# Titus Kaphar: dalle memorie dolorose all'arte a Hollywood
Genesi di un artista da un'enfasi in famiglia
Quando Titus Kaphar, noto artista contemporaneo, iniziò a confrontarsi con i tormenti della sua infanzia, fu un incontro inatteso a dare il via a tutto. Qualche anno fa, l'attrice e collezionista Kate Capshaw visitò il suo studio e rimase colpita dalle tele ispirate ai ricordi personali di Kaphar, parte del suo progetto "Exhibiting Forgiveness". Capshaw, colpita, domandò all'artista il significato delle sue opere, scoprendo così un'autobiografia scritta che portava lo stesso titolo della mostra.
Dal dipinto al cinema: l'incontro con Spielberg
Capshaw decise di condividere il lavoro di Kaphar con suo marito, il regista Steven Spielberg. Poco dopo, Spielberg stesso contattò Kaphar, elogiando il suo lavoro e avvisandolo delle sfide emotive che avrebbe dovuto affrontare se avesse deciso di trasformare quella sceneggiatura in un film. "Non risolverà il tuo passato", gli disse, "ma voglio che tu ti protegga da ciò che Hollywood fa a film come questo".
La transizione alla regia: "Exhibiting Forgiveness"
Il debutto di Kaphar come regista avviene con "Exhibiting Forgiveness", che ha visto André Holland nel ruolo principale di Tarrell, un alter ego dell'artista. Il film, che affronta il complesso rapporto tra Tarrell e il padre, colpisce per la sua intensità e la sua profondità emotiva, come osservato dalle critiche favorevoli durante la sua presentazione al Sundance.
Guarda il trailer di "Exhibiting Forgiveness"
L'arte come processo catartico e terapeutico
Rammentando le proprie esperienze, Kaphar ha sempre considerato la pittura una forma di elaborazione dei suoi ricordi. "Le opere che creavo erano per me un modo di processare le emozioni", spiega. La realizzazione di questi dipinti ha avuto un significato personale profondo, poiché rappresentavano una forma di dialogo con i suoi figli sulle sue esperienze d'infanzia.
Un'inaspettata carriera artistica
Cresciuto a Kalamazoo, Michigan, Kaphar non aveva mai pensato a una carriera nel mondo dell'arte fino a quando non ha frequentato un corso di storia dell'arte in un college locale. Autodidatta, ha appreso l'arte visitando musei e si è laureato presso la San José State University, proseguendo poi con un MFA a Yale.
La collezione permanente e il riconoscimento
Oggi, le opere di Kaphar fanno parte di prestigiose collezioni permanenti come quelle del Museum of Modern Art e del Brooklyn Museum. Nel 2018, è stato insignito del prestigioso MacArthur Fellowship. Nonostante il successo, Kaphar non ha mai dimenticato le sue umili origini e spesso si è trovato a dover conciliare la sua autenticità con il mondo commerciale dell'arte.
Confrontarsi con i collezionisti
Il film "Exhibiting Forgiveness" esplora anche la tensione tra l'artista e i collezionisti d'arte durante una scena di un’apertura di una galleria. Per Kaphar, questa era una rappresentazione autentica delle sue esperienze. "Questa è la mia vita, non solo merce da vendere", ricorda di aver detto in diverse occasioni, evidenziando la necessità di mantenere l'integrità personale anche nel successo.
Progetti futuri: Revolution Ready
Assieme al suo partner di produzione, Michael VQ, Kaphar ha fondato la Revolution Ready, una casa di produzione cinematografica, e ha già realizzato due documentari acclamati: "I Hold Your Love" e "Shut Up and Paint". Quest'ultimo, considerato per un Oscar, ha portato a casa numerosi riconoscimenti.
Una missione di vita
Kaphar continua a sentirsi fortunato per il percorso che lo ha condotto dal piccolo centro di Kalamazoo ai vertici del mondo dell'arte e del cinema. "Per un ragazzo di Kalamazoo, Michigan, è un sogno che si avvera," afferma, sottolineando una carriera che non mostra segni di rallentamento.
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