Charles Shyer, genio delle commedie, ci lascia a 83 anni
Il talento comico di Charles Shyer
Charles Shyer, il celebre regista e sceneggiatore candidato all’Oscar, conosciuto per aver diretto e scritto commedie di grande successo come “Private Benjamin”, “Irreconcilable Differences”, “Baby Boom” e “Father of the Bride”, è venuto a mancare all’età di 83 anni.
Nato a Los Angeles l’11 ottobre 1941, Shyer era figlio di Melville Shyer, un veterano assistente del regista e uno dei fondatori della Directors Guild of America (DGA). Melville Shyer ha avuto una carriera significativa nell’industria cinematografica, un’influenza che il giovane Charles avrebbe seguito sin dagli inizi, frequentando i set con suo padre.
Gli inizi nella televisione e il successo al cinema
Dopo essersi laureato alla UCLA, Charles Shyer è stato uno dei primi a entrare nel programma di apprendistato della DGA. Inizialmente, Shyer si è fatto notare scrivendo per sitcom come “The Odd Couple” e “The Partridge Family” insieme al suo partner Alan Mandel. La loro svolta nel cinema è arrivata con la sceneggiatura di “Smokey and the Bandit” (1977), un enorme successo al botteghino che ha visto protagonisti Burt Reynolds e Sally Field.
Il vero successo per Shyer è arrivato con la collaborazione con Nancy Meyers e Harvey Miller per la sceneggiatura di Private Benjamin (1980). Il film, diretto da Howard Zieff e con Goldie Hawn nel ruolo principale, ha ricevuto una nomination agli Oscar per la miglior sceneggiatura originale.
Un duo dinamico: Shyer e Meyers
Shyer e Meyers si sono sposati nel 1980, formando uno dei più prolifici e riusciti team creativi di Hollywood. Le loro commedie relazionali sono diventate un riflesso della cultura popolare americana dell’epoca. Il loro primo grande successo insieme come registi è stato con Irreconcilable Differences (1984), una commedia che criticava le tendenze iper-litigatorie degli Stati Uniti narrando la storia di una bambina (Drew Barrymore) che cita in giudizio i propri genitori per divorziare da loro.
Nel 1987, Shyer ha diretto Baby Boom, una commedia che esplorava l’equilibrio tra carriera e vita familiare attraverso la storia di una consulente di gestione di New York (Diane Keaton) che si trova improvvisamente a prendersi cura di una neonata.
Il loro più grande successo è stato “Father of the Bride” (1991), un riuscito remake del classico del 1950. Il film, che vedeva Steve Martin nel ruolo del padre in difficoltà, è stato un trionfo sia di critica che di pubblico. Il successo del primo film ha portato a un sequel, Father of the Bride Part II (1995), dove il personaggio di Steve Martin affronta la prospettiva di diventare nonno.
Una carriera eclettica e una tradizione familiare
Dopo aver divorziato nel 1999, Shyer e Meyers hanno collaborato per l’ultima volta alla sceneggiatura di The Parent Trap (1998), un remake del classico Disney del 1961 che ha segnato il debutto cinematografico di Lindsay Lohan.
Negli anni successivi, Shyer ha continuato a dirigerne e scriverne di diverse opere, spaziando da “I Love Trouble” (1994), una commedia con Julia Roberts e Nick Nolte, a “The Affair of the Necklace” (2001), un dramma storico con Hilary Swank.
Non solo: Shyer ha influenzato anche la successiva generazione attraverso la figlia Hallie Meyers-Shyer, che ha seguito le orme del padre come sceneggiatrice e regista.
L’eredità di Shyer nel cinema
Durante la sua lunga carriera, Shyer ha dimostrato una magistrale abilità nel saper cogliere i temi e le emozioni universali attraverso le sue commedie. Film come Smokey and the Bandit e “Baby Boom” non solo hanno avuto un’enorme presa sul pubblico dell’epoca, ma continuano a risuonare per la loro capacità di trattare con leggerezza e profondità questioni complesse e attuali.
La sua affinità con il genere della commedia è stata influenzata da grandi registi come Billy Wilder e Preston Sturges, che ha sempre ammirato e da cui ha tratto ispirazione per sviluppare il suo stile unico e inconfondibile.
Una vita dedicata al cinema
Shyer ha lasciato un’impronta indelebile nell’industria cinematografica grazie alla sua capacità di saper costruire storie coinvolgenti e di grande impatto emotivo. La sua passione per il cinema e il suo talento nel creare commedie che parlano al cuore delle persone continueranno a ispirare future generazioni di cineasti.
Survivors include his daughter Hallie, and his other children Annie Meyers-Shyer, Jacob and Sophia, twins from his 2004-10 marriage to Deborah Lynn Shyer.