La nuova avventura cinematografica di Paz Vega esplora temi di giustizia e memoria
La rinascita di un’icona spagnola in “Death Has No Master”
L’attrice spagnola Paz Vega è stata scelta come protagonista del nuovo film “Death Has No Master”, diretto dal regista venezuelano Jorge Thielen Armand. Il progetto è stato selezionato per partecipare al Gap-Financing Market del Venice Production Bridge, che si terrà dal 30 agosto al 1 settembre.
La trama e il contesto del film
Il film racconta la storia di una donna venezuelana, Carolina (interpretata da Paz Vega), che ritorna nel suo paese natale dopo vent’anni trascorsi all’estero. Al suo arrivo, scopre che la piantagione di cacao della sua famiglia è stata occupata dagli ex-lavoratori della tenuta, decisi a non lasciarla a nessun costo. Questa situazione dà il via a un’avventura cat-and-mouse in cui Carolina si trova a rivelare un lato brutale di sé nel tentativo di ottenere giustizia in un luogo privo di leggi.
Le sfide e il ruolo di Paz Vega
Secondo il produttore Stefano Centini, di Volos Films Italia, questo ruolo rappresenterà una svolta nella carriera di Paz Vega. Di recente, la Vega ha debuttato come regista con il film “Rita”, presentato al Festival del Film di Locarno. Armand ha spiegato che in questo film vedremo Paz Vega “giù nel fango”, lontana dalla sua immagine iconica di bellezza e glamour.
Il regista ha un forte legame personale con il progetto. Dopo essere fuggito dal Venezuela quasi vent’anni fa, Armand ha passato gli anni successivi a cercare di sentirsi più vicino alla sua patria, condividendo i sentimenti di molti dei suoi connazionali in esilio che sperano un giorno di poter tornare.
Produzione e prospettive future
Il film è scritto e diretto da Armand e prodotto da un team internazionale che include La Faena Films, Fait Divers Media, Volos Films Italia, oltre ad altre società di produzione in Spagna, Lussemburgo e Canada. Armand, che ha esordito con “La Soledad” al Festival di Venezia nel 2016 e ha presentato il suo secondo film, “La Fortaleza”, al Tiger Competition di Rotterdam nel 2020, ha spiegato che questa pellicola sarà un’esplorazione delle aree grigie della moralità. Il tema centrale è la giustizia, con personaggi che spesso si trovano a doverla perseguire da soli, con conseguenze violente e irreversibili.
Una riflessione sulle condizioni attuali del Venezuela
“Death Has No Master” si svolge in un contesto di crescente instabilità e crisi economica prolungata, che ha portato molti venezuelani a misure disperate. Armand ha voluto realizzare un film che metta in luce le complessità umane dei suoi personaggi, persone che fanno errori e compiono azioni discutibili.
Progetti internazionali e collaborazioni
Il produttore Stefano Centini ha vissuto 15 anni a Taiwan prima di stabilire una sezione italiana della sua casa di produzione due anni fa. Centini ha crediti importanti, tra cui il western cileno “The Settlers” di Felipe Gálvez, presentato nella sezione Un Certain Regard di Cannes l’anno scorso, e il docu-drama “The Human Surge 3” di Eduardo Williams.
Il film è attualmente una coproduzione tra Venezuela, Italia, Lussemburgo, Messico, Spagna e Canada. Tuttavia, il Venezuela, a causa delle sue difficoltà politiche ed economiche, non potrà essere il principale finanziatore del progetto. Centini ha rivelato che i produttori cercano di coprire l’ultimo 20-25% del budget, con piani di inizio riprese nel primo trimestre del 2025.
Location e nuove frontiere
Mentre si valutano possibilità di girare in Colombia, dove Armand ha recentemente girato il cortometraggio “Pasta Negra” con il DoP Simone D’Arcangelo, si stanno esaminando altre opzioni.
Centini sarà presente a Venezia con tre film, tra cui “Stranger Eyes” del regista singaporiano Yeo Siew Hua, candidato al Leone d’Oro, “Wishing on a Star” di Péter Kerekes, e “Guardians of the Jade Mountain” di Hayoun Kwon, in competizione nella sezione VR del festival.
Per maggiori informazioni sui film e le serie menzionate, visita i seguenti link:
Per chi vuole approfondire ulteriormente, si consiglia di seguire i film su Spotify per scoprire le colonne sonore e gli album associati:
Esplorare i dettagli e i contesti dietro queste opere può offrire una comprensione più profonda delle storie che animano lo schermo, rendendo l’esperienza cinematografica ancora più ricca e appagante.