Un nuovo eroe all’orizzonte: William Tell si reinventato come franchise action
Una leggenda medievale rivive al cinema
Secondo le antiche leggende svizzere, Guglielmo Tell divenne un eroe popolare quando fu costretto dagli occupanti austriaci a partecipare a un gioco crudele: sparare una freccia a una mela posizionata sulla testa del figlio per salvare la sua famiglia dall’esecuzione. La sua mira impeccabile non solo salvò la sua famiglia, ma ispirò una ribellione tra gli svizzeri. Secoli dopo, questa storia ha ispirato opere iconiche come l’ouverture di Gioachino Rossini e persino una famosa striscia comica di “Far Side”. Oggi, i produttori sperano che William Tell possa dar vita a un nuovo franchise d’azione.
William Tell ha debuttato al Toronto Film Festival, promettendo una narrazione avvincente. Con una durata di 133 minuti, il film presenta una vasta gamma di personaggi, culminando con una scena finale che lascia presagire un possibile sequel. Grazie alla performance straordinaria di Claes Bang nel ruolo principale e a un cast di supporto dinamico, l’idea di ulteriori avventure di Tell diventa sempre più plausibile.
Un racconto teatrale rivisitato
Ispirandosi alla commedia di Fredrick Schiller del 1804 su Tell, lo sceneggiatore e regista Nick Hamm cerca di coinvolgere immediatamente il pubblico ricordando loro che questo personaggio è un’icona: è l’uomo che ha sparato una freccia alla mela sulla testa del figlio! La scena di apertura, volutamente esagerata, vede l’eroe di Bang pronto con la sua balestra contro il proprio figlio (Tobias Jowett), circondato da un esercito spietato e dai cittadini inorriditi. Vi chiederete come sono arrivati a questo punto.
Tempo e tonnellate di azione
Dal primo impatto assurdo, la storia si sposta a tre giorni prima, presentandosi come un’epopea con tagli di capelli ridicoli appartenenti al periodo storico, dialoghi bizzarri come “scimble scamble” e la colonna sonora orchestrale sopra le righe di Steven Price. Ci sono discorsi di guerra stimolanti e sequenze di battaglia elaborate e a più fasi, ma i momenti migliori vengono dall’osservare con quale serietà il film prenda se stesso. Con un budget sostanziale di 45 milioni di dollari, i set medievali decorati e le ampie vedute sono catturati in modalità widescreen dal direttore della fotografia Jamie D. Ramsay, sebbene le immagini non riescano a creare l’incantesimo trasportante che i migliori film d’avventura sanno fare.
Una costruzione di personaggi convincente
Ciò che spinge William Tell è una forte convinzione nei suoi personaggi, in particolare nella gioia che prova nello spettacolarizzare i suoi cattivi. Con eccezione di Ben Kingsley, che appare brevemente come un tiranno austriaco con una benda sull’occhio, è Connor Swindells che domina il film nel ruolo di Gessler, il primo ufficiale del re ubriaco di potere, più interessato a bullizzare gli svizzeri che a servire la corona. Quando non si scontra con il determinato Tell, Gessler è spesso accompagnato da scagnozzi impertinenti e una principessa ribelle (Emily Beecham), dandogli molte opportunità per mostrare la sua malvagità.
Un’analisi psicologica fallimentare
William Tell riesce a mantenere il ritmo con intrighi di palazzo anonimi, ma inciampa quando cerca di esplorare la psicologia e la storia del suo protagonista tramite flashback indotti dal PTSD e un codice morale poco convincente. Mentre Bang porta dignità (e un’audacia pulp) al personaggio del titolo, la produzione ipocrita è solo l’ultima a cercare di riflettere sugli orrori della guerra mentre li trasforma in spettacolo d’azione esplicito.
Uno sguardo al futuro di William Tell
Nonostante i suoi difetti, William Tell riesce a catturare l’interesse per una possibile serie di film. La combinazione di ambientazioni medievali dettagliate, personaggi carismatici e azione esplosiva offre una base solida per sviluppi futuri. I fan dei film d’azione e degli adattamenti storici troveranno certamente motivi di entusiasmo nelle potenziali avventure a venire.
William Tell potrebbe quindi trasformarsi in una nuova saga cinematografica, dove eroi leggendari e storie avvincenti continuano a catturare l’immaginazione del pubblico di tutto il mondo.