San Sebastian: Un panorama catalano?
Il Festival del Cinema di San Sebastian accoglie una forte presenza catalana
La prestigiosa presenza della Catalogna al Festival di San Sebastian si fa sentire in modo massiccio quest’anno, con ben 27 titoli in programma. Tra questi, cinque progetti nel doc forum Lau Haizetara e quattro su cinque film spagnoli in Concorso principale, oltre a dieci nella sezione Made in Spain.
In concorso principale: i film da non perdere
“Pomeriggi di solitudine”
Questo film, prodotto da Andergraun Films, Ideale Audience e LaCima Producciones, è il seguito inaspettato di “Pacifiction” di Albert Serra, incentrato sulla vita del torero Andrés Roca Rey. Serra descrive il film come realizzato “con rispetto e innocenza, senza pregiudizi né provocazione”.
“Bagliori”
L’ultima opera di Pilar Palomero, prodotta da Inicia Films, Mod Producciones e Misent Producciones, segue la storia di una donna che deve prendersi cura del suo ex marito malato, che non vede da 15 anni. Il cast include Patricia López Arnaíz e Antonio de la Torre. Palomero descrive il film come una “riflessione sui segni che ci definiscono”.
“Verità dure”
Diretto dall’acclamato regista inglese, Mike Leigh. Questo film, presentato anche a Toronto, vede tra i protagonisti Jean-Baptiste, in una delle sue performance più significative. Il film è una coproduzione tra The Mediapro Studio e Thin Man Films.
“Il lamento”
Un film di genere diretto da Pedro Martín Calero, prodotto da Caballo Films, Setembro Cine e altri partner internazionali. Con la partecipazione di Ester Expósito, la pellicola narra di Andrea, che comincia a percepire misteriosi lamenti mentre i protagonisti Camila e Marie sono perseguitati da una figura invisibile.
Sezione Horizontes Latinos
“Forse è vero quello che si dice di noi”
Un thriller prodotto da Storyboard Media, La Jauría, Murrillo Cine e altri, che esplora traumi generazionali e responsabilità. Seguendo la storia della psichiatra Ximena alla ricerca della figlia Tamara e del suo bambino scomparso, il film offre un’indagine intensa.
Nuovi registi
“Emergere”
Il secondo lungometraggio di Cecilia Atán e Valeria Pivato, prodotto da Tarea Fina, Tandem Films e Setembro Cine. Racconta la storia di Sofia, combattuta tra l’amore per il figlio e la felicità trovata durante la sua incarcerazione.
Sezione Velodromo
“Celeste”
Una produzione di Movistar Plus+ e 100 Balas. Il film segue Sara, una discreta funzionaria delle tasse che si prepara alla pensione, interpretata da Carmen Machi. La storia si sviluppa in un intricato thriller finanziario.
La RTVE Gala
“Fuga”
Diretto da Rodrigo Cortés e interpretato da Mario Casas e Anna Castillo. Il film vede il protagonista lottare per essere incarcerato, sviluppando una storia emozionante e unica.
Sezione Made in Spain
“Piccoli amori”
Diretto da Celia Rico, esplora la relazione madre-figlia, già al centro del suo acclamato debutto “Viaje al Cuarto de una Madre”. La produzione è di Arcadia Motion Pictures.
“Madre Santa”
Ambientato nel IX secolo, il film segue le prove di Emma, una nuova badessa, incaricata dalla sua potente famiglia di ripopolare le terre di frontiera. Prodotto da Oberon Cinematográfica e Wanda Visión.
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Pochi film riescono a combinare storia e narrazione come “A house on fire”
“A house on fire”, prodotto da Playtime Movies, Sábado Películas, e altri noti studi cinematografici, è un’epica che affronta temi di intrighi politici e lotta contro le forze naturali. Questo film, diretto, scritto e prodotto da Antonio Chavarrías, noto per pellicole come “Susanna” e “Las vidas de Celia”, si distingue per la sua trama intricata e ricca di sfumature.
“Mamífera”: un dramma spagnolo che affronta le sfide della maternità inattesa
“Mamífera”, un film prodotto da Distinto Films, ha vinto un Premio Speciale della Giuria per la Performance alla SXSW del 2023. Diretto da Liliana Torres, la storia ruota attorno a una gravidanza inaspettata e offre una prospettiva avvincente e ben recitata sul tema. Maria Rodríguez Soto, nei panni della protagonista, regala una performance straordinaria, assolutamente da vedere.
Guarda il trailer di “Mamífera”
“Nina”: un omaggio a Chekhov e un richiamo ai classici western
“Nina”, una produzione di Bteam Prods, Irusoin e altre case di produzione, trae ispirazione da “Il gabbiano” di Anton Chekhov e dai classici western. La regista Andrea Jurrieta combina il melodramma alla Douglas Sirk con influenze western, creando un’opera unica che esplora i temi di amore e perdita. La protagonista, Patricia López Arnaiz, offre una interpretazione memorabile che aggiunge profondità alla narrazione.
“Norberta”: una dolce e provocatoria dramedy LGBTQ+
“Norberta”, diretto dai nuovi arrivati Sonia Escolano e Belén López Albert, esplora la vita di un transessuale sessantenne che pianifica un grande colpo per finanziare il suo intervento chirurgico. Marta Esteban, produttrice del film, descrive “Norberta” come una storia “provocatoria, calda, irriverente ed emozionale”. Questa dramedy è un tocco fresco sulla transessualità nella terza età, un argomento raramente esplorato nel cinema.
“Saturn Return”: un biopic che rivoluziona il genere
Isaki Lacuesta, famoso per aver vinto due volte il San Sebastián Golden Shell, ritorna con “Saturn Return”. Questo film, che ha conquistato il Festival di Malaga, è ispirato dalla band indie rock spagnola Los Planetas. Con una struttura narrativa non convenzionale, “Saturn Return” sovverte i tropi del biopic tradizionale, offrendo un’esperienza cinematografica unica e appagante.
“Rock Bottom”: l’amore nel vortice creativo degli anni ’70
“Rock Bottom”, una produzione di AlbaSotorra, Jaibo Films e altri studios, racconta la storia d’amore tra Bob, un celebre musicista rock, e Alif, un talentuoso artista visivo. Questo film animato in rotoscoping 2D esplora la cultura hippie degli anni ’70 in Mallorca e New York, con una ricchezza visiva lussureggiante e vibrante.
Guarda il trailer di “Rock Bottom”
“Tiempo de silencio y destrucción”: una prospettiva personale su Luis Martín-Santos
Diretto da Joan López Lloret, “Tiempo de silencio y destrucción” offre un ritratto personale dello scrittore Luis Martín-Santos, uno dei più grandi romanzieri spagnoli del XX secolo. Il film è una riflessione sull’eredità letteraria di Martín-Santos, presentata attraverso gli occhi dei suoi figli.
La riscoperta di classici con “Tattoo, the first adventure of Pepe Carvalho”
Tra i Classici della Cinematografia Spagnola, riproposti al Festival di San Sebastian, spicca “Tattoo, the first adventure of Pepe Carvalho”. Diretto da Bigas Luna nel 1976, questo film introduce il detective più famoso di Spagna, Pepe Carvalho. Un personaggio complesso, ex CIA e gourmet, che rappresenta il punto di partenza per i grandi successi che Luna avrebbe raggiunto negli anni successivi.
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