Un viaggio nel tempo e nella lotta contro il potere: “Io sono Nevenka”
Un racconto avvincente basato su fatti reali
Nel 2000, Nevenka Fernández, ex membro del consiglio comunale di Ponferrada, ha intrapreso un coraggioso viaggio giudiziario contro Ismael Álvarez, il potente sindaco della città, accusandolo di molestie sessuali. Il film “Io sono Nevenka” di Iciar Bollaín, ispirato a questi eventi, rappresenta un’importante pietra miliare nella lotta contro le molestie sessuali, ben quindici anni prima del movimento #MeToo.
La trama e il contesto
A differenza di altri film basati su fatti di cronaca, “Io sono Nevenka” non si limita a descrivere gli eventi accaduti. Bollaín, insieme alla sceneggiatrice Isa Campo, costruisce un racconto emozionale e coinvolgente che approfondisce le dinamiche della manipolazione emotiva e dell’abuso di potere. Da semplici soprusi verbali a minacce velate, fino all’abuso sessuale, la narrazione mette in luce la discesa nell’inferno di Nevenka Fernández.
“Perché non sei andata via?” chiede l’avvocato difensore di Álvarez durante il processo.
“Era al mio fianco. Non potevo muovermi,” risponde Nevenka.
Analisi tecnica e approfondimento
Bollaín utilizza tecniche cinematografiche distintive per trasmettere la claustrofobia e la disperazione di Nevenka. Dalle eleganti scene di apertura alla discesa nei classici tropi del genere horror, il film utilizza inquadrature ben bilanciate e una fotografia luminosa per contrastare l’oscurità degli eventi rappresentati. La performance di Mireia Oriol nel ruolo di Nevenka è particolarmente notevole per la sua capacità di esprimere vulnerabilità e forza interiore.
Álvarez, interpretato brillantemente da Urko Olazabal, è presentato come una figura quasi mostruosa, capace di manipolare e terrorizzare con un semplice sguardo o movimento della testa. Questa rappresentazione sottolinea l’autorevolezza del film nel raccontare il tema delle molestie sessuali in modo autentico e palpabile.
La direzione di Bollaín e l’importanza della produzione
L’impatto visivo di “Io sono Nevenka” è reso ancora più potente grazie alla produzione di Movistar Plus+, Kowalski Films e Feelgood Media. Il supporto di Movistar Plus+ non solo ha fornito le risorse finanziarie necessarie, ma ha anche garantito una promozione di alto livello, permettendo al film di raggiungere un ampio pubblico quando è stato distribuito in Spagna il 27 settembre da Buena Vista International.
“Il film inizia con molta luce. È luminosa, felice e sicura di sé. Poi, mentre scende nel suo inferno personale, le inquadrature diventano più claustrofobiche. Volevamo che il pubblico facesse questo viaggio con lei.” – Iciar Bollaín
Tempi moderni e ambientazione storica
Il film crea un senso quasi mitico del tempo, alternando il moderno scenario di Madrid con la storica Ponferrada. Questo dualismo è enfatizzato dalla rappresentazione della notte dei Templari di Ponferrada, un evento medievale durante il quale Nevenka, vestita come una damigella, fugge disperata da ciò che un tempo sembrava una favola.
Sfide della produzione e ambientazione
Girare “Io sono Nevenka” è stato un compito arduo, con riprese che si sono svolte in diverse location tra cui Bilbao, Zamora e l’Inghilterra. La cura dei dettagli per ricreare l’ambientazione del 2000 ha richiesto uno sforzo considerevole da parte della troupe, dal design dei costumi ai veicoli d’epoca, rendendo il film non solo visivamente autentico ma anche storicamente accurato.
Un modello di cinema d’impatto
Movistar Plus+ ha descritto il film come un esempio del loro impegno a creare cinema di evento, andando oltre i tradizionali standard di produzione. Il supporto finanziario e promozionale ha permesso a Bollaín di impegnarsi in una produzione complessa e di alto livello, garantendo così un impatto visivo e narrativo significativo.
“Movistar Plus+ ci ha sostenuto molto, permettendoci di affrontare una produzione difficile. Hanno un potente meccanismo di promozione che altri gruppi spagnoli non possono eguagliare.” – Iciar Bollaín
Conclusione
“Io sono Nevenka” non è solo un film, ma un viaggio emozionale e una lezione di storia moderna, che racconta la forza di una donna che ha sfidato il potere e ha vinto.
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