E-movie: effetti speciali rivoluzionari in The Substance
Un nuovo approccio al body horror
The Substance porta l’arte del body horror a un livello completamente nuovo. Diretto da Coralie Fargeat, questo film si distingue per l’uso intensivo di effetti speciali pratici e prostetici che trasformano l’esperienza visiva. La storia segue Elisabeth Sparkle, interpretata da Demi Moore, una celebrità in declino che assume un farmaco per la giovinezza con effetti collaterali scioccanti, forzando il suo personaggio a confrontarsi con un alter ego più giovane, Sue.
Un progetto complesso per Pierre-Olivier Persin
Il designer di protesi Pierre-Olivier Persin, noto per i suoi lavori in “Game of Thrones”, vede The Substance come la sua sfida più grande fino ad ora. “Quando ho letto la sceneggiatura, mi è caduta dalle mani. Ho capito subito che dovevo incontrare Coralie,” afferma Persin. Le protesi e gli effetti pratici sono stati fondamentali per creare la narrazione visiva del film, rendendo le trasformazioni dei personaggi credibili e spaventose.
Il ruolo delle protesi nel cinema moderno
Nel cinema moderno, gli effetti speciali tendono a dominare le produzioni di alto livello. Tuttavia, Fargeat ha voluto limitare l’uso del CGI in favore delle protesi e degli effetti pratici. Questa decisione ha richiesto un’attenzione meticolosa ai dettagli da parte del team di Persin. Un esempio significativo è la scena della “nascita” dove l’alter ego di Elisabeth emerge dalla sua colonna vertebrale: qui, la combinazione di pupazzi e protesi ha dato vita a un effetto estremamente realistico.
Creazione di un’illusione realistica
La realizzazione delle protesi ha seguito un procedimento articolato. Dalla presa del calco dal vivo alla scultura e colorazione del silicone, ogni passaggio è stato cruciale per ottenere gli effetti desiderati. Margaret Qualley, che interpreta la versione giovane di Moore, ha indossato protesi pettorali realistiche, create partendo da un calco del suo corpo. “È lo stesso processo per ogni protesi: si parte con il calco, si scolpisce il cambiamento desiderato, si crea lo stampo e si colora,” spiega Persin.
La figura di Monstro
Monstro, o Elisasue, rappresenta l’apice del lavoro di trasformazione di Persin. Questo mostro, risultato dell’unione tra Sue ed Elisabeth attraverso un siero residuo, è un agglomerato di carne e deformità, con il viso di Elisabeth delineato nella schiena del mostro. La creazione di Monstro ha richiesto mesi di lavoro, includendo l’uso di modelli digitali, scultura manuale e una stampa epoxy a grandezza naturale del corpo di una controfigura.
Il processo di decadimento
Un’altra sfida significativa è stata la rappresentazione del decadimento corporeo di Elisabeth. Persin e il suo team hanno iniziato con protesi per le dita per poi progredire attraverso diverse fasi di deterioramento. “Coralie voleva accelerare troppo i primi stadi, ma ho pensato che un approccio graduale fosse più efficace,” ricorda Persin. Attraversando tutte le fasi fino allo stadio finale “Gollum”, il team ha utilizzato vari materiali tra cui la plastilina per creare una decadenza credibile.
La sfida dell’autenticità
Una scena memorabile coinvolge lo scontro tra Sue e Elisabeth, dove Persin utilizza un mix di effetti pratici e digitali. Una testa finta di Demi Moore, dettagliata al punto da poter sanguinare e muoversi realisticamente, è stata usata per le riprese che includevano lo schianto contro uno specchio. “Abbiamo poi unito le riprese con Moore reale e quelle con la testa finta attraverso effetti visivi minimi, ottenendo un risultato impressionante,” racconta Persin.
Un tributo all’artigianato degli effetti speciali
The Substance rappresenta un tributo all’artigianato nel campo degli effetti speciali, dimostrando che il contatto manuale e l’attenzione ai dettagli possono ancora offrire esperienze cinematografiche straordinarie. Il lavoro di Pierre-Olivier Persin e del suo team non solo ha dato vita a una storia affascinante, ma ha anche ricordato al pubblico e ai professionisti del settore l’importanza delle tecniche tradizionali nel creare la magia del cinema.
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