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In evidenza: l’evoluzione del film gross-out e le continue sfide degli attori vocali nei videogiochi
Larry Ellison e la sua misteriosa sposa
Sorprendentemente, Larry Ellison, ottantenne miliardario fondatore di Oracle, ha recentemente sposato Jolin Zhu, una giovane di 33 anni. La notizia del loro matrimonio è emersa solo di recente, e i dettagli sono scarsi. Sebbene l’idea di una differenza di età così marcata possa sembrare insolita, l’unione di Ellison riflette dinamiche complesse che si intrecciano sia nella sua vita personale che professionale.
Ellison sembra essere molto riservato riguardo alla sua nuova moglie, e questo ha suscitato curiosità. Zhu, nata in Cina e cresciuta in una famiglia benestante, ha studiato negli Stati Uniti frequentando l’Università del Michigan. Prima di incontrare Ellison, ha lavorato nel settore immobiliare a Redwood Shores, in California, vicino alla vecchia sede di Oracle. I due sono stati visti insieme per la prima volta nel 2018.
Oggi Jolin Zhu vive in una sontuosa villa da 110 milioni di dollari a Woodside, California, di proprietà di Ellison, ma è registrata come votante in Florida presso un’altra proprietà di Ellison a Palm Beach dal valore di 173 milioni di dollari. Entrambi, però, hanno mantenuto un profilo molto basso.
Il dibattito sulla riservatezza
La riservatezza di Ellison e Zhu ha generato molte speculazioni. Alcuni amici e conoscenti di Ellison non hanno mai incontrato Zhu, e la sua mancanza di presenza sui social media contribuisce a rendere ancora più misteriosa la loro relazione. Tuttavia, qualche informazione è trapelata, rendendo la storia affascinante per chi è interessato ai segreti dei miliardari.
Da risata a riconsiderazione: i film gross-out come arte
Negli ultimi anni, il cinema ha assistito a una radicale trasformazione dei film gross-out. Questi film, originariamente visti come commedie di basso livello, sono stati rivalutati da alcuni dei registi più prestigiosi del settore. Un esempio recente è il Triangle of Sadness, che ha meravigliato e sconvolto il pubblico di Cannes con una scena di vomito della durata di 15 minuti.
L’inserimento di elementi “gross” nei film d’autore
Un altro esempio è The Substance, diretto da Coralie Fargeat. Quest’opera, che esplora il tema dell’invecchiamento a Hollywood, vede Demi Moore in un ruolo trasformante che potrebbe portarla alla sua prima nomination come miglior attrice. Moore interpreta un personaggio che, dopo essersi iniettato un siero della giovinezza, si trasforma in un’orribile massa di organi in decomposizione. Il film è stato elogiato per la sua audacia e profondità simbolica.
Films come questo dimostrano che il cinema gross-out può evolversi in qualcosa di più sofisticato, trovando un equilibrio tra scioccante ed artistico.
Speciali effetti da brivido
Un’ulteriore testimonianza di questa tendenza è il film di Robert Eggers, Nosferatu, che presenta scene estremamente disturbanti. David White, truccatore degli effetti speciali, ha rivelato i dettagli tecnici dietro una scena particolarmente repellente in cui il personaggio di Simon McBurney mangia la testa di un piccione vivo, realizzata con zucchero croccante per creare un effetto autentico ma sicuro.
Gli attori vocali dei videogiochi: una battaglia in corso
Le sfide nell’industria dei videogiochi
Il settore dei videogiochi sta attraversando turbolenze riguardo ai diritti degli attori vocali. Nonostante la fine dello sciopero degli attori, questo specifico gruppo di professionisti sta ancora lottando per ottenere condizioni lavorative più eque e per proteggersi dall’uso improprio dell’intelligenza artificiale.
Nell’ultimo capitolo della serie Call of Duty, molti fan hanno notato differenze nelle voci dei personaggi. Julie Nathanson, ad esempio, che ha dato la voce alla protagonista Samantha Maxis per 15 anni, è stata sostituita. Altri attori hanno riportato situazioni simili, con offerte di lavoro ritirate o sostituite con voci create dall’intelligenza artificiale.
Le richieste degli attori
Gli attori vocali chiedono garanzie contro l’uso non autorizzato delle loro voci digitalizzate. Molti di loro ritengono che l’AI potrebbe minare la loro professione se non regolamentata adeguatamente. L’industria del videogioco è in crescita, e la richiesta è di stabilire un equilibrio che consenta a questi artisti di avere sicurezza lavorativa senza temere di essere sostituiti da programmi avanzati.
Un portavoce di Activision ha commentato che sperano di raggiungere presto un accordo soddisfacente per entrambe le parti.
> Questo articolo è apparso nell'edizione del 3 gennaio della rivista The Hollywood Reporter. Per ricevere le ultime notizie direttamente nella tua casella di posta, iscriviti qui.
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