Emma Roberts torna sul grande schermo con “Fourth Wall”
Al via le riprese in Arabia Saudita per il nuovo thriller
La brillante attrice Emma Roberts sarà la protagonista del thriller “Fourth Wall” che inizierà le riprese il prossimo anno presso i nuovissimi AlUla Studios in Arabia Saudita. Il film, sceneggiato da Jerry Kontogiorgis, è prodotto da Greg Silverman e Grant Torre di Stampede Ventures, una nota casa di produzione indie di Hollywood. Questo progetto segnerà il debutto nel lungometraggio per il regista statunitense Alexis Ostrander, già conosciuto per il suo lavoro in serie TV come ”Servant” e ”Interview With the Vampire”.
Fourth Wall è il secondo progetto di Roberts con Stampede dopo la commedia romantica “Space Cadet” prodotta per Amazon MGM Studios e distribuita globalmente su Prime Video lo scorso luglio.
La trama
In “Fourth Wall”, Roberts vestirà i panni di una ex bambina prodigio di una sitcom di successo, che viene rapita e si risveglia in una ricostruzione completa del set dello show, insieme al resto del cast. Questa intrigante premessa promette di mescolare tensione e mistero, dimostrando una volta di più la versatilità dell’attrice.
Una sede innovativa per il cinema
L’annuncio delle riprese di “Fourth Wall” presso gli AlUla Studios segna un momento cruciale nello sviluppo dell’Arabia Saudita come destinazione di primo piano per il cinema mondiale. Con una struttura all’avanguardia che include un soundstage di 30.000 piedi quadrati, un backlot, edifici di supporto alla produzione, magazzini e uno studio di registrazione, AlUla Studios rappresenta una risorsa completa per la produzione cinematografica di alta qualità.
Phillip Jones, chief tourism officer presso la Royal Commission for AlUla, ha dichiarato: “L’annuncio di ‘Fourth Wall’ come prima produzione ad AlUla Studios rappresenta un momento cruciale nel nostro impegno a stabilire AlUla come destinazione globale di riferimento per il cinema”.
Un impegno internazionale
La partnership tra Stampede Ventures e AlUla è iniziata l’anno scorso con il progetto di portare nella regione 10 produzioni nei prossimi tre anni, per un investimento previsto di 350 milioni di dollari. Questa collaborazione ha visto già un successo con ”K-Pops!”, il debutto alla regia del vincitore di Grammy Anderson .Paak, girato anch’esso in AlUla.
Greg Silverman, CEO di Stampede Ventures, ha commentato: “Dopo una recente esperienza molto positiva con le riprese di ‘K-Pops’ ad AlUla, Stampede Ventures è entusiasta di portare altri film in questa collaborazione.” Silverman ha aggiunto inoltre che le produzioni celebrazioni l’unicità di AlUla come ambientazione per la creatività cinematografica, sfruttando l’energia e la passione per il cinema delle persone in Arabia Saudita.
Altri successi a Hollywood nella regione
Oltre a “Fourth Wall,” altre produzioni hollywoodiane hanno scelto AlUla come set, tra cui l’action-thriller “Kandahar” con Gerard Butler, diretto da Ric Roman Waugh, e “Cherry” con Tom Holland, sotto la regia di Anthony e Joe Russo.
Questi progetti non solo mettono in evidenza la bellezza e la versatilità dei paesaggi di AlUla ma testimoniano anche l’impegno del regno nell’attrarre e facilitare grandi produzioni internazionali, rendendolo un hub emergente per il cinema globale.
Gli AlUla Studios si trovano in una regione di straordinaria bellezza naturale, comprendente un’oasi lussureggiante e vaste formazioni rocciose di arenaria, che offrono un set naturale unico e suggestivo per le produzioni cinematografiche.
Riflessioni e tendenze del cinema
L’industria cinematografica globale sta vedendo un crescente interesse verso nuove location esotiche che offrono caratteristiche uniche sia dal punto di vista visivo che logistico. L’Arabia Saudita, con la sua combinazione di tecnologia avanzata e ricchezza culturale, si propone come un nuovo epicentro creativo, attirando studiosi e registi da tutto il mondo. La scelta di AlUla come set per “Fourth Wall” è un chiaro esempio di questa tendenza.
Nell’ambito della produzione cinematografica moderna, competenze tecniche e risorse logistiche all’avanguardia combinati con location storiche ed esotiche offrono un insieme vincente che potrà influire notevolmente sul futuro del cinema internazionale. Spiacevoli imprevisti durante le produzioni possono essere notevolmente ridotti con l’impiego di strutture adeguate ed esperienze consolidate, come dimostra la pianificazione meticolosa del progetto in AlUla.
la produzione di “Fourth Wall” ad AlUla non solo espande i confini geografici del cinema moderno, ma pone anche l’Arabia Saudita come una nuova frontiera per le produzioni cinematografiche di alto profilo. Con professionalità e passione, il panorama del cinema globale non può che beneficiare di queste innovazioni e scoperte.