Svelato il film “Carry-On” di Netflix: un thriller da non perdere
Un eroe imperfetto come protagonista
Ethan Kopek, l’umile agente di sicurezza aeroportuale, rappresenta quel tipo di eroe quotidiano imperfetto che forse avremmo visto nei panni di Mel Gibson o Bruce Willis negli anni ’80. Sebbene il suo sogno fosse essere un poliziotto, la sua realtà lo vede bloccato da tre anni nei meandri dell’aeroporto LAX, sognando una promozione che sembra irraggiungibile. Tuttavia, nel nuovo film di Netflix Carry-On, Ethan (interpretato da Taron Egerton) trova finalmente l’occasione per dimostrare il suo valore.
La trama: un contesto frenetico
È la vigilia di Natale, uno dei momenti più impegnativi dell’anno per i viaggi, e Ethan è deciso a fare la differenza, implorando il suo capo (Dean Morris) di assegnargli una mansione più importante. Dopo essere stato accontentato, si trova subito al centro di un intrigo altamente pericoloso: qualcuno tenta di contrabbandare una valigia contenente il micidiale agente nervino Novichok a bordo di un volo molto affollato, scegliendo Ethan come l’anello debole da manipolare per aggirare i controlli.
Analisi del film: dinamiche e criticità
Un’idea non proprio originale
A prima vista, Carry-On potrebbe sembrare un classico thriller hollywoodiano con un’idea centrale semplice e forse già vista in altre pellicole. Il film, scritto da T.J. Fixman (nel suo primo lungometraggio non relativo alla serie di videogiochi “Ratchet & Clank”) e diretto da Jaume Collet-Serra, noto per i suoi thriller con Liam Neeson come Unknown e Non-Stop, porta però un tocco personale alla trama.
Manipolazione e tensione
La strategia dei cattivi è quella di intimidire e minacciare Ethan affinché segua i loro ordini, creando un crescendo di tensione dall’inserimento di un auricolare “smarrito”, attraverso il quale Jason Bateman, con un’interpretazione intrigante e minacciosa, impartisce comandi. Ethan, spinto dall’amore per la sua fidanzata incinta (Nora Parisi), è disposto a rischiare tutto, mettendo in pericolo la propria vita e quella degli altri passeggeri.
La forza del cast
Taron Egerton: un eroe riluttante
Ethan, interpretato da Taron Egerton, è un protagonista che alterna momenti di eroismo a situazioni di estrema vulnerabilità. La regia di Collet-Serra cattura ogni sfumatura delle sue espressioni, evidenziando un conflitto interiore che si sviluppa in una serie di primi piani claustrofobici e angoscianti.
Jason Bateman: un cattivo convincente
Nonostante Bateman non sembri la scelta più ovvia per il ruolo del cattivo, porta un’inaspettata dimensione simpatica al suo personaggio psicotico. Il suo modo di rapportarsi con Ethan lo rende quasi empatico, creando una dinamica intrigante che aggiunge profondità alla storia.
Sequenze d’azione e regia
Set-piece innovativi
Lo stile visivo di Collet-Serra, già apprezzato per l’estetica del film Black Adam, si distingue nuovamente in Carry-On. Una delle sequenze più spettacolari include un’inseguimento autostradale girato in un unico piano sequenza, dove l’agente dell’FBI Elena Cole (Danielle Deadwyler) lotta per il controllo del veicolo in movimento. Ogni scena d’azione è curata per mantenere la tensione e coinvolgere lo spettatore, dimostrando capacità registiche di alto livello.
Impatto visivo e colonna sonora
Visivamente, il film è ottimizzato per lo streaming, con una fotografia luminosa che permette di percepire ogni minimo dettaglio. La colonna sonora di Lorne Balfe, seppur generica, riesce a mantenere un ritmo incalzante che accompagna adeguatamente le scene più intense, pur dando spazio a momenti di commento ironico da parte degli spettatori.
Riflessioni finali e contesto
Carry-On si inserisce in un panorama cinematografico in cui il thriller e l’azione sono sempre molto apprezzati. La scelta di Netflix di produrre questo film conferma una tendenza verso contenuti che, pur non innovativi, riescono comunque a coinvolgere il pubblico. Se da un lato Ethan rappresenta l’uomo comune che diventa eroe, dall’altro il film invita il pubblico a riflettere su temi come la vulnerabilità e il sacrificio, elementi intramontabili di qualsiasi narrazione avvincente.
Guardare Carry-On è non solo un’esperienza di intrattenimento, ma anche un’opportunità per apprezzare le capacità tecniche di filmmaking che rendono la storia avvincente, nonostante le sue inevitabili banalità. Se quest’anno viaggiate, pensate ai controllori della TSA con un po’ più di comprensione. Altrimenti, lasciatevi trascinare dal ritmo frenetico di questo thriller direttamente dal comfort di casa vostra.