Dietro le quinte di “Better Man”: Robbie Williams si racconta
Robbie Williams, icona del pop britannico, ha recentemente aperto il cuore discutendo delle persistenti speculazioni sulla sua sessualità in un’intervista, in vista dell’uscita del suo biopic, “Better Man”. Il cantante ha condiviso riflessioni intime e personali, arricchendo l’attesa per il film che promette di essere una significativa retrospettiva della sua vita e carriera.
Un’alleanza discussa in tribunale
Williams ha rievocato il caso di diffamazione del 2005 contro un tabloid che aveva insinuato relazioni omosessuali. “Ho fatto tutto tranne che un pompino. Seriamente, non avete mai incontrato qualcuno che desiderava essere gay quanto me,” ha detto il cantante, sottolineando il dilemma tra il voler essere un alleato della comunità LGBTQ+ e proteggere la propria verità.
L’impatto delle prime esperienze nei club gay
Riflettendo sui suoi primi anni di carriera con i Take That, Williams ha ricordato con affetto l’accoglienza ricevuta nei club gay: “Quando sono entrato nel mondo gay, non c’era violenza. C’era completa accettazione, umorismo e libertà. E sicurezza.”
Un simio al centro della narrazione
“Better Man”, diretto da Michael Gracey, già noto per “The Greatest Showman”, racconta la vita di Williams, dalle sue origini nei Take That alle lotte contro l’abuso di sostanze e i problemi di salute mentale. Gracey ha rivelato che convincere i finanziatori è stato particolarmente difficile: “Le persone dicevano ‘il regista di The Greatest Showman e Robbie Williams, ci siamo.’ Poi aggiungevamo ‘un dettaglio, Robbie sarà interpretato come una scimmia’. Fine di molte riunioni finanziarie.”
L’evoluzione del rapporto coi Take That
Williams ha parlato del suo complesso rapporto con i membri dei Take That, in particolare con Gary Barlow. Quest’ultimo ha espresso preoccupazioni su come sarebbe stato rappresentato nel film: “Rob, leggi il copione, vengo fuori peggio di Darth Vader nel primo ‘Star Wars’.”
Guardare il trailer di “Better Man”
La relazione con Nicole Appleton e il peso delle pressioni dell’industria
Il film esplora anche la relazione con Nicole Appleton delle All Saints, inclusa una controversa sequenza sulla loro gravidanza interrotta. Williams ha spiegato che la scena è stata inserita solo dopo aver ottenuto l’approvazione di Appleton, riflettendo sulle pressioni dell’industria musicale dell’epoca: “Eri guidato, anzi obbligato, a interrompere una vita per far parte di una band pop… Solo ora pensi ‘ma che cazzo? È pazzesco’.”
Adolescenza, droghe e la rapidità del successo
Paragonando il suo primo assaggio di fama alla sua adolescenza con le droghe, Williams ha detto: “Ho preso l’LSD per la prima volta a 15 anni e non avrei dovuto farlo. Non avrei dovuto affrontare la fama così presto. È la stessa cosa.”
Una nuova prospettiva sulla carriera e sulla vita familiare
Ora sposato e padre di quattro figli, Williams ha un approccio differente alla sua carriera: “Papà va al lavoro, è quello che dico ora. Non era un lavoro prima. Era qualcosa che doveva essere magico e quando ho raggiunto la cima della montagna tutto quello che c’era era una crisi esistenziale.”
“Le persone dicono ‘come osi chiamarlo un lavoro, tutto quello che fai è X, Y e Z’, ma solo perché il tuo lavoro è una merda non significa che il mio debba esserlo. Questo è il mio lavoro – e mi piace da morire,” ha affermato Williams.
La scelta di essere rappresentato come un chimpanzé CGI
Williams ha discusso l’approccio non convenzionale del film, optando per essere rappresentato da un chimpanzé CGI invece che da un attore umano. “Diciamolo chiaramente, un biopic su Robbie Williams senza la scimmia sarebbe molto meno interessante o intrigante,” ha detto.
“Better Man” uscirà il 26 dicembre.
“Guarda il trailer di ‘Better Man’” con protagonisti Robbie Williams e la visione unica di Michael Gracey.