Tre giorni d’estate: un racconto di famiglia sul filo del rasoio
Un breve viaggio al centro delle emozioni umane
“Tre giorni d’estate” (Tres días de verano) di Álvaro López Alba ci porta nel cuore di una famiglia in vacanza, dove divergenti reazioni a un evento rischiano di separarli. La pellicola segue un padre e i suoi due figli durante una vacanza al mare. La giovane Cris si innamora di un ragazzo, causando tensioni con l’amica Miri. Nel frattempo, suo fratello Dani, sentendosi alienato, trascorre l’estate chiuso in camera, ossessionato da Miri.
La famiglia sotto la lente
Nel bel mezzo di questo caos, il padre è impegnato in una relazione segreta che cerca disperatamente di nascondere ai figli. Durante questi tre giorni al mare, la famiglia lotta per riconnettersi mentre insicurezze, gelosie e verità nascoste iniziano a minacciare il loro legame.
“Ispirato a esperienze personali e a quelle della mia famiglia e delle persone che mi circondano,” afferma López Alba, che ha iniziato la sua carriera cinematografica sei anni fa e ha iniziato a dirigere seriamente solo tre anni fa.
Un regista con una prospettiva unica
Grazie alla sua esperienza come psicologo, in particolare nel lavoro con i giovani, López Alba ha accumulato un vasto materiale che ha alimentato i suoi tre cortometraggi: “Rosebud,” “La Mancha” e “Eli.” “Tre giorni d’estate” è il suo primo lungometraggio.
Tre giorni d’estate è stato sviluppato nell’ambito del programma Incubator della Madrid Film School (ECAM) ed è uno dei 10 progetti che hanno partecipato all’ECAM Forum, un’iniziativa di coproduzione della scuola di cinema madrilena tenutasi lo scorso giugno. Questo dramma familiare ha anche preso parte all’EGEDA Next Gen FilmLab, dove ha vinto il premio come Miglior Progetto.
Una struttura narrativa avvincente
“La struttura di questo film, con la rivisitazione degli eventi di un weekend da tre diverse