Rivisitazione di “Nosferatu”: Un nuovo capolavoro di Robert Eggers
Il ritorno del vampiro iconico
Robert Eggers, celebre regista noto per la sua attenzione ai dettagli storici e alle atmosfere gotiche, presenta oggi il suo quarto film, una rivisitazione di Nosferatu. Questo nuovo adattamento della pellicola muta del 1922 di F. W. Murnau porta con sé un cast stellare comprensivo di Lily-Rose Depp, nel ruolo di Ellen Hutter, e Bill Skarsgård, che interpreta il crudele vampiro Conte Orlok. Al loro fianco anche Nicholas Hoult, Aaron Taylor-Johnson, Emma Corrin e gli habitué di Eggers, Willem Dafoe e Ralph Ineson.
Innovazioni visive e narrative
Un viaggio nel folklore
Per dare vita a un vampiro che facesse paura davvero, Eggers è tornato alle radici del folklore. Diversamente dai vampiri moderni, il Conte Orlok di Eggers conserva il look putrido e degradato dei vampiri storici, con un costume complesso che comprende lunghe maniche, scarpe con tacco alto e un cappello di pelliccia.
“Il vampiro del folklore è un cadavere ambulante in putrefazione,” spiega Eggers. “E per ricreare quella figura, ho dovuto pensare a come un nobile transilvano morto potesse apparire. Naturalmente, un mustacchio era imprescindibile.”
La danza della morte
Eggers ha sempre avuto un’immagine precisa per la scena finale del film: Orlok ed Ellen abbracciati eternamente, una sorta di variazione del tema “Morte e la fanciulla”. Con dettagli come il sangue che stillava dagli occhi del vampiro e persino i fori dei vermi sul corpo, Eggers è riuscito a rendere questa visione surreale e macabra.
“Quella scena finale doveva essere il nostro modo di rappresentare ‘Morte e la fanciulla’. Sembra quasi un dipinto,” riflette Eggers.
La preparazione e la realizzazione del film
Dieci anni di evoluzione
Seguire l’evoluzione di Eggers come regista è cruciale per comprendere la profondità di Nosferatu. È grazie all’accumulo di esperienza che Eggers è riuscito a portare la propria immaginazione sul grande schermo con maggiore precisione. Nonostante si tratti solamente del suo quarto film, la padronanza acquisita gli ha permesso di ottenere un livello di libertà creativa impensabile nei suoi primi anni di carriera.
“Ho avuto più controllo questa volta,” confessa Eggers. “Focus Features mi ha dato una libertà creativa senza pari, permettendomi di realizzare il film che avevo sempre voluto fare.”
La scelta del cast
La scelta di Lily-Rose Depp nel ruolo di Ellen Hutter è stata decisiva. Vuoi per il modo in cui ha saputo incarnare il personaggio durante le audizioni, vuoi per la sua capacità di affrontare scene estremamente difficili, Depp ha dimostrato una ferocia grezza e incontaminata che ha convinto Eggers della sua idoneità per il ruolo.
“Le ho detto, ‘Vorrei assegnarti questo ruolo, ma devi comunque fare l’audizione.’ E lei ha dimostrato di sapere esattamente cosa fare.”
Dietro le quinte: collaborazioni e sfide
La partnership con Chris Columbus
Un fattore chiave per il successo di Nosferatu è stata la collaborazione con Chris Columbus, produttore creativo di talento e maestro della narrativa hollywoodiana ortodossa. Anche se sembrano una coppia improbabile, la loro unione ha portato un equilibrio essenziale tra la visione artistica di Eggers e la struttura narrativa di Columbus.
Curiosità dal set
Le riprese sono state piene di sfide e curiosità, tra cui la lavorazione con migliaia di topi, che, seppur intelligenti, hanno causato “una situazione molto odorosa” a causa della loro incontinenza. Queste esperienze hanno arricchito Eggers di nuove conoscenze sia sul filmmaking che su se stesso.
“Le scene con i topi sono state memorabili. Davvero, erano ovunque e non si poteva evitare l’odore.”
