I pionieri di ESPN nello sport al femminile
Quando si parla di sport e di media, non è possibile non menzionare il contributo che ESPN ha dato alla crescita e alla visibilità delle donne nel settore. Negli anni ’80 le opportunità per le donne di coprire eventi sportivi erano limitate, ma figure come Linda Cohn e Hannah Storm hanno aperto la strada a una nuova era.
Una dolce carriera
Alla fine degli anni ’80, Linda Cohn, determinata a fare carriera come presentatrice sportiva, non si fermava davanti a nulla. Come? Con un’arma segreta: i biscotti! Durante i suoi inizi a Long Island, Cohn decise di corrompere il suo operatore di camera con una batch di biscotti al cioccolato per convincerlo a restare tardi e filmare un servizio che lei avrebbe poi mandato alle stazioni TV in cerca del lavoro dei suoi sogni. Questo piccolo stratagemma funzionò: la KIRO-TV di Seattle le diede una possibilità. Da lì, Cohn ha coperto sport nel nord-ovest del Pacifico per oltre due anni, fino a quando non ottenne il ruolo che le avrebbe cambiato la vita.
Il salto a ESPN
Nel 1992, senza necessità di ulteriori dolci lusinghe, Linda Cohn si trasferì alla ESPN, entrando nel celebre team di presentatori di SportsCenter. “Il pregiudizio era che le donne non potessero gestire la pressione. Ma ESPN mi ha dato quell’opportunità”, ricorda Cohn. La sua storia è una delle tante che illustrano come ESPN abbia rotto gli schemi, credendo nel potenziale femminile.
Una piattaforma per il successo
Hannah Storm, un’altra icona di ESPN, ha percepito direttamente l’impatto del network. Storm si unì a ESPN nel 2008 dopo aver lavorato con NBC Sports e CNN. Fu la prima voce play-by-play per la WNBA quando la lega venne lanciata nel 1997. L’influenza di ESPN ha alimentato l’interesse per il basket femminile, culminando con un record di ascolti per il torneo NCAA delle donne nel 2024. “ESPN ha sempre messo risorse dietro il basket femminile. Era inevitabile che vedessimo il successo che abbiamo avuto quest’anno,” afferma Storm.
Pionieri nello sport
La prima presentatrice donna di ESPN full-time fu Rhonda Glenn nel 1981. Filantropa e appassionata di golf, Glenn non si vedeva come una pioniera. “Non volevo essere la prima, volevo solo il lavoro,” disse Glenn. Anche se rimase a ESPN solo per due anni, il suo contributo esercitò un’influenza duratura.
Linda Cohn: una carriera iconica
Nel febbraio 2016, Linda Cohn ha segnato un record con 5.000 episodi di SportsCenter. Il suo lungo servizio ha ispirato molte donne nel settore dei media sportivi. “Moltissime persone mi dicono ‘sono cresciuto con te’. Quello che vedevano su ‘SportsCenter’ li ha ispirati a credere che una donna poteva fare questo lavoro,” dice Cohn.
Cohn e Storm rappresentano una nuova generazione di donne che non solo partecipano, ma eccellono in un mondo spesso dominato dagli uomini. Per Cohn, un grande traguardo è stato il cambiamento di mentalità. “Gli atleti che intervistiamo oggi sono cresciuti con donne che coprono gli sport, quindi non è più un problema,” spiega Cohn.
Il futuro delle donne nello sport
L’impatto di ESPN non si ferma solo alla copertura televisiva. La profondità delle loro trasmissioni ha elevato l’importanza dello sport nella cultura popolare. “Ho coperto eventi come il bombardamento alla maratona di Boston e la caduta del Penn State. Grazie alla copertura 24/7 di ESPN, abbiamo portato nuove voci, inclusi quelle femminili, a un pubblico più ampio,” riflette Storm.
Questa espansione su molteplici piattaforme ha creato nuove opportunità per le donne. Storm e Cohn, ad esempio, oggi conducono anche podcast orientati ai fan. “È stato fantastico vedere tante donne incredibili ottenere opportunità che prima non avevano,” conclude Storm.
Tutti questi passi avanti dimostrano come l’ambiente dei media sportivi stia diventando sempre più inclusivo e incoraggiante per le donne, segnando una nuova era di competenze, passione e pari opportunità.