“A Fisherman’s Tale” di Edgar Nito: magia e realtà intrecciate tra i laghi del Messico
Un nuovo capitolo cinematografico
Edgar Nito, emergente voce del cinema messicano, torna alla ribalta con il suo secondo lungometraggio, “A Fisherman’s Tale”. Dopo aver vinto il premio come miglior regista esordiente al Tribeca Film Festival nel 2019 con “The Gasoline Thieves”, Nito si prepara a presentare la sua nuova opera nei prestigiosi festival di Sitges e Morelia questo ottobre.
Un racconto intriso di leggenda e mistero
Prodotto da Pablo Cruz e Enrique Lavigne di El Estudio, assieme a Pirotecnia Films di Nito e 4 Ways Entertainment, “A Fisherman’s Tale” si immerge nelle profondità della mitologia messicana. Ambientato attorno a un lago e le sue isole, il film narra di come la natura prosperasse pacificamente fino a quando le oscure ambizioni degli uomini iniziarono a seminare paura e distruzione. Al centro di questo mondo c’è la leggenda di La Miringua, una creatura vendicativa che trascina i peccatori nelle acque profonde del lago, portandoli alla loro rovina.
Guarda il trailer di A Fisherman’s Tale per entrare nel vivo di questa affascinante narrazione.
Un cast di talento per un’opera unica
Co-sceneggiato da Nito e Alfredo Mendoza, il film vanta un cast d’eccezione con attori come Noé Hernández (“Miss Bala”), Hoze Meléndez (“I Dream in Another Language”), Mercedes Hernández (“Identifying Features”), Andrés Delgado (“Impossible Things”), Jorge A. Jiménez (“Pacho Villa”) e Renata Vaca (“Saw X”), tra gli altri.
Riflessioni del regista
Nito descrive il film come un adattamento cinematografico di una leggenda purépecha tramandata oralmente nella regione dei laghi del Messico centrale. La storia parla di uno spirito che assume la forma di una donna per attirare i pescatori nelle profondità del lago, dove li incanta e li annegherà. La Miringua, il cui nome significa oblio o dimenticare, confonde le persone, facendole perdere il senso del tempo e dello spazio fino a dimenticarsi di se stesse e perdere la vita.
Temi ecologici e umani
Questo film corale affronta anche le questioni ecologiche che minacciano un ecosistema naturale, impattato dall’attività umana. I personaggi, anziché confrontarsi con la realtà, preferiscono vedere il lago come incantato, usando questa metafora per giustificare i cambiamenti che esso subisce.
Collaborazioni e futuri progetti
Pablo Cruz di El Estudio esprime grande soddisfazione per la collaborazione con Pirotecnia su questo progetto, sottolineando la visione unica di Nito e il modo in cui la sua storia, ambientata nel Lago di Pátzcuaro, sia allo stesso tempo profondamente messicana e universale. El Estudio, con sede tra Spagna e Messico, mira a coltivare talenti promettenti, e “A Fisherman’s Tale” rappresenta solo la prima di molte avventure con Nito e il suo team.
Inoltre, El Estudio sta sviluppando un remake di “Macario”, un adattamento del libro originale di B. Traven, con Gerardo Naranjo alla regia e Gonzalo Maza alla sceneggiatura. La prima trasposizione cinematografica di “Macario” risale al 1960 ed è stata il primo film messicano candidato all’Oscar come miglior film internazionale. Oltre a ciò, sono in corso altri progetti, tra cui un adattamento del film coreano “Balerina” e varie opere di Michel Garza Cervera.
Uno sguardo al futuro
Edgar Nito, con la sua società Pirotecnia, continua a dirigere, produrre e scrivere cortometraggi premiati in festival di tutto il mondo. Tra questi spiccano “La Dama de Rojo” (2017), “El Colgado” (2017) e “Masacre en San José”. Ha inoltre diretto la serie Netflix “Pedal to Metal” e video musicali per artisti del calibro di Snoop Dogg, Peso Pluma, Santa Fe Klan, B Reel, Alemán e Lupillo Rivera.
Festival in arrivo
Il Sitges Film Festival si terrà dal 3 al 13 ottobre, mentre il Morelia Film Fest avrà luogo dal 18 al 27 ottobre. Due date imperdibili per scoprire questa nuova perla del cinema messicano che promette di incantare e far riflettere.
Scopri di più su A Fisherman’s Tale
Edgar Nito continua a sorprendere con la sua capacità di intrecciare realtà e leggenda, offrendo al pubblico non solo storie avvincenti ma anche spunti di riflessione sul nostro rapporto con la natura e con noi stessi.