Esplorando l’eredità di Chaplin: un viaggio intimo nel documentario “Chaplin, Spirit of the Tramp”
Carmen Chaplin, nipote del celeberrimo Charlie Chaplin, ci trascina in un’esperienza straordinariamente intima con il suo documentario “Chaplin, Spirit of a Tramp”. Il film, la cui uscita mondiale è prevista al prestigioso Festival di San Sebastián, ci offre un ritratto profondamente personale e unico del leggendario cineasta e comico inglese.
Un racconto inedito dall’interno della famiglia Chaplin
Il documentario non solo esplora il genio artistico di Charlie Chaplin, ma guarda anche alle sue radici rom. Queste origini ebbero un ruolo cruciale nel tratteggiare il famoso personaggio del vagabondo, rendendolo uno dei volti più amati del cinema muto. La pellicola è arricchita da interviste esclusive, estratti di film, video di famiglia e contributi di artisti Romani contemporanei come Tony Gatlif, Stochelo Rosenberg, Lita Cabellut e Farruquito. Questa sinergia dona al film un sapore autentico e vivace, celebrando al contempo la cultura rom.
Un accesso senza precedenti agli archivi di famiglia
La regista ottiene un accesso inedito agli archivi della famiglia Chaplin, grazie alla collaborazione con la Chaplin Office e MK2 Films. Carmen Chaplin ha dialogato con diversi membri della sua famiglia, tra cui Michael J. Chaplin, Geraldine Chaplin, Victoria Chaplin, Jane Chaplin e Christopher Chaplin. Questa partecipazione rende il documentario ancor più emotivo e personale.
Carmen Chaplin afferma: “La storia di mio nonno, Charlie Chaplin, è stata raccontata molte volte, ma sentivo l’urgenza di approcciarla da una prospettiva personale, attraverso gli occhi di mio padre. Scavando nelle radici della nostra famiglia e nei nostri archivi, offriamo una narrazione inedita sulla nostra eredità e rendiamo omaggio alla tradizione dei Rom che offre al pubblico nuove intuizioni su Chaplin come uomo e come artista.”
Una produzione internazionale di altissimo livello
La pellicola nasce da una co-produzione tra Spagna, Regno Unito e Paesi Bassi, coinvolgendo società di produzione di primo piano come Wave of Humanity, Basque Films e Atlantika Films, in associazione con Kwanon Films e Roy Export. Tra i co-produttori figura Submarine Sublime e Constellation Productions.
Carmen Chaplin ha collaborato alla sceneggiatura con Ashim Bhalla, Isaki Lacuesta e Amaya Remírez García, mentre il montaggio è stato affidato a Julia Juaniz, nota per “Finding Steve McQueen”, e la fotografia a Kenneth Oribe, celebre per “Fronteras”. La colonna sonora originale è stata composta da Nathaniel Méchaly, il talentuoso autore della colonna sonora della trilogia “Taken”.
Una stagione ricca per Film Constellation
Film Constellation, guidata da Fabien Westerhoff con uffici a Londra e Parigi, ha in serbo molte sorprese per l’autunno. Oltre al documentario di Carmen Chaplin, la compagnia presenta “Bonjour Tristesse”, diretto da Durga Chew-Bose, con Chloë Sevigny, Claes Bang e Lily McInerny. Questo film verrà proiettato in anteprima nella sezione Discovery del Toronto International Film Festival. Inoltre, sarà presente anche la commedia romantica “Turn on Me” di Michael Tyburski, con Bel Powley e Nick Robinson, competendo nella sezione New Directors al Festival di San Sebastián.
Riflessioni personali e prospettive future
“Chaplin, Spirit of a Tramp” rappresenta molto più di un semplice omaggio a uno dei giganti della storia del cinema. Questo documentario si preannuncia come un viaggio denso di significato attraverso l’eredità di Chaplin, toccando corde emotive e culturali altrimenti ignorate. Gli appassionati di cinema, e in particolare i fan di Charlie Chaplin, troveranno in questo film un’opportunità straordinaria per scoprire nuovi aspetti del loro eroe e della sua complessa identità.
Per chi desidera avvicinarsi ancor di più alla vita di Chaplin, il documentario offre una finestra privilegiata sulla sua umanità e sui legami familiari che l’hanno formato come artista e come uomo. Non resta che attendere la proiezione al Festival di San Sebastián, per lasciarsi trasportare dalle immagini, dalle musiche e dalle testimonianze che Carmen Chaplin ha sapientemente intrecciato in un vero capolavoro documentaristico.