Disney contro DirecTV: scontro su contenuti oscurati
La disputa tra giganti dei media
Il primo settembre ha segnato l’inizio di un blackout che ha visto scomparire da DirecTV canali di punta come ESPN, ABC, e molti altri canali di proprietà di Disney. Da allora, le due aziende sono coinvolte in un duro conflitto, con dichiarazioni forti da entrambe le parti.
DirecTV punta il dito su Disney
Il 3 settembre, gli esponenti di DirecTV hanno accusato Disney di danneggiare i consumatori, evidenziando anche il calo di spettatori per i canali lineari come ESPN e ABC. Secondo DirecTV, le mosse di Disney non farebbero altro che aumentare il peso corporativo dell’azienda, in un momento in cui è già sotto accusa per pratiche anti-concorrenziali legate al lancio di Venu, progetto di streaming sportivo in collaborazione con Warner Bros. Discovery e Fox Corp.
La risposta di Disney
Lo scorso mercoledì, Disney ha emesso un comunicato in cui ha definito le affermazioni di DirecTV come un tentativo di “distorsione della realtà del mercato della TV a pagamento”. La nota, firmata dai dirigenti di Disney Entertainment Dana Walden e Alan Bergman, insieme al capo di ESPN Jimmy Pitaro, insisteva sulla necessità di un accordo che soddisfi sia DirecTV che i suoi clienti, riconoscendo al contempo il valore dei contenuti di alta qualità offerti da Disney.
“I nostri negoziati continuano e il nostro obiettivo è raggiungere un accordo che sia equo e flessibile, e che soprattutto sia positivo per i consumatori,” si legge nel comunicato di Disney.
L’importanza dei contenuti Disney per DirecTV
Disney ha anche rivelato alcuni dati di Nielsen, sottolineando che il 90% delle famiglie con DirecTV ha usufruito di contenuti Disney ogni mese del 2023. Questo dato, secondo Disney, dimostra quanto siano performanti i loro contenuti sulla piattaforma di DirecTV.
Implicazioni per gli spettatori
Questa battaglia tra colossi dei media ha inevitabilmente delle ripercussioni sui consumatori, che si trovano privati di canali e contenuti importanti. Gli appassionati di sport, ad esempio, potrebbero risentire particolarmente della mancanza di ESPN, storica rete che trasmette tantissimi eventi sportivi di rilievo.
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Lo stesso vale per i fan di contenuti di intrattenimento e che amano programmi di rete come quelli offerti da ABC e gli amanti dei documentari e delle serie di National Geographic.
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Riflessioni personali e prospettive future
Da amante del cinema e delle serie TV, trovo che questa situazione sottolinei alcune problematiche critiche del settore dei media. Le negoziazioni aziendali possono diventare scontri titanici in cui, purtroppo, i consumatori vengono lasciati fuori. Con il panorama della TV a pagamento in continua evoluzione, è cruciale che le aziende trovino un bilanciamento che non sacrifica gli spettatori.
Anche guardando alla musica, si osserva una crescente centralizzazione delle piattaforme che detengono larghe quote di mercato, similmente a quanto avviene con i film e le serie TV.
Il ruolo degli accordi e del mercato
Attualmente, il mercato della TV a pagamento e delle piattaforme streaming si trova ad affrontare un periodo di grande tumulto. I contenuti esclusivi e gli accordi di licenza diventano sempre più cruciali per la sopravvivenza delle varie piattaforme. Da un lato abbiamo i grandi conglomerati come Disney, che producono e controllano un’incredibile quantità di contenuti di alta qualità e con un forte richiamo di pubblico. Dall’altro, le piattaforme di distribuzione come DirecTV che, senza questi contenuti, rischiano di perdere quote di mercato significative.
Un invito all’azione per i fan
Come appassionati di film, serie TV e musica, abbiamo il potere di esprimere le nostre opinioni e di chiedere trasparenza e rispetto verso i consumatori. Continuare a seguire le evoluzioni di questa disputa e informarsi sui potenziali effetti può aiutarci a prendere decisioni consapevoli in termini di abbonamenti e servizi.
In questo scenario complesso e mutevole, rimaniamo in attesa di un possibile accordo che possa restituire ai consumatori l’accesso a una vasta gamma di contenuti di qualità, senza ulteriori interruzioni.
Scopri di più
Questa situazione ci ricorda quanto sia prezioso poter accedere facilmente ai contenuti che amiamo, sperando che le aziende possano trovare un terreno comune che beneficerà, in ultima analisi, tutti noi spettatori.