Adrian Brody riflette sui sacrifici per “The Pianist”
L’esperienza di Adrian Brody nel cinema
Adrian Brody ha recentemente rivelato in un’intervista di soffrire di disturbo post-traumatico da stress (PTSD) a seguito della sua interpretazione nel film “The Pianist” di Roman Polanski. Il film, uscito nel 2002 e vincitore di numerosi premi, compreso l’Oscar per il miglior attore assegnato a Brody stesso, racconta la storia del sopravvissuto all’Olocausto Władysław Szpilman.
Dieta estrema per immedesimarsi nel ruolo
Per prepararsi al ruolo, Brody ha adottato una dieta estrema che lo ha portato a perdere 30 libbre, raggiungendo un peso di soli 129 libbre. Secondo le sue parole, “quella trasformazione fisica era necessaria per il storytelling”. Tuttavia, l’impegno fisico ha avuto anche un forte impatto psicologico: “Mi ha aperto spiritualmente, permettendomi di capire la fame e la vuotezza in modo profondo”.
L’impatto psicologico: PTSD e depressione
Alla domanda diretta su un possibile PTSD a seguito dell’esperienza, Brody ha risposto con un confermato: “Sì, ce l’ho.” Aggiungendo ulteriori dettagli personali, ha confessato di aver avuto un disturbo alimentare per almeno un anno e di aver attraversato un periodo di depressione durato lo stesso tempo, se non di più.
Altri preparativi intensi per i film
Brody non è nuovo a tali trasformazioni fisiche e mentali. Per il film “The Jacket”, un thriller di fantascienza, ha chiesto al regista di lasciarlo in una camicia di forza per entrare meglio nella parte. Durante le riprese di “Summer of Sam”, un pugno accidentale gli ha rotto il naso, lasciandogli una cicatrice permanente. In “Oxygen”, ha scelto di farsi mettere veri apparecchi dentali al posto dei protesici e ha scoperto dolorosamente quanto fosse difficile rimuoverli. In “Wrecked”, ha persino mangiato formiche e vermi per rappresentare al meglio il suo personaggio, svegliatosi sperduto nei boschi.
Il controverso momento a “Saturday Night Live”
L’anno in cui vinse l’Oscar, Brody suscitò polemiche durante la sua partecipazione a ”Saturday Night Live”. Apparve con dreadlocks e un’accento giamaicano per introdurre l’ospite musicale Sean Paul. “Sono rimasti tutti sbalorditi dalla mia proposta,” ha ricordato Brody. Anche se Lorne Michaels, il produttore dello show, non fu contento del suo gesto, gli permise comunque di farlo. Brody ha inoltre dichiarato che, che lui sappia, non è stato bandito dallo show, anche se non è mai stato invitato di nuovo.
Una nuova candidatura all’Oscar
Attualmente, Brody è di nuovo in corsa per l’Oscar come miglior attore grazie alla sua performance nel film “The Brutalist” di Brady Corbet, che gli ha già valso un premio dalla New York Film Critics Circle. Il film è ora disponibile in alcuni cinema, distribuito da A24.
Conclusioni
L’esperienza cinematografica di Adrian Brody è un esempio estremo di dedizione al mestiere dell’attore. I sacrifici fisici e mentali che ha affrontato per portare autenticità ai suoi ruoli mostrano una profonda comprensione e passione per il suo lavoro. Questo impegno, tuttavia, non è privo di costi personali significativi, rendendo le sue interpretazioni ancor più impressionanti e significative per il pubblico.
Per ulteriori dettagli sull’intervista e sull’ultimo profilo di Brody, visitare il sito di New York Magazine.