Addio a Kieran Turner: un pioniere del documentario
Ricordando un maestro della narrazione
Kieran Turner, noto per aver prodotto e diretto il documentario del 2012 Jobriath A.D., è scomparso dopo una battaglia contro il cancro. Aveva 56 anni. Il suo lavoro ha illuminato la vita di artisti gay che hanno lasciato un’impronta indelebile, come il musicista glam-rock degli anni ’70, Jobriath.
Il viaggio di Turner nel mondo del cinema
Un faro per gli artisti dimenticati
Turner ha indirizzato la sua carriera a riscoprire figure storiche del panorama musicale e artistico che non hanno avuto il riconoscimento che meritavano. Jobriath A.D. ha contribuito a rinnovare l’interesse per Jobriath, ispirando la ristampa del suo catalogo musicale. Il documentario ha ricevuto riconoscimenti in festival come il Dublin Gay & Lesbian Film Festival e il Seattle Queer Film Festival.
La creazione di otto Track Tape Productions
Un punto di riferimento tra cinema e TV
Attraverso la sua casa di produzione, Eight Track Tape Productions, Turner ha lavorato sia nel cinema che nella televisione. Ha creato e diretto la serie online Wallflowers, trasmessa per due stagioni su Stage17 e ora disponibile su Dekkoo. La serie ha vinto diversi premi in competizioni di streaming televisivo.
Una carriera caratterizzata da impegno e passione
Dal grande schermo alle nuove piattaforme digitali
Turner è stato anche uno dei CNN Docuseries Fellows nel 2021, un riconoscimento della sua capacità di narrare storie potenti e toccanti. Il suo spettacolo Wallflowers non solo ha intrattenuto, ma ha anche affrontato temi sociali rilevanti e contemporanei, dimostrando la sua versatilità come narratore.
Sceneggiature di impatto
Il suo talento si è esteso anche alla scrittura di sceneggiature. Black Dogs, che è stata inclusa nella Black List 2022, è attualmente in fase di sviluppo con Star Thrower Entertainment, sottolineando la continua influenza di Turner nell’industria cinematografica.
Le radici di una carriera brillante
Un’istruzione di prestigio
Turner ha frequentato la Tisch School of the Arts della NYU, ottenendo laurea e master in belle arti. La sua prima opera, 24 Nights, concepita come tesi di laurea, è stata proiettata in oltre 60 festival internazionali, guadagnando sette premi del pubblico e attirando l’attenzione di TLA Releasing per la distribuzione.
L’ultimo progetto: una testimonianza di resistenza
Ghost Lights: Reclaiming Theater in the Age of AIDS
Al momento della sua morte, Turner stava lavorando a Ghost Lights: Reclaiming Theater in the Age of AIDS, un documentario che esamina l’impatto duraturo dell’epidemia di AIDS sull’industria teatrale. Con oltre 150 interviste a pionieri e stelle attuali del teatro, questo lavoro rappresenta una potente esplorazione di resilienza e creatività. Wise Child Studios, insieme ai produttori Christianne Tisdale, Brett Morgan e Jonathan Groff, stanno collaborando per completare il film in suo onore.
Un’eredità indelebile
Un tributo alla comunità artistica
Una celebrazione della vita di Turner è prevista per gennaio. Lascia dietro di sé una famiglia di amici stretti e cugini sulla East Coast, ma soprattutto un’incredibile eredità culturale. Il suo lavoro continuerà a ispirare e a educare le generazioni future, raccontando storie finora sottovalutate o dimenticate.
Turner ci ricorda l’importanza di mettere in luce le voci meno ascoltate e di preservare la memoria di artisti eccezionali. La sua dedizione e passione per il documentario e la narrazione lo rendono una figura indimenticabile nell’universo cinematografico.
Iscriviti alla nostra newsletter per aggiornamenti quotidiani nel mondo del cinema!