Sostegno pubblico a Blake Lively dai colleghi di ‘Sisterhood of the Traveling Pants’
La vicenda
America Ferrera, Amber Tamblyn e Alexis Bledel hanno espresso il loro sostegno alla loro amica e co-protagonista del film ‘The Sisterhood of the Traveling Pants’ Blake Lively. La dichiarazione arriva dopo che Lively ha accusato Justin Baldoni, regista e attore di ‘It Ends With Us’, di molestie sessuali e di aver orchestrato una campagna diffamatoria contro di lei.
La dichiarazione congiunta
“Nella nostra amicizia che dura da oltre 20 anni, siamo vicine a Blake in solidarietà mentre combatte contro la campagna volta a distruggere la sua reputazione,” afferma la dichiarazione. “Durante le riprese di ‘It Ends With Us’, l’abbiamo vista trovare il coraggio di chiedere un ambiente di lavoro sicuro per sé e i suoi colleghi sul set, e siamo sconcertate nel leggere le prove di un tentativo premeditato e vendicativo di screditare la sua voce. È sconcertante vedere l’uso senza scrupoli delle storie dei sopravvissuti alla violenza domestica per zittire una donna che ha chiesto sicurezza. L’ipocrisia è incredibile.”
Una riflessione professionale
Il caso di Blake Lively e Justin Baldoni mette in luce una problematica diffusa nell’industria cinematografica: la difficoltà di creare ambienti di lavoro sicuri, specialmente per le donne. Studi del settore dimostrano come le denunce di molestie sul set siano spesso seguite da ritorsioni contro le vittime, anziché l’adozione di misure adeguate per garantire la loro sicurezza.
La gravità delle ritorsioni
“È scioccante constatare che anche una donna forte, celebre e ben sostenuta come la nostra amica Blake possa subire ritorsioni per il solo fatto di aver richiesto un ambiente di lavoro sicuro,” continua la dichiarazione. “Siamo ispirate dal coraggio della nostra amica di difendere sé stessa e gli altri.”
Dettagli tecnici
Il reclamo presentato da Lively contro Baldoni include messaggi di testo ed email che dimostrano piani dettagliati del team di pubbliche relazioni di Baldoni per minimizzare eventuali danni d’immagine se i problemi sul set fossero diventati di dominio pubblico. Questi documenti rivelano un’organizzazione metodica per intimidire Lively e qualsiasi altra persona che volesse denunciare quanto accaduto.
Reazioni e risposte
L’avvocato di Baldoni, Bryan Freedman, ha risposto al reclamo di Lively definendolo “vergognoso” e pieno di “accuse categoricamente false.” Tuttavia, Lively ha trovato il supporto anche di Colleen Hoover, autrice di ‘It Ends With Us’, che ha espresso pubblicamente il suo sostegno su social media.
“It Ends With Us” è un film di grande impatto, che cattura l’intensità emotiva delle relazioni abusanti. La trasposizione cinematografica ha il potenziale di sensibilizzare un vasto pubblico sulla natura complessa e distruttiva della violenza domestica.
L’importanza del sostegno pubblico
Il sostegno pubblico da parte di colleghi di lunga data, come America Ferrera, Amber Tamblyn e Alexis Bledel, svolge un ruolo cruciale non solo per la morale della vittima, ma anche per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di garantire ambienti di lavoro sicuri in tutta l’industria dell’intrattenimento. La dichiarazione congiunta di queste attrici non è solo un atto di solidarietà personale, ma un invito all’industria a prendere misure concrete contro le molestie e l’iniquità.
Qualsiasi approfondimento sulla vicenda può fornire una panoramica più ampia sulla necessità di riforme strutturali per migliorare l’ambiente lavorativo nel settore cinematografico. Dopotutto, la trasparenza e la responsabilità sono essenziali per prevenire ulteriori abusi e ritrovare la fiducia tra i professionisti dell’industria.
Link utili
- It Ends With Us – Trailer ufficiale del film
Con la crescente attenzione su questi temi, è vitale continuare a discutere e migliorare la sicurezza e l’equità sul posto di lavoro, non solo nel cinema ma in tutti i campi. La vicenda di Blake Lively è un potente promemoria del cammino ancora da percorrere.