC Theatres ha chiesto ai propri spettatori di evitare non solo l’uso del telefono, ma anche di cantare durante la proiezione. Alcune catene, come Alamo Drafthouse, hanno organizzato eventi specifici per il canto per accontentare i fan più entusiasti.
Riflessioni sul comportamento sociale
John Bucher, direttore esecutivo della Joseph Campbell Foundation, che ha collaborato come consulente per progetti di Paramount, HBO e A24, ha osservato che la società si sta gradualmente spostando verso la soddisfazione delle esigenze individuali rispetto a quelle del gruppo, anche grazie all’uso degli smartphone. “La scortesia e la civiltà stanno lentamente scivolando in fondo alla nostra lista di valori”, afferma Bucher. “Incoraggiare le persone a scattare foto durante un film dice qualcosa a chi ci circonda. Dice che la comunità invisibile, che non è qui con me, è più importante di quella che è qui con me.”
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