La mossa audace del cinema: “Mamá (Im)perfecta” al via
Una storia toccante di maternità e dipendenza
Argentine helmer Natalia Smirnoff, nota per “Puzzle” e “Lock Charmer,”, è pronta a dirigere il nuovo progetto internazionale co-prodotto, “Mamá (Im)perfecta”. Questo film esplora il delicato equilibrio tra la gioia della maternità e le sfide della dipendenza, ispirandosi al bestseller “Drunk Mom: A Memoir” di Jowita Bydlowska.
Collaborazioni che fanno la differenza
Il progetto vede la collaborazione tra diversi studi di produzione: la colombiana Laberinto Producciones, Ganas Producciones, l’argentina Tarea Fina e la canadese Fait Divers Media. Le riprese sono previste per maggio 2025, ma l’attesa è già alta.
Trama avvincente
La storia si concentra su Jo, una fotografa di successo di 42 anni che dà alla luce il suo primo figlio. Tra l’euforia della nascita e le nuove responsabilità, Jo si trova a fare i conti con un inaspettato risveglio di una dipendenza da alcol. Questo rappresenta un punto di rottura, poiché la protagonista si ritrova a lottare per mantenere un equilibrio tra il nuovo ruolo di madre e il tentativo di controllare la sua dipendenza.
Curioso di vedere il trailer? Guarda il trailer di Mamá (Im)perfecta.
Riconoscimenti e premi
Il progetto ha già ottenuto una notevole attenzione. Selezionato per la quarta edizione di Iberseries & Platino Industria, ha visto i suoi produttori firmare un accordo con Cineplex di Elba McAllister per la distribuzione in America Latina.
Un cast eccezionale
Il film vanta un cast di grande rilievo con la partecipazione di Marcela Mar, conosciuta per “Love in the Time of Cholera” e “Besieged”. Mar ha un ruolo fondamentale anche nella produzione, lavorando a stretto contatto con Diana Camargo di Laberinto, Juan Pablo Miller di Tarea Fina e Arantza Maldonado di Fait Divers Media. Accanto a Mar, troveremo l’attore spagnolo-argentino Ernesto Alterio, celebre per “Santa Evita” e “Narcos: México”.
Una riflessione sulle sfide della maternità
“Questo film è essenziale per vedere noi stessi riflessi, per accompagnarci nella solitudine del post-parto e per lasciare un’eredità di supporto psicosociale per le madri e le famiglie che attraversano la depressione post-parto e/o le dipendenze,” ha affermato Marcela Mar.
Natalia Smirnoff aggiunge: “Questo film è un viaggio attraverso i legami indissolubili tra madre e figlio all’interno delle complessità della maternità e della dipendenza.”
Diana Camargo, produttrice di Laberinto, sottolinea: “La maternità è spesso idealizzata nella nostra società, rappresentando le madri come donne perfette in grado di affrontare qualsiasi sfida. Il nostro obiettivo è riconoscere l’ambivalenza dell’esperienza materna e discutere le paure, le insicurezze e i cambiamenti profondi che molte di noi madri hanno vissuto.”
Il viaggio artistico di Natalia Smirnoff
Nata a Buenos Aires, Smirnoff ha debuttato con “Puzzle”, prodotto da Juan Pablo Miller di Tarea Fina, che ha anche prodotto “Las Acacias” (vincitore della Camera d’Or a Cannes) e il candidato all’Oscar argentino “The Sleepwalkers”.
L’impatto di Laberinto Producciones
Laberinto Producciones, fondata due decadi fa a Bogotá, ha ricevuto una nomination agli Emmy International nel 2015 per “Buenaventura Don’t Leave Me”. Le loro produzioni sono state trasmesse su varie piattaforme tra cui Caracol Televisión, Netflix, Max, Nickelodeon e Señal Colombia. La compagnia opera con un modello ibrido che le permette di produrre sia film propri che fornire servizi a clienti nazionali e internazionali.
Un’esperienza cinematografica attesa
“Mamá (Im)perfecta” promette di essere più di un semplice film; è una finestra aperta sulle complessità e le sfide invisibili del viaggio materno. Attraverso questa collaborazione internazionale, la storia di Jo raggiungerà cuori e menti, toccando temi di grande importanza sociale e fornendo un sostegno simbolico a tutte le madri che attraversano momenti di difficoltà.
Non vediamo l’ora di immergerci in questa potente narrazione. Restate sintonizzati per altre novità!
Link utili:
Possiamo dunque affermare che “Mamá (Im)perfecta” non sarà solo un film, ma un vero e proprio evento cinematografico, capace di aprire un necessario dialogo su argomenti spesso celati nell’ombra.