Mike Myers svela la verità dietro la genesi di Dr. Evil
Mike Myers ha recentemente rivelato la vera fonte di ispirazione per il personaggio di Dr. Evil, mettendo fine alle voci secondo cui il cattivo di “Austin Powers” sarebbe stato basato sul creatore di “Saturday Night Live”, Lorne Michaels.
Non è Lorne Michaels, ma Donald Pleasance
Mike Myers, noto per il suo ruolo di cast member su “SNL” dal 1989 al 1995, ha chiarito che l’ispirazione per Dr. Evil proviene in realtà dall’attore Donald Pleasance, interprete di Blofeld in “You Only Live Twice”. “Lorne è stato solo una piccola influenza,” ha spiegato Myers. ”Sono canadese come lui, ma abbiamo accenti diversi. Lui ha un accento canadese educato, mentre io parlo con un accento di Scarborough.”
Myers ha anche condiviso un aneddoto sul suo tempo trascorso con Lorne Michaels negli Hamptons. L’atmosfera di vanità e opulenza, secondo Myers, ha contribuito alla creazione del personaggio di Dr. Evil: “Tutti i cattivi di James Bond raccontano sempre tutto. Hanno sempre una qualche afflizione.”
Analisi tecnica: la creazione di un personaggio iconico
Dal punto di vista tecnico, Dr. Evil rappresenta una squisita parodia dei classici antagonisti di James Bond. Myers utilizza caratteristiche esagerate e volutamente ridicole per amplificare le idiosincrasie del personaggio. Il monocolo, il gatto bianco e i complotti globali sono tutti elementi tipici dei cattivi di Bond, ma Myers li rielabora con un tocco di assurdità che li rende indimenticabili.
Una delle tecniche più efficaci utilizzate da Myers è l’uso dell’affidabilità selettiva del personaggio. Dr. Evil si rivela incompetente e goffo proprio nei momenti in cui dovrebbe essere più minaccioso, creando un contrasto che incrementa la comicità delle sue azioni. Questo è perfettamente esemplificato nelle sue piani diabolici, che non riescono mai come previsto.
La saga di Austin Powers
La serie di film “Austin Powers” ha debuttato nel 1997, due anni dopo l’uscita di Myers da ”SNL”. Nonostante Myers avesse già adattato con successo il suo sketch “Wayne’s World” in due film, era inizialmente riluttante all’idea di un seguito per il film del 1992. ”Non pensavo fosse necessario un sequel,” ha dichiarato Myers. “Ho investito molto tempo in Austin Powers per capire perché il pubblico avrebbe voluto un secondo film. Volevamo onorare i fan che avevano visto il primo.”
Un sequel mai realizzato
Myers ha condiviso un’idea originale per il seguito di ”Wayne’s World”. La sua visione era quella di creare uno stato heavy-metal indipendente chiamato ”Waynedavia”. Questa nazione si sarebbe formata dopo che Wayne scopriva un documento della Rivoluzione Americana che sosteneva che Aurora non aveva mai firmato per far parte degli Stati Uniti. “Volevo fare uno show rock, ma gli anziani locali non erano d’accordo. Wayne avrebbe risposto, ‘Troppo male, siamo il Regno di Waynedavia.'”
L’ispirazione di Myers per questa idea derivava dal film “Passport to Pimlico”, ma il progetto non si concretizzò mai a causa delle difficoltà nel ottenere i diritti del film. Di conseguenza, Myers fu costretto a scrivere una nuova storia per il sequel, verso cui non era particolarmente entusiasta.
La persistenza di un’icona culturale
Nonostante le sfide nella produzione di sequel non sempre all’altezza delle aspettative, il franchise di Austin Powers continua ad avere un impatto significativo nella cultura popolare. La creazione di personaggi come Dr. Evil dimostra la capacità di Myers di fondere parodia e innovazione, creando archetipi che resistono alla prova del tempo.
Nel mondo dell’intrattenimento, è comune trovare influencers traendo ispirazione da fonti multiple. Nel caso di Mike Myers, il risultato è una fusione di influenze che ha dato vita a uno dei personaggi più memorabili del cinema comico degli anni ’90.
Per chi desidera esplorare ulteriormente il mondo di Austin Powers, è possibile guardare il trailer originale del film qui.
la rivelazione di Myers offre una nuova prospettiva sulla genesi di Dr. Evil, riconfermando l’importanza delle esperienze personali e delle influenze culturali nella creazione di icone cinematografiche.