Dietro le quinte di “Conclave”: un’analisi sonora approfondita
L’importanza del silenzio nel film “Conclave”
Quando si pensa alla registrazione sonora per un film, spesso ci si concentra sui dialoghi e sulla colonna sonora. Tuttavia, in Conclave, il silenzio e i piccoli suoni ambientali sono essenziali per creare l’atmosfera giusta e trasmettere la tensione della storia. Il film, che vede protagonisti Ralph Fiennes, Stanley Tucci, John Lithgow e Isabella Rossellini, segue le vicissitudini del Cardinale Thomas Lawrence (interpretato da Fiennes) durante l’organizzazione di un conclave papale.
Registrazioni inedite e autentiche
Il supervisore del suono, Ben Baird, ha svolto un lavoro meticoloso per ricreare l’ambiente del Vaticano. Non potendo registrare direttamente all’interno delle mura sacre, Baird si è recato sul posto, annotando minuziosamente ogni dettaglio. I suoni delle campane e dei cori presenti nelle domeniche papali sono stati un punto di riferimento fondamentale. Per riprodurre fedelmente queste atmosfere, la sua squadra ha collaborato con una piccola comunità ecclesiastica dove il padre di Baird suonava l’organo, registrando inni in diverse lingue.
Creare l’esterno dall’interno
Uno dei principali obiettivi di Baird è stato quello di far percepire al pubblico il mondo esterno attraverso le mura del Vaticano. Data la natura interna delle riprese del conclave, è stato necessario ricreare i suoni esterni filtrati attraverso porte e finestre. Questo espediente diventa particolarmente evidente durante una scena drammatica in cui un evento esterno lascia il suo eco all’interno del conclave.
Il suono dei passi: un’introduzione alternativa
Baird ha anche giocato con i suoni per introdurre i personaggi in modo unico. Ad esempio, l’ingresso del personaggio di John Lithgow è stato accompagnato dal suono delle sue scarpe da ginnastica che cigolano sui pavimenti lucidi del Vaticano. Questo dettaglio non solo aggiunge realismo, ma contribuisce a caratterizzare Lithgow come un personaggio particolare che sceglie il comfort rispetto alla rigidità delle calzature tradizionali.
L’importanza della respirazione e delle luci fluorescenti
Il respiro del personaggio di Lawrence e lo sfarfallio delle luci fluorescenti sono altri due elementi sonori chiave. Le luci fluorescenti simboleggiano l’ambiente funzionale e meno appariscente delle aree di lavoro del Vaticano, contrastando con la grandiosità delle sale principali. Inoltre, il respiro di Lawrence, talvolta enfatizzato fino a sovrapporsi ai dialoghi, trasmette il suo stress e la sua tensione interiore. Questa scelta di design sonoro mette lo spettatore sulle spalle di Lawrence, facendogli vivere in prima persona la sua angoscia.
Conclusione
Conclave dimostra quanto i dettagli sonori possano arricchire una narrazione cinematografica, rendendola più immersiva e coinvolgente. Il lavoro di Ben Baird e del suo team illustra perfettamente come il suono, spesso trascurato, possa diventare un elemento fondamentale per la costruzione dell’emozione e della tensione di un film.
Per saperne di più su Conclave, non esitate a esplorare i trailer e a immergervi nel processo creativo dietro questo avvincente racconto cinematografico.