Demi Moore racconta il dietro le quinte di “The Substance”
Seduta nella sua casa di Beverly Hills, Demi Moore affronta una delle interviste più significative della sua carriera. Accompagnata dal suo chihuahua, Pilaf, Moore riflette sul suo viaggio nel mondo di Hollywood e su come il nuovo film “The Substance” abbia rappresentato una svolta per lei.
La rinascita attraverso “The Substance”
Negli ultimi anni, Moore ha raccontato di aver attraversato un periodo di neutralità emotiva e professionale. “Non mi sentivo sconfitta o senza speranza, ma ero semplicemente piatta, neutrale in un certo senso,” dice Moore. Tutto è cambiato quando ha ricevuto una chiamata dal suo agente riguardante un nuovo progetto cinematografico.
Il film diretto da Coralie Fargeat, racconta la storia di una stella di Hollywood che, con il passare degli anni, viene sempre più messa da parte e si trova a ricorrere a misure estreme per cercare di mantenere la sua giovinezza e bellezza. Moore descrive il copione come qualcosa di estremamente affascinante e rilevante, soprattutto per come esplora la violenza autoimposta che uomini e donne rivolgono a se stessi nel disperato tentativo di aderire a standard irrealistici di bellezza.
“Mi ha davvero colpito il modo in cui esplorava questo argomento dell’invecchiamento e della violenza contro se stessi,” sottolinea Moore.
Puoi guardare il trailer di The Substance qui.
Una performance trasformativa
Moore, che è stata un’icona del cinema e un simbolo di bellezza per oltre 40 anni, riconosce che “The Substance” le ha offerto l’opportunità di esplorare nuove dimensioni della recitazione. La sfida non era solo nel dover lavorare con protesi e effettistica corporea, ma anche nell’esprimere emozioni raw con pochissimi dialoghi. Questo nuovo approccio le ha permesso di consolidare la sua carriera non solo come una star del cinema, ma come una grande attrice.
L’evoluzione di Demi Moore in Hollywood
Dai successi degli anni ’80 e ’90
Moore è stata protagonista di alcuni dei film più iconici degli anni ’80 e ’90, come “St. Elmo’s Fire”, “Ghost”, “Codice d’onore”, e “Striptease”. Questi film non solo hanno definito quell’era, ma hanno anche cementato il suo status di star di Hollywood.
Tuttavia, la sua carriera ha avuto alti e bassi. Dopo essere diventata la prima attrice a essere pagata 12,5 milioni di dollari per un film con “Striptease”, ha subito critiche sproporzionate e ricevuto Razzie Awards. Le sfide personali, compresi il divorzio da Bruce Willis e la morte della madre, l’hanno portata a prendere una pausa dal cinema per concentrarsi sulla sua famiglia.
Il ritorno e il nuovo bilanciamento
Quando fu pronta a tornare sotto i riflettori, Moore trovò il panorama di Hollywood cambiato. “Ero troppo giovane per i ruoli da più grande e troppo vecchia per quelli da giovane,” ricorda. Questa incertezza l’ha portata a riflettere profondamente sul suo posto nell’industria cinematografica.
Il personaggio di Elisabeth Sparkle in “The Substance” deve affrontare questioni simili, cercando soluzioni rapide alle sue insicurezze. Tuttavia, Moore ha approcciato l’invecchiamento in modo diverso. “Quando ci concentriamo su ciò che non siamo, non possiamo celebrare tutto ciò che siamo,” dice. Questa saggezza è frutto di anni di esperienza e di una continua lotta con l’autoaccettazione.
Le riflessioni di Moore sul valore interno ed esterno
La grande differenza tra Moore e il suo personaggio risiede nel modo in cui affrontano il valore personale. Sparkle è ossessionata dal suo valore esterno, mentre Moore ha imparato a riconoscere e valorizzare il suo sé interno. “Il valore di ciò che sono davvero non è solo quello esterno. Penso che questa sia una lezione che si impara con il tempo,” riflette Moore.
Strumenti per affrontare l’autocritica
Moore condivide anche come, guardando indietro alle sue vecchie clip, abbia finalmente riconosciuto la bellezza del suo giovane sé, ma ricorda anche quanto fosse critica verso se stessa. Questa autocoscienza è un lavoro continuo che deve iniziare dall’interno. Anche se l’insicurezza e l’autocritica sono sempre presenti, oggi Moore ha strumenti migliori per affrontarle.
Guardando al futuro
Demi Moore continua a essere una figura influente nel cinema, e “The Substance” rappresenta un capitolo importante della sua carriera. Con nuove sfide e una maturità professionale, Moore dimostra che l’evoluzione personale e professionale è possibile a qualsiasi età. “The Substance” non è solo un film sull’invecchiamento ma una profonda riflessione su come affrontiamo noi stessi e il nostro riflesso nel mondo.
Puoi approfondire ulteriormente guardando il trailer di The Substance.