Nicolas Mathieu e la sua visione cinematografica: un viaggio singolare
Dietro le quinte del cinema contemporaneo francese
Nicolas Mathieu è riconosciuto come uno degli autori letterari più brillanti della Francia contemporanea. Il suo romanzo del 2018, “E i loro figli dopo di loro”, ha vinto il prestigioso premio Prix Goncourt e getta uno sguardo penetrante sulla deindustrializzazione e sulle tumultuose dinamiche socio-familiari. Ma come si traduce tutto questo nel mondo del cinema?
Trasposizione cinematografica: lo stile unico dei fratelli Boukherma
I fratelli Ludovic e Zoran Boukherma sono noti per le loro opere innovative e visionarie. Con l’adattamento di “E i loro figli dopo di loro”, hanno intrapreso un progetto ambizioso. Questa trasposizione cinematografica cerca di catturare l’essenza del romanzo senza tradire la sua complessità. Tuttavia, a differenza delle opere più compatte come “Teddy”, un’apprezzata commedia post-moderna sui licantropi, questo film sembra voler raggiungere una maggiore rispettabilità e popolarità mainstream.
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Un riflesso della Francia industrializzata
L’opera è ambientata in una cittadina industriale dell’est della Francia. Il paesaggio è dominato da fabbriche in rovina e disoccupazioni di massa. In questo sfondo, si snodano le vite di tre giovani che, a causa di un atto di delinquenza adolescenziale, vedranno il loro destino intrecciarsi strettamente.
Anthony, interpretato da Paul Kircher, è un adolescente carismatico e sicuro di sé che aspira a lasciare la sua triste realtà provinciale. Ma il suo mondo cambia quando incontra Steph (Angelina Woreth) e Hacine (Sayyid El Alami), un ragazzo altrettanto problematico ma proveniente da un contesto familiare differente.
I sei anni di trasformazione
Il film narra la storia attraverso quattro estati, ognuna separata da due anni. Questo approccio temporale permette di vedere l’evoluzione dei personaggi e le ripercussioni del loro atto iniziale. L’adattamento cinematografico, però, si concentra principalmente sulle dinamiche personali, omettendo gran parte del commentario socio-economico del romanzo.
Le vite di Anthony, Steph e Hacine sono rappresentative di diverse fasce demografiche, ma non sempre riescono a trasmettere profondità emotiva. Anthony fatica a trovare un’uscita dalla sua vita domestica soffocante, mentre Steph realizza che l’università non risponde ai suoi sogni adolescenziali.
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La dimensione visiva e musicale
Da un punto di vista visivo, il film eccelle con la fotografia di Augustin Barbaroux. Le scene sono caratterizzate da toni saturi e movimenti fluidi, con sequenze spettacolari come quella dei fuochi d’artificio del Giorno della Bastiglia. Tuttavia, l’uso eccessivo di canzoni rock degli anni ’90 può sembrare esagerato, come nel caso del coro di bambini che esegue “Where Is My Mind” dei Pixies.
La critica alla rappresentazione
La pellicola, con il suo taglio da melodramma giovanile e le sue aspirazioni epiche urbane, può sembrare priva di sostanza nella rappresentazione delle tensioni razziali e sociali. Alcuni segmenti narrativi, come l’arco di Hacine nel mondo della criminalità, si perdono senza alcun compimento significativo.
La visione di un cineasta
Nonostante le sfide, “E i loro figli dopo di loro” rappresenta una pietra miliare nel cammino artistico dei Boukherma. Si tratta di un tentativo audace di unire un’ampia narrazione epica con profondi dilemmi personali, unendo il mondo letterario a quello cinematografico con una propria, distintiva, impronta stilistica.
Per gli appassionati di cinema, questa pellicola offre un’esperienza visiva unica e una riflessione profonda sulle sfide dell’adolescenza e della deindustrializzazione. La cinematografia francese continua a essere un fertile terreno di sperimentazione e riflessione, capace di offrire opere che, pur con qualche imperfezione, sanno parlare al cuore e alla mente del pubblico.
Per gli amanti della musica, una colonna sonora ben curata potrebbe aggiungere un nuovo livello di profondità emotiva ai film. Scopri altre interpretazioni musicali su Spotify.
La magia del cinema risiede nella sua capacità di affascinare e far riflettere, e ”E i loro figli dopo di loro” è un ottimo esempio di come una storia possa trasformarsi attraverso diverse media, offrendo sempre nuovi spunti di riflessione e crescita personale.