Amber Heard risponde alle accuse di Blake Lively contro Justin Baldoni
Le accuse di Blake Lively e il ruolo di Melissa Nathan
Amber Heard ha recentemente commentato le accuse mosse da Blake Lively contro Justin Baldoni, suo co-protagonista e regista del film It Ends With Us, riguardanti molestie sessuali e presunti tentativi coordinati di distruggere la sua reputazione.
L’accusa di Lively ha riferito che Baldoni, l’estate scorsa, aveva assunto Melissa Nathan, una esperta in gestione delle crisi pubbliche. Nathan era stata precedentemente impiegata da Johnny Depp, ex-marito di Heard, durante il loro famoso processo per diffamazione nel 2022.
La risposta di Amber Heard
Amber Heard, ora residente in Spagna, ha rilasciato una dichiarazione a NBC News riguardo le accuse di Lively. Ha paragonato la situazione alla velocità con cui le menzogne si diffondono sui social media, affermando: “I social media sono l’esemplificazione assoluta del detto ‘Una bugia fa il giro del mondo prima che la verità abbia il tempo di indossare le scarpe.’ L’ho visto di persona e da vicino. È tanto orribile quanto distruttivo.”
La presa di posizione della difesa
L’avvocato di Baldoni, Bryan Freedman, ha risposto alle accuse dichiarando: “TAG PR deve essere il gruppo di pubblicisti più potente del mondo per essere in grado di cambiare completamente la percezione sia di Amber Heard che di Blake Lively. L’unico collegamento tra entrambe le persone è stato che per decenni ogni loro mossa è stata filmata e documentata pubblicamente.”
Il contesto del processo per diffamazione
Durante il processo per diffamazione contro Heard, la giuria ha stabilito a favore di Depp, assegnandogli 5 milioni di dollari in danni punitivi e 10 milioni in danni compensativi. Heard, nella sua controaccusa, ha ottenuto 2 milioni di dollari in danni compensativi ma nessun danno punitivo.
Depp aveva dichiarato in quel momento che “la giuria mi ha restituito la mia vita.” Dall’altra parte, Heard aveva espresso durante un’apparizione del 2022 su NBC’s Today che “anche qualcuno che crede che io meriti tutta quest’odio e acrimonia, non può dirmi guardandomi negli occhi che pensa che sui social media ci sia stata una rappresentazione equa.”
Sostegno e reazioni del settore
Tra coloro che hanno mostrato sostegno per Lively ci sono le sue co-protagoniste di Sisterhood of the Traveling Pants, America Ferrera, Amber Tamblyn e Alexis Bledel, così come il regista di A Simple Favor, Paul Feig.
Le dichiarazioni di Lively e le accuse specifiche
Secondo la denuncia di Lively, presentata di recente, durante le riprese sarebbe stato indetto un incontro urgente per affrontare le sue accuse di un ambiente di lavoro ostile. Secondo varie fonti, anche il marito di Lively, Ryan Reynolds, avrebbe partecipato a quell’incontro.
Lively ha richiesto esplicitamente che Baldoni cessasse certe azioni, tra cui la visualizzazione di video o immagini di donne nude e la discussione delle sue esperienze sessuali e argomenti simili davanti al cast e alla troupe.
La percezione pubblica e la manipolazione sociale
Lively ha anche accusato Baldoni e il suo team di partecipare in una campagna di manipolazione sociale volta a distruggere la sua reputazione. La denuncia di Lively include 22 pagine di messaggi tra il pubblicista di Baldoni e Melissa Nathan, in cui si discute di come Baldoni “vuole sentirsi come se potesse seppellirla,” a cui Nathan avrebbe risposto: “non possiamo scrivere che la distruggeremo.”
In una dichiarazione rilasciata recentemente, Lively ha detto: “Spero che la mia azione legale aiuti a svelare queste tattiche di ritorsione sinistre per danneggiare le persone che parlano di cattiva condotta e aiuti a proteggere altri che potrebbero essere presi di mira.”
La risposta agli avvocati di Lively
L’avvocato di Baldoni ha respinto le accuse di Lively, dichiarando: “È vergognoso che la signora Lively e i suoi rappresentanti facciano accuse così gravi e categoricamente false contro il signor Baldoni, Wayfarer Studios e i loro rappresentanti, come ancora un altro disperato tentativo di ‘aggiustare’ la sua reputazione negativa che è stata acquisita dai suoi stessi commenti e azioni durante la campagna per il film.”
Prima che la denuncia di Lively fosse resa pubblica, WME ha interrotto la collaborazione con Baldoni come cliente, un’agenzia che rappresenta anche Lively e Reynolds.