Guy Pearce e il suo ritorno sulle scene: un viaggio nella carriera di un attore poliedrico
L’illusione del ritorno
Guy Pearce ha in realtà un lungo percorso alle spalle, nonostante negli ultimi tempi stia vivendo una rinnovata attenzione. “È buffo quando la gente mi dice ‘Wow, sei tornato,'” racconta Pearce. “Ma io mi chiedo: ‘Dove sarei andato? Non me ne sono mai andato.'”
Con una carriera che supera i trent’anni, Pearce ha sempre mantenuto il proprio ruolo di attore rispettato, dimostrando abilità sia nel ruolo del detective ambizioso e pulito in L.A. Confidential (1997) che in quello dell’amnesico intento a svelare il proprio mistero in Memento (2000).
La rinascita con “The Brutalist”
Ultimamente, Guy Pearce è tornato a far parlare di sé con una performance complessa e toccante nel film epico di Brady Corbet, The Brutalist. Nel film, che narra la storia di un architetto ungherese (interpretato da Adrien Brody) che emigra in America nel dopoguerra, Pearce interpreta Harrison Lee Van Buren, un ricco mecenate artistico.
Una sceneggiatura irresistibile
“The Brutalist” rappresenta per Pearce un’irresistibile sfida artistica. ”Ho letto la sceneggiatura e me ne sono subito innamorato,” ricorda Pearce. “È stato uno di quei momenti in cui ho pensato, ‘Se non faccio questo ruolo, me ne pentirò.'”
Il supporto di un team di eccellenza
Pearce esprime grande ammirazione per il regista Brady Corbet, noto per i suoi lavori precedenti come “Vox Lux” e “The Childhood of a Leader”. “Brady ha un incredibile senso dello stile e del gusto. Sa esattamente cosa vuole dire, e questa chiarezza è un sogno per un attore,” afferma Pearce. “Esplora i personaggi nella loro versione più tridimensionale e psicologica.”
L’ammirazione di Pearce si estende anche al co-protagonista Adrien Brody, “un attore naturale, con una calma auto-confidenza e un’abilità di rendere le performance senza sforzo.”
Un viaggio nel tempo: dai successi passati alle prospettive future
La magia di “L.A. Confidential”
Uno dei punti più alti della carriera di Pearce è stato il neo-noir L.A. Confidential, che lo ha reso famoso a livello internazionale. “È stata la mia prima pellicola americana, e che modo di iniziare,” racconta Pearce. “Curtis Hanson ha creato un capolavoro.”
La sfida della continuazione
Sebbene i fan abbiano a lungo desiderato un sequel, Pearce è cauto a riguardo. Discussioni su una possibile continuazione ambientata nel 1963 sono state interrotte dalla morte di Hanson. “Curtis era chiaro: doveva coinvolgere lo stesso team e mantenere l’integrità dell’originale.”
Un’altra pietra miliare: “Memento”
Nel film “Memento”, diretto da Christopher Nolan, Pearce interpreta un personaggio la cui storia viene narrata in ordine inverso. “Ricordo di aver letto la sceneggiatura e di aver pensato, ‘Questo è geniale’,” racconta Pearce. “Lavorare con Chris Nolan è stata un’esperienza indimenticabile.”
Diversità nei ruoli e collaborazione con grandi registi
Pearce attribuisce gran parte del suo successo alla varietà dei ruoli e delle collaborazioni con registi rinomati come Curtis Hanson, Christopher Nolan, Ridley Scott e Brady Corbet. “Per me, si tratta di essere parte della visione di un regista. Quello mi entusiasma di più.”
Alla ricerca della sorpresa
Quando gli si chiede se ci sia un ruolo dei sogni o un regista con cui ancora non ha lavorato, Pearce risponde modestamente. “Non fantastico su ruoli specifici. Per me, è la sorpresa — quel momento in cui arriva una sceneggiatura e pensi ‘Non avrei mai immaginato di interpretare questo personaggio, ma ora non posso smettere di pensarci.’ Questo è il bello del nostro lavoro.”
Guy Pearce continua a esplorare nuove dimensioni del racconto, con “The Brutalist” come ultimo esempio di una carriera che non smette di sorprendere e affascinare.
Approfondimento su “The Piano Lesson”
In questa puntata del podcast, Ray Fisher analizza il suo ruolo nell’ultima adattazione cinematografica di August Wilson, “The Piano Lesson”, e la Roundtable discute delle principali premiazioni della settimana, inclusi i Gothams, il New York Film Critics Circle e le nomination agli Independent Spirit Awards, con una reazione dal vivo ai vincitori del National Board of Review del 2024.