Una madre alla disperata ricerca: scoprendo “Gandhari”
Quando si pensa all’amore di una madre, raramente lo si associa a un’azione frenetica e piena di tensione. Eppure, questo è esattamente ciò che “Gandhari”, il nuovo thriller targato Netflix, promette di offrirci. Questo film destruttura le aspettative tradizionali sia del genere action che della mitologia indiana, portando sullo schermo una narrazione inedita e audace.
L’evoluzione di un’idea
Il concetto di “Gandhari” è nato dalle riflessioni e dalle esperienze personali della sceneggiatrice e produttrice Kanika Dhillon. “Quando diventai madre, la paura e la protezione che sentivo erano così intense da creare un ‘prima’ e un ‘dopo’ nella mia esistenza,” rivela Dhillon. Questo intenso sentimento è stato il seme dal quale è fiorita l’idea di “Gandhari”.
Una trama di vendetta e redenzione
La storia ruota attorno a una madre determinata a salvare il suo bambino rapito. Dhillon descrive il film come una “potente storia di vendetta e redenzione”, dove il legame tra madre e figlio diventa il fulcro emotivo della narrazione. La protagonista, interpretata da Taapsee Pannu, affronta situazioni estreme per riavere indietro la sua bambina, rendendo la trama non solo avvincente ma anche profondamente emotiva.
Un’interpretazione fresca di Taapsee Pannu
Per Taapsee Pannu, che ha già esplorato il genere dell’azione spionistica con film come Baby e Naam Shabana, “Gandhari” rappresenta una sfida nuova. “Ho sempre voluto fare un film d’azione, ma ciò che è in voga oggi l’ho già fatto nove anni fa” spiega Pannu. “Questa volta, però, si tratta di un dramma personale, non di una missione assegnata.”
Il significato dietro il titolo
Il titolo del film trae ispirazione da Gandhari, un personaggio dell’epica indiana Mahabharata, celebre per essersi bendata gli occhi per solidarietà con il marito cieco. Dhillon ha voluto reinterpretare questo mito, andando oltre le apparenze tradizionali. “Volevo esplorare una nuova dimensione di Gandhari,” afferma Dhillon, “una che risuonasse con temi contemporanei di forza e sacrificio.”
Regia e visione
La regia di “Gandhari” è affidata a Devashish Makhija, noto per i suoi film intensi come Joram, Ajji e Bhonsle. Sia Pannu che Dhillon sono entusiaste di lavorare con Makhija. “La tensione che riesce a creare è palpabile,” commenta Dhillon. “Non avremmo potuto trovare un regista migliore per questa storia così emotiva.”
Preparazione e dedizione
Per Pannu, la preparazione fisica per questo ruolo è stata un lungo processo. “Ho mantenuto una disciplina di fitness per anni, sperando in un progetto che richiedesse un tale impegno fisico,” rivela. Questo dimostra il livello di dedizione che l’attrice ha portato alla preparazione del suo ruolo.
Un team già collaudato
“Gandhari” segnerà la sesta collaborazione tra Pannu e Dhillon, un duo che ha già lavorato insieme in vari progetti di successo come Manmarziyaan, Haseen Dillruba e Dunki. “Le aspettative crescono ad ogni nuova collaborazione,” afferma Pannu.
L’inizio della produzione
La produzione di Gandhari inizierà a novembre, promettendo di portare sullo schermo una combinazione unica di azione frenetica e drama emotivo.
Questo viaggio nel cuore e nell’anima di una madre determinata a salvare il suo bambino sicuramente terrà gli spettatori con il fiato sospeso, offrendo una prospettiva fresca e intensa sul potere dell’amore materno e della vendetta. Non resta che attendere con trepidazione l’uscita del film per vedere come questa storia epica prenderà vita.