Inizia il Red Sea Film Festival con una serata di stelle
Il Red Sea Film Festival ha inaugurato la sua quarta edizione giovedì con la première mondiale del dramma egiziano “La storia della famiglia Daye” di Karim Shenawi. La serata di apertura ha visto un red carpet scintillante con la partecipazione di celebrità come Will Smith, Emily Blunt, Cynthia Erivo, Catherine Zeta-Jones, Eva Longoria, Michelle Yeoh, Minnie Driver, Michael Douglas e Vin Diesel. Quest’ultimo ha ricevuto il prestigioso Iconic Characters Award.
Una notte di riconoscimenti e riflessioni
Vin Diesel e l’importanza della diversità
Vin Diesel è stato introdotto sul palco dalla sua fidata collaboratrice Michelle Rodríguez, la quale ha evidenziato come entrambi abbiano difeso creativamente la narrazione, la rappresentazione delle persone di colore e la bellezza delle strade. Diesel ha poi scherzato sull’alto numero di volti familiari presenti: “Ci sono più volti noti qui che in alcuni premi in America”, ha dichiarato, aggiungendo che di solito non si esprime così liberamente agli eventi di Hollywood, ma che ha sentito il calore del pubblico.
Premiazione di icone del cinema
Oltre a Vin Diesel, la cerimonia ha visto la premiazione di Emily Blunt, la star indiana Aamir Khan e l’attrice egiziana Mona Zaki per i risultati raggiunti nella loro carriera. L’evento ha sottolineato il tema di quest’anno, “Casa”, alludendo al ritorno del festival nella sua sede originale ad Al-Balad, una città patrimonio mondiale dell’UNESCO nel cuore della storica Jeddah.
Al-Balad: una città di storia e cinema
Il nuovo complesso del festival
Il festival è tornato nella storica Al-Balad, ma lo ha fatto in grande stile, con un nuovo complesso costruito su misura, ispirato all’architettura locale classica. La presidente della Red Sea Film Foundation, Jomana Al Rashid, ha spiegato come la storia di Al-Balad abbia ispirato lei e il suo team. “Questo complesso è uno spazio dove una nuova cultura cinematografica mondiale sta mettendo radici”, ha affermato.
Espansione internazionale
Il 2023 è stato un anno importante per la Red Sea Film Foundation, che ha visto il film “Quattro Figlie” di Kaouther Ben Hania ottenere una nomination agli Oscar e il debutto del primo film saudita a Cannes, “Norah”. Questi successi dimostrano l’espansione internazionale e il crescente riconoscimento del cinema saudita.
Un festival che guarda al futuro
Spike Lee e la sua visione della giuria
Spike Lee, presidente della giuria, è arrivato presto sul red carpet e ha menzionato di aver appena concluso la post-produzione del suo ultimo film “Highest to Lowest”, una reinterpretazione di “Alto e basso” di Akira Kurosawa. Lee ha espresso il suo entusiasmo per la sua quinta collaborazione con Denzel Washington e ha sperato in una candidatura agli Oscar per l’attore per il suo ruolo in “Gladiator II” di Ridley Scott. “Hollywood può fare solo fino a un certo punto. Qui vedremo il futuro del cinema”, ha concluso il famoso regista.
Un’anteprima di talento locale e internazionale
Il film di apertura del festival è una co-produzione saudita-egiziana che racconta la storia di un bambino nubiano albino undicenne che viaggia al Cairo per partecipare a una versione egiziana di “The Voice”. “La storia della famiglia Daye” è uno dei numerosi film prodotti o co-prodotti in Arabia Saudita presentati in questa edizione del festival, tra cui titoli come “Hobal”, “Saify”, “Lail Nahar” e “My Driver and I”.
Un evento da non perdere
Il Red Sea Film Festival si svolgerà dal 5 al 14 dicembre, promettendo una celebrazione del cinema internazionale e locale. Con la partecipazione di star mondiali e l’enfasi sulle nuove produzioni, il festival si consolida come un punto di riferimento nel panorama cinematografico globale.