Il Red Sea Fund e il suo impatto sul cinema mondiale
Sostenere il cinema globale: una missione ambiziosa
Lanciato nel 2021, il Red Sea Fund ha rapidamente affermato il proprio ruolo di pilastro fondamentale nel supporto alla produzione cinematografica. Con oltre 250 progetti sostenuti, tra cui film di finzione, documentari, animazioni, cortometraggi e serie TV, il fondo ha dimostrato una competenza straordinaria nell’individuare e promuovere opere cinematografiche di alto valore artistico.
Uno sguardo ai film sostenuti include titoli come Four Daughters, The Mother of All Lies, Inshallah a Boy, Mandoob, Omen e Norah. Questi film hanno avuto un impatto significativo non solo nella regione araba ma anche a livello internazionale, dimostrando la capacità del fondo di lanciare opere che risuonano con un pubblico globale.
Festival di Cannes: un trionfo per il Red Sea Fund
L’anno ha segnato un trionfo storico per il Red Sea Film Foundation, con quattro film supportati dal fondo selezionati per il prestigioso Festival di Cannes. In particolare, Norah ha debuttato in anteprima mondiale al Red Sea International Film Festival (RSIFF), facendo storia come il primo film saudita a essere scelto per la selezione ufficiale di Cannes.
Secondo Emad Iskandar, direttore del Red Sea Fund, questo risultato rappresenta solo l’inizio di un’era di grande cambiamento e apertura per il cinema saudita. “Le persone sono spesso sorprese dalla conoscenza del pubblico generale qui in Arabia Saudita”, afferma Iskandar. “Abbiamo sempre avuto un’ampia esposizione a Hollywood, Bollywood e anche all’animazione giapponese.”
La filosofia del successo: sostenibilità e competenza
Iskandar sottolinea che uno dei fattori chiave del successo del fondo risiede nella sua capacità di costruire una base solida per la sostenibilità. “Solo pochi anni dopo l’inizio, la parola chiave è sostenibilità. Dobbiamo rendere il nostro lavoro sostenibile e concentrarci sulla costruzione dell’infrastruttura per il cinema,” spiega Iskandar.
Il team dietro il fondo è composto da professionisti del cinema, il che ha permesso di affrontare le sfide con una comprensione profonda del settore. “Sono un regista prima di tutto, e così sono i membri del mio team,” aggiunge Iskandar. Questa esperienza diretta nel campo consente al team di prendere decisioni informate e strategiche che promuovono la crescita del cinema indipendente.
L’importanza della passione e del lavoro di squadra
Un altro aspetto cruciale del successo del Red Sea Fund è la passione del suo team. “Devo riconoscere il merito al mio team. Tutti sono entusiasti di vedere ogni progetto e poi discuterlo,” dice Iskandar. La dedizione del team va oltre il semplice inserimento di dati in un foglio Excel; si tratta di un impegno quotidiano che richiede tempo ed energia per valutare e sostenere ogni progetto.
Una strategia vincente: dalla selezione accurata all’espansione asiatica
Iskandar ricorda come il team abbia iniziato a trovare il proprio ritmo e sicurezza nel 2023. “È iniziato con Berlino, dove avevamo due film, e siamo stati felici. Poi, improvvisamente, eravamo a Cannes con otto film, e hanno ricevuto premi. Un progetto, Four Daughters, è arrivato agli Oscar quest’anno come rappresentante della Tunisia nella categoria miglior documentario.”
La selezione accurata dei progetti si dimostra una strategia vincente, come dimostrato dal successo del film Norah, ambientato negli anni ’90 quando tutte le forme di arte e pittura erano vietate nel paese. “Questo ci ha mostrato che la nostra strategia di selezione funziona,” evidenzia Iskandar.
Espansione verso l’Asia: nuove sfide e opportunità
Guardando al futuro, il fondo si prepara ad ampliare il proprio raggio d’azione includendo progetti dall’Asia nel 2025. Questa iniziativa rappresenta una sfida emozionante per il Red Sea Fund, che prevede di coprire mercati enormi come India, Cina, Corea del Sud, Filippine, Indonesia e Giappone.
“Aprirsi all’Asia è un po’ intimidatorio, per essere onesti,” ammette Iskandar, “ma non nascondiamo l’entusiasmo. Solo pensare a mercati così grandi è qualcosa che ci emoziona. Questa è una delle cose che attendiamo con impazienza mentre espandiamo il lavoro del fondo.”
L’iniziativa di selezione manuale dei progetti, avviata quest’anno, ha già dato frutti. Il primo progetto scelto, To Kill a Mongolian Horse, ha avuto la sua anteprima mondiale al programma Venice Days, facendo parte anche della competizione del RSIFF.
Conclusione: un futuro promettente per il cinema sostenuto dal Red Sea Fund
Il Red Sea Fund si è imposto come un’istituzione cruciale per il sostegno al cinema internazionale. La combinazione di competenza, passione e una strategia ben definita ha permesso al fondo di ottenere risultati notevoli in un breve periodo. Con l’espansione verso nuovi mercati e la continua promozione di opere di qualità, il futuro del cinema sostenuto dal Red Sea Fund appare luminoso e promettente.