Conclusioni
Nosferatu di Robert Eggers non è solo un tributo al classico del cinema muto, ma una reinvenzione audace che intreccia il passato e il presente con maestria. La sua dedizione alla storia e alla precisione visiva, unita alla capacità di lavorare con un cast eccezionale e collaboratori esperti, rende questo film una pietra miliare nel genere horror. Per chi desidera immergersi in questo inquietante e affascinante mondo, ecco il trailer di Nosferatu.# Nuove prospettive sul cinema: intervista a Robert Eggers
Robert Eggers torna sulla scena cinematografica con il suo ultimo progetto, “Nosferatu”, un remake dell’iconico film horror del 1922. Durante un’intervista esclusiva, ci racconta come è nata la sua passione per questo progetto, le sfide affrontate e le sue influenze cinematografiche.
L’inizio di una collaborazione creativa
Eggers ricorda come ha conosciuto Chris e Eleanor, due importanti collaboratori nella realizzazione di “Nosferatu”. “Eleanor era entusiasta del copione di ‘The Witch’ e voleva potenzialmente realizzare il film. All’inizio, Chris non era molto interessato, ma dopo aver visto una versione del film, cambiò idea e ci aiutò a terminarlo. Da allora, Chris è stato un mentore per me.”
L’importanza della sessualità nella narrazione
Un aspetto interessante di “Nosferatu” è l’integrazione di scene erotiche nel contesto della trama. Eggers spiega: “Una delle maggiori influenze cinematografiche per questo film è ’The Innocents’ di Jack Clayton, dove tutti questi elementi sessuali sono lasciati all’immaginazione. È così potente perché brucia nella tua mente. Abbiamo preso un rischio portando questi elementi in primo piano, ma credo che il fatto che la storia sia raccontata interamente attraverso gli occhi di Ellen, la protagonista femminile, lo renda efficace e complesso dal punto di vista emotivo e psicologico.”
La complessità del personaggio di Ellen
Eggers si sofferma sulla protagonista, Ellen, una sonnambula del XIX secolo, e sulla sua percezione del mondo. “I sonnambuli erano considerati come avessero un piede in un altro regno e una comprensione della oscurità. Ellen ha questa comprensione di un altro mondo, ma non ha il linguaggio per esprimerlo, il che la rende isolata. Questo la porta a essere vista come malinconica e isterica, ma possiamo vedere la sua lotta interna. Questo, unito alla repulsione fisica del vampiro, aggiunge un ulteriore strato di eroticismo misto a repulsione.”
Il merchandising e l’umorismo dietro le scelte di marketing
Il film ha ispirato una gamma di merchandising che ha attirato molta attenzione. Tra questi, un cestino di popcorn a forma di bara e un letto a forma di sarcofago del valore di 20.000 dollari. Eggers commenta ironicamente: “Qualsiasi cosa non mi piaccia, dico: ‘Per favore, non fatelo.’ Non sto ideando questi oggetti, ma penso che siano divertenti.”
Progetti futuri e temi ricorrenti
Quando si parla dei suoi progetti futuri, Eggers rivela di avere molti script in lavorazione. “Ho scritto molti copioni, alcuni sono più grandi, altri più piccoli. C’è un fascino nel lavorare su scale diverse per raccontare storie diverse. Mi rendo conto di essere sempre attratto dagli stessi temi e tropi, quelli che definirei ‘Robert Eggers-y’, nel bene e nel male.”
Possibilità di esplorare nuovi generi
Eggers ammette di non essere interessato a generi lontani dal suo stile, come la commedia moderna. “Ci sono cose in cui ho delle abilità, quindi dovrei probabilmente abbracciarle e continuare a migliorare. Ovviamente, vuoi sfidarti, ma non voglio fare qualcosa che non mi compete.”
Riflessioni sul progetto Rasputin e il futuro del cinema horror
Parlando del miniserie su Rasputin, Eggers sembra poco ottimista: “Non penso che sarò in Russia presto, purtroppo.” Tuttavia, trova il tempo per apprezzare altri lavori nel genere horror. “Mi è piaciuto molto ’The Substance.’ Aveva una visione coerente e specifica ed è stato molto ben eseguito. Come regista, non puoi fare a meno di ammirarlo e sostenerlo.”
Robert Eggers continua a esplorare e sperimentare nuovi modi di raccontare storie, mantenendo la sua essenza e la sua passione per il cinema horror.