Un’esperienza interiore su Netflix: da Ferris Bueller a Oracle Park
Ted Danson e Stephen McKinley Henderson vivono una giornata speciale a San Francisco in ‘A Man on the Inside’
Introduzione
“A Man on the Inside” è una serie originale Netflix che ha conquistato il cuore degli spettatori grazie alla sua trama intrigante e ai personaggi affascinanti. Nell’episodio sette, intitolato “From Russian Hill With Love”, il protagonista Charles (Ted Danson) e il suo nuovo amico Calbert (Stephen McKinley Henderson) vivono un’avventura unica per le strade di San Francisco. Questa particolare puntata è stata soprannominata “l’episodio Ferris Bueller”, in quanto i personaggi esplorano la città in modo molto simile a ciò che accade nel famoso film degli anni ’80.
Un’odissea per San Francisco
Charles, un vedovo che si è infiltrato in una comunità di pensionati per aiutare un investigatore privato, decide di prendersi una pausa dalle sue indagini e, grazie all’accesso all’auto aziendale di Calbert, trascorrono una giornata in giro per la città. Attraverso la magia della televisione, questa avventura li porta in luoghi iconici come il Golden Gate Bridge, il Palazzo delle Belle Arti e, immancabilmente, Oracle Park per assistere a una partita di baseball dei San Francisco Giants.
“C’era qualcosa di magico nel modo in cui abbiamo creato quel personaggio. Sapevamo che sarebbe stato un appassionato di baseball, e lo si percepiva anche prima ancora che Stephen firmasse il contratto per il ruolo,” ha commentato il creatore della serie.
Il fascino del baseball
Schur, il creatore di “A Man on the Inside”, ha sempre avuto un interesse profondo per il baseball. Questa passione è diventata evidente nell’episodio in cui Charles e Calbert visitano Oracle Park. La scelta di rendere Calbert un appassionato di baseball è stata influenzata dalla personalità calma e riflessiva di Stephen McKinley Henderson. Originariamente, la scena doveva svolgersi durante una partita dei Golden State Warriors, ma una volta scelto Stephen, si è deciso di cambiare ambientazione per rendere il personaggio più autentico.
Dietro le quinte di una scena memorabile
Per girare la scena a Oracle Park, la produzione ha collaborato strettamente con la Major League Baseball. Le riprese si sono svolte durante una vera partita tra i Giants e i Cincinnati Reds, e gran parte del dialogo è stato girato prima dell’apertura dei cancelli. Tuttavia, per catturare l’autenticità dell’atmosfera, sono stati utilizzati oltre 200 comparse messe a sedere nel settore destro dello stadio.
“Abbiamo girato le riprese principali prima che il pubblico arrivasse, ma quando abbiamo filmato i dettagli durante la partita, un giocatore dei Giants ha colpito un grand slam proprio mentre stavamo girando, il che ha dato alla scena un’energia incredibile, anche se poi non l’abbiamo potuta utilizzare nel montaggio finale,” ha raccontato Schur.
Dettagli tecnici e sfide produttive
Una delle sfide che la produzione ha dovuto superare è stata la serata speciale dei cappellini di Hello Kitty. In quella particolare giornata, tutti i fan presenti allo stadio indossavano questo buffo cappellino, costringendo la troupe a girare intorno a questo elemento distintivo.
“Abbiamo dovuto fare i salti mortali per evitare di includere troppi cappellini di Hello Kitty nelle inquadrature, ma adoro gli stadi di baseball per la loro bellezza e tranquillità, e sono stato felice di poter girare in un vero stadio durante una partita reale.”
Conclusione dell’arco emotivo
La conversazione a cuore aperto tra Charles e Calbert durante la partita è stata un momento clou dell’episodio. Hanno discusso delle loro complesse relazioni con i figli adulti, arricchendo la narrazione con un mix di emozioni e riflessioni profonde. Le performance di Danson e Henderson hanno dato vita a un momento estremamente toccante, sottolineato dal suggestivo sfondo dello stadio.
“A Man on the Inside” viene attualmente trasmesso su Netflix. Per ulteriori informazioni, puoi cercare il trailer del film.
Riflessioni finali
Questo episodio di “A Man on the Inside” rappresenta non solo un omaggio al cinema classico con riferimenti a “Ferris Bueller”, ma anche una celebrazione dello sport e delle relazioni umane. L’abilità con cui la produzione ha intrecciato questi elementi riflette la competenza e l’autorevolezza degli autori. La combinazione di tecniche narrative innovative e di scenari reali ha reso questa serie un’esperienza visiva eccezionale, meritevole di attenzione e apprezzamento da parte del pubblico.