Ricordo di Kieran Turner: regista iconico e mentore della comunità LGBTQ+
Una carriera tra web series e documentari
Un pioniere delle web series
Kieran Turner, talentuoso documentarista e creatore della popolare serie web Wallflowers, è venuto a mancare il 23 dicembre a West Hollywood all’età di 56 anni dopo una lunga battaglia contro il cancro, come confermato dai suoi rappresentanti.
Turner non è solo noto per Wallflowers, ma anche per essere stato un innovatore nel campo delle serie web. La serie, che ha avuto due stagioni tra il 2013 e il 2014, racconta le vicende di quattro amici che partecipano a un gruppo di supporto per migliorare la loro vita sentimentale. Il cast includeva attori del calibro di Gibson Frazier, Sarah Saltzberg, Christianna Tisdale, Susan Louise O’Connor e Ricky Dunlop. Oggi la serie è disponibile per lo streaming su Dekkoo.
Focus su temi LGBTQ+
Attraverso la sua casa di produzione indipendente, Eight Track Tape Productions, Turner ha diretto e prodotto diversi lavori incentrati sul tema LGBTQ+. Tra questi spicca il documentario Jobriath A.D., dedicato al musicista glam rock degli anni ’70 Jobriath, morto a causa dell’AIDS. La sua produzione è stata sempre caratterizzata da un forte impegno verso la narrazione di storie sia finzionali sia non, tutte legate al mondo LGBTQ+.
Un contributo al cinema indipendente
Supporto a film iconici
Durante il suo periodo presso Cinemarket, Turner ha dato un contributo significativo al finanziamento e al marketing di importanti pellicole come Terminator Salvation, Love & Mercy, From the Rough, Very Good Girls e Dylan Dog: Dead of Night. La sua esperienza nel settore ha permesso di portare questi progetti al grande pubblico.
Un debutto significativo
Il primo lungometraggio di Turner, 24 Nights, che egli stesso ha diretto, scritto e prodotto come tesi di laurea presso la New York University, ha subito catturato l’attenzione di TLA Releasing per la distribuzione. Questa opera rappresenta una testimonianza del suo talento e della sua capacità narrativa.
Lavori in corso fino all’ultimo
Prima della sua morte, Turner stava lavorando sul documentario Ghost Lights: Reclaiming Theater in the Age of AIDS, incentrato sull’impatto dell’epidemia di AIDS nel mondo del teatro. Un progetto che prometteva di dare voce a storie toccanti e spesso dimenticate.
Una figura influente e rispettata
Competenza narrativa
Il lavoro di Turner è sempre stato caratterizzato da una profonda conoscenza del mezzo cinematografico e televisivo. La sua capacità di affrontare temi complessi con sensibilità e autenticità lo ha reso una figura rispettata nel settore. Era noto per il suo approccio dettagliato e la sua dedizione nel raccontare storie significative, soprattutto quelle inerenti alla comunità LGBTQ+.
Riconoscimenti e sviluppo
Il suo screenplay, Black Dogs, è stato inserito nella Black List del 2022, una prestigiosa lista di sceneggiature non prodotte, ed è attualmente in sviluppo con Star Thrower Entertainment. Questo riconoscimento ha ulteriormente consolidato la sua reputazione come autore d’indubbio talento.
Una comunità in lutto
Turner lascia i suoi cugini che vivono sulla costa orientale degli Stati Uniti e una “stretta famiglia di amici scelti”, come è stato definito. La sua perdita è sentita non solo per il suo contributo professionale, ma anche per la comunità di persone che ha ispirato e supportato lungo la sua carriera.
Kieran Turner ha rappresentato non solo un faro di creatività nel mondo del cinema e della televisione, ma anche un forte sostenitore delle storie e delle vite LGBTQ+. La sua eredità continua a vivere attraverso il suo lavoro e l’influenza che ha avuto su chi ha avuto la fortuna di incontrarlo o lavorare con lui.