Un nuovo capitolo dell’epopea di Tolkien: “The War of the Rohirrim”
L’universo de “Il Signore degli Anelli” torna a espandersi con un prequel animato, “The Lord of the Rings: The War of the Rohirrim”. Questo film, ambientato 183 anni prima degli eventi narrati nella trilogia di Peter Jackson, ci porta nelle terre di Rohan, promettendo di catturare l’interesse tanto dei fan di lunga data quanto dei nuovi spettatori.
Uno sguardo approfondito sulla trama
La storia ruota attorno a Hera, interpretata da Gaia Wise, figlia di Helm Hammerhand, il re di Rohan. Quest’ultimo è doppiato da Brian Cox, la cui voce caratteristica aggiunge un tocco di profonda autorevolezza al personaggio. Quando Wulf, il figlio del capo dei nemici Dundelings, propone matrimonio a Hera, una serie di eventi tragici viene innescata. Helm, nel tentativo di proteggere sua figlia, uccide Freka, il padre di Wulf, scatenando la vendetta del giovane.
Wulf raccoglie un esercito per conquistare Rohan e rapisce Hera nel processo. Un susseguirsi di battaglie e scontri culmina nella massiccia battaglia alla fortezza che sarà poi conosciuta come Helm’s Deep.
Analisi tecnica e artistica del film
Diretto da Kenji Kamiyama, The War of the Rohirrim
si avvale di un mix affascinante di animazione 2D e 3D, incluse tecniche di performance capture, disegni a mano e CG. Questa varietà stilistica rende le immagini del film veri e propri dipinti, evocando l’estetica dei film di Jackson. Le sequenze di battaglia, in particolare, sono straordinariamente rese, consigliando una visione su schermi di grandi dimensioni per apprezzarne appieno la grandiosità visiva.
Riflessi della trilogia originale
I riferimenti all’universo creato da Peter Jackson sono abbondanti. La colonna sonora, che integra temi musicali originali di Howard Shore, aggiunge un elemento di continuità emotiva. Inoltre, la narrazione include un’apparizione tardiva di un mago, con voce resa tramite audio archivistico di un attore molto amato.
Critica sullo sviluppo dei personaggi
Nonostante la sua ricchezza visiva, il film soffre di una certa linearità nella trama e nei dialoghi. I dialoghi melodrammatici, come quando Wulf dichiara “Il ragazzo che conoscevi non esiste più, Hera. Sono l’uomo che tuo padre ha creato”, risultano poco originali. Gli antagonisti, in particolare, presentano caratterizzazioni stereotipate, con Wulf che incarna il classico villain con intenzioni malvagie e disprezzabili.
Evoluzione del cinema d’animazione
Se paragonato al film animato del 1978 di Ralph Bakshi, “The War of the Rohirrim” rappresenta un notevole passo avanti. La cura dei dettagli visivi e la qualità di animazione testimoniano l’evoluzione delle tecniche di animazione nel corso degli anni.
Un’esperienza per i fan
Il film è un manifesto dell’amore e della cura dedicati dai suoi creatori, molti dei quali hanno lavorato alla trilogia originale di Jackson. Anche se può sembrare lungo (134 minuti), la sua grandiosità visiva e narrative lo rende un’opera che vale la pena vedere per chi ama l’universo di Tolkien e l’epicità delle sue storie.
Crediti del film
- Cast: Brian Cox, Gaia Wise, Luke Pasqualino, Miranda Otto, Lorraine Ashbourne, Yazdan Qafouri, Benjamin Wainwright, Laurence Ubong Williams, Shaun Dooley, Michael Wildman, Jude Akuwudike, Bilal Hasna, Janine Duvitski
- Regia: Kenji Kamiyama
- Sceneggiatura: Jeffrey Addiss, Will Matthews, Phoebe Gittins, Arty Papageorgiou
- Produzione: Philippa Boyens, Jason DeMarco, Joseph Chou
- Produttori esecutivi: Fran Walsh, Peter Jackson, Sam Register, Ken Kamins, Carolyn Blackwood, Toby Emmerich
- Colonna sonora: Stephen Gallagher
- Casting: Andy Brierley
Valutazione: PG-13, 2 ore e 14 minuti
Informazioni aggiuntive
Il film rispecchia l’intento dei produttori di perpetuare l’universo cinematografico creato da J.R.R. Tolkien, tastando nuovi orizzonti narrativi e tecnici. Con una narrazione epica e una qualità visiva eccellente, “The War of the Rohirrim” si afferma come un’opera imperdibile per gli appassionati di Tolkien.
Iscriviti alla newsletter per rimanere aggiornato su tutte le ultime novità del mondo cinematografico.