Una sfida di ingordigia su Netflix: “Unfinished Beef”
Netflix ha recentemente lanciato “Unfinished Beef”, uno speciale live di gare di mangiatori competitivi, che evoca gli spettacoli annuali come il Nathan’s Hot Dog Eating Contest di Coney Island del 4 luglio. Questo evento, trasmesso in diretta da Las Vegas durante il Labor Day, ha visto sfidarsi i professionisti Joey Chestnut e Takeru Kobayashi, rinomati per le loro capacità di ingurgitare quantità incredibili di cibo in tempi brevi.
L’arte dell’ingurgitare: Profili dei protagonisti
Lo spettacolo di circa un’ora culmina con una sfida di 10 minuti tra Chestnut e Kobayashi, anticipata da brevi presentazioni dei due concorrenti. Chestnut, noto per il suo stile implacabile e meccanico, afferma: “Amo mettere una quantità oscena di cibo dentro di me. È ciò che amo fare.” Durante la preparazione, mostra gli esercizi specifici che pratica per mantenere forte la mascella, un aspetto cruciale nella carriera di un mangiatore competitivo. Kobayashi, il cui percorso è stato in parte ostacolato da un infortunio alla mascella nel 2007, porta alla competizione un senso di lotta e umanità, visibile nei suoi movimenti mentre cerca di ingoiare il cibo.
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Una rivalità di lunga data
La rivalità tra Chestnut e Kobayashi è nata in questo mondo singolare della competizione alimentare, dove chi mangia di più in meno tempo vince. Lo stile di Chestnut, che in passato prevedeva l’immersione dei panini nell’acqua per facilitarne la deglutizione, è stato specificamente vietato dalle regole di Netflix. Tuttavia, questo non lo ha minimamente rallentato. Al contrario, Kobayashi ha mostrato un’impronta più umana, faticando su ogni boccone. Alla fine, Chestnut ha ingurgitato 83 hot dog, superando nettamente i 66 di Kobayashi.
L’aspetto grottesco e l’illusione dell’eleganza
Un segmento precedente dello speciale ha visto tre olimpionici gareggiare contro il mangiatore professionista Matt Stonie in una sfida a chi mangiava più ali di pollo. Questo tipo di sfida risulta particolarmente grottesco visto che richiede di spolpare un osso. Contrariamente, un’altra competizione, dove Leah Shutkever ha tentato di stabilire un nuovo record mondiale mangiando grandi quantità di anguria, ha portato un tocco di eleganza e pulizia, seppur rimanendo nel contesto bizzarro di questi eventi.
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Un commento sulla realtà surreale della competizione alimentare
Questo speciale Netflix rientra nella loro iniziativa di posizionarsi come destinazione per eventi live, dando uno sguardo crudo e senza filtri su un mondo di eccessi. Nonostante le risate e il fascino iniziale dell’assurdità della scena, emerge una riflessione critica: è una competizione che gioca su bizzarrie umane radicate in una cultura di consumo estremo, dove l’eccesso diventa spettacolo.
Allo stesso tempo, lo spettacolo dedica spazio agli sponsor con una logica spietatamente lucida: Joey Chestnut, espulso dal concorso Nathan’s per aver accettato una sponsorizzazione da Impossible Foods, brand di alimenti senza carne, porta sul palco il marchio pubblicitario di un prodotto per la pulizia personale. Questo sottolinea una dinamica di causa ed effetto che ironicamente addormenta la stravaganza dell’evento.
Il coinvolgimento emotivo del pubblico
L’evento live, condotto con professionalità da Rob Riggle e Nikki Garcia, ha lasciato il pubblico senza parole. La vera domanda che emerge, però, è se siamo noi spettatori a mancare di comprensione o se siamo complici in questa esagerata celebrazione dell’eccesso. Mentre Chestnut e Kobayashi mordevano voracemente gli hot dog, le ovazioni degli spettatori di Las Vegas echeggiavano, sfidandoci a riflettere su cosa spinga un pubblico a tifare per tali esibizioni.
L’intento di Netflix di offrire contenuti peculiari come questi ci fa fare i conti con le nostre percezioni di divertimento e valore, proponendo uno show che, oltre a intrattenere, invita a riflettere su nuove modalità di consumo e spettacolo nella società contemporanea.
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Guarda il trailer di “Unfinished Beef” su Netflix.