La rinascita di Marianne Jean-Baptiste: una storia di rivincita e talento
Mike Leigh non dimenticherà mai gli Oscar del 1997, quando Marianne Jean-Baptiste fu nominata come miglior attrice non protagonista per il suo ruolo in “Secrets & Lies”. Durante il Toronto International Film Festival (TIFF), Leigh ha ricordato quell’esperienza con passione e convinzione: “Avrebbe dovuto vincere”, ha dichiarato.
L’inattesa vittoria di Juliette Binoche
Marianne Jean-Baptiste, nonostante il suo acclamato ruolo in “Secrets & Lies”, fu sconfitta dalla sorprendente vittoria di Juliette Binoche per “Il paziente inglese” al miglior film. Tuttavia, né Binoche né Jean-Baptiste erano considerate favorite. La vittoria di Lauren Bacall ai Golden Globe e agli SAG Awards per ”The Mirror Has Two Faces” aveva creato una forte aspettativa.
“La persona che vinse quell’anno si avvicinò subito a Marianne dopo le interviste e le disse: ‘Avresti dovuto vincere tu,’” ricorda Leigh. “Questo merita di essere ricordato.”
Un nuovo capitolo: “Hard Truths”
Quasi trent’anni dopo, Leigh e Jean-Baptiste tornano insieme per il quindicesimo film di Leigh, “Hard Truths“, che ha la sua prima mondiale al TIFF. Questo film rappresenta una netta opposizione rispetto alla commedia del 2008, “Happy-Go-Lucky”. “Hard Truths” racconta la storia di Pansey, una donna ipersensibile che esplode al minimo segnale di provocazione.
Pansey vive con il marito Curtley (David Webber) e il figlio adulto, Moses (Tuwaine Barrett), ormai insensibili ai suoi sfoghi. Sua sorella, Chantal (Michele Austin), è l’opposto emotivo: allegra e soddisfatta con le sue due figlie, ma in grado di comprendere il dolore di Pansey.
Una performance che potrebbe fare la storia
La performance straordinaria di Jean-Baptiste in “Hard Truths” potrebbe metterla in lizza per l’Oscar come miglior attrice. Se dovesse essere nominata, diventerebbe solo la quarta donna nera a ricevere più di una nomination agli Oscar, unendosi a un’illustre schiera che include Viola Davis, Octavia Spencer e Angela Bassett.
Jean-Baptiste, in risposta alla possibilità di una nuova nomination, ha commentato: “Il bello di lavorare in questo modo è che non è basato sui risultati; è sul processo. Quindi trovo difficile pensare a questo perché ho già vinto. E avere il coraggio di affidarlo a qualcuno che sai ti guarderà.”
Il futuro di Mike Leigh
Leigh ha chiarito che non ha intenzione di andare in pensione, nonostante le sfide fisiche. “Raccogliere fondi è molto difficile quando non hai una sceneggiatura, non discuti del casting e dici solo ‘Dateci i soldi e non interferite'”, ha spiegato. “Il mio problema è fisico. Sono un po’ un invalido adesso, ma spero di superarlo. Non sto ancora andando in pensione.”
Ha accennato di avere già un’idea per un nuovo progetto, ma non ha voluto parlarne ulteriormente.
Il debutto di “Hard Truths” e l’aspettativa negli USA
“Hard Truths” debutta al TIFF il 6 settembre e sarà distribuito negli Stati Uniti da Bleecker Street il 6 dicembre. Questo atteso ritorno segna non solo un momento di riflessione sul passato, ma anche di grande aspettativa per il futuro.
Con la sua abilità narrativa senza pari e l’incredibile capacità di Leigh di far emergere il meglio dai suoi attori, “Hard Truths” si preannuncia come un’opera memorabile, capace di lasciare un segno indelebile nel cuore degli appassionati di cinema e di critici.
In attesa della distribuzione ufficiale, potete dare un’occhiata al trailer ufficiale del film per un assaggio della potenza emotiva che Marianne Jean-Baptiste porta sullo schermo, consolidando ulteriormente la sua posizione come una delle attrici più talentuose della sua generazione.