L’incontro tra Drew Starkey e Harris Dickinson: due astri nascenti di Hollywood
Quando Drew Starkey e Harris Dickinson si sono trovati a chiacchierare per la prima volta, hanno subito scoperto di avere molte cose in comune. Entrambi, rispettivamente di 31 e 28 anni, interpretano i ruoli amorosi di stelle cinematografiche di calibro superiore. Starkey era già noto per il teen drama di Netflix “Outer Banks”, mentre Dickinson ha recentemente interpretato un ruolo significativo in “Babygirl” diretto da Halina Reijn.
Le radici artistiche di Starkey e Dickinson
Harris Dickinson racconta: “Sono cresciuto in una zona rurale del North Carolina circondata dall’arte, nonostante tutto. Ho iniziato con le recite scolastiche e poi ho frequentato il college. È lì che un professore mi ha fatto credere nelle mie capacità attoriali.”
Dall’altro lato, Drew Starkey spiega: “Mia madre cercava una soluzione per me durante l’estate e mi iscrisse a una scuola di recitazione locale. Interpretavamo ‘Grease’, dove tutti i ragazzi erano Danny e tutte le ragazze Sandy. Ho iniziato a prenderci gusto e a pensare seriamente alla recitazione.”
I primi passi nel mondo della recitazione
I due attori condividono esperienze uniche che hanno plasmato il loro percorso. Dickinson ricorda con affetto i tempi in cui partecipava ai Marine Cadets, interpretando vittime per le esercitazioni mediche.
Starkey, riflettendo sui suoi primi anni, menziona: “Essere guidato nella recitazione è fondamentale per me. Quando sono sul set, mi lascio completamente trasportare dal mondo che devo rappresentare.”
Nuove sfide cinematografiche
“Babygirl”: un progetto inaspettato
Parlando del film Babygirl, Dickinson rivela: “Quando ho ricevuto il copione, ero incerto. Halina Reijn mi ha convinto attraverso una lunga chiacchierata, e sapere che Nicole Kidman era coinvolta è stato altrettanto intimidatorio quanto eccitante. Con lei c’era un elemento di mistero, utile per i nostri personaggi.”
Un’esperienza particolare sul set di “Queer”
Starkey invece ricorda le riprese di Queer: “Luca Guadagnino aveva una visione molto specifica. Ha ricreato una giungla nel back lot di Cinecittà, portando migliaia di chili di terra e piante. È stata un’esperienza incredibile ed unica lavorare al suo fianco e con Daniel Craig. Prepararsi alle scene, specialmente quelle più intense come la sequenza dell’ayahuasca, è stato impegnativo ma gratificante.”
La chimica sul set: un elemento cruciale
Sia Dickinson che Starkey sottolineano l’importanza della chimica tra attori. Harris riflette: “Quando ho incontrato Nicole, non c’era molto tempo per capirci a fondo. Questo elemento di mistero ha giovato alla nostra performance.”
Starkey si ricollega, raccontando del suo rapporto con Craig: “Non abbiamo parlato molto della chimica. Era semplicemente andare dritti al punto, con il cuore che batteva forte il primo giorno di riprese. Vedere Daniel così preparato, ma libero da ogni inibizione, è stato stupefacente.”
Imparare dai grandi
Durante il loro percorso, entrambi gli attori hanno avuto la possibilità di osservare e imparare dalle icone con cui hanno lavorato. Dickinson sottolinea: “Nicole Kidman non ha paura di essere una sciocca se necessario. Sa quando rischiare per migliorare la performance.”
Starkey aggiunge: ”Anche Daniel Craig è simile. È disposto a andare oltre le sue zone di comfort per dare il meglio.”
Un’analisi tecnica dei film
La complessità narrativa di “Queer”
“Queer” è un film che si distingue per la sua narrazione surreale. Ambientato nella città di Città del Messico negli anni ’50, affronta tematiche profonde attraverso la storia di Lee, un veterano silenzioso, perseguitato da un tenero eroinomane. Guadagnino utilizza tecniche cinematografiche uniche, come riprese lunghe e un gioco di luci e ombre, per immergere lo spettatore nell’atmosfera del film.
“Babygirl” e le dinamiche di potere
In “Babygirl”, le dinamiche di potere sono un tema centrale. Il film esplora la mente di un tirocinante interpretato da Dickinson, che lavora sotto una CEO di successo, incarnata da Kidman. Reijn dirige con maestria, concentrandosi sulle sfumature psicologiche dei personaggi, mettendo in risalto le loro vulnerabilità e forze nascoste.
Costruire una carriera: sfide e riflessioni
Per Starkey e Dickinson, questi ruoli rappresentano non solo sfide professionali, ma anche personali. Imparare a gestire l’ansia e accettare nuovi script con entusiasmo sono competenze che hanno sviluppato nel corso del tempo. “Ogni nuovo progetto è un viaggio di scoperta,” dice Dickinson, “e bisogna immergersi completamente per trovare il proprio potere.”
Starkey concorda: “È fondamentale essere pronti a mettersi in gioco, a rischiare e a sperimentare. Solo così si può crescere come attore.”
sia Drew Starkey che Harris Dickinson rappresentano una nuova generazione di attori pronti a lasciare il loro segno nel panorama cinematico internazionale, dimostrando competenza, autorevolezza e affidabilità in ogni loro interpretazione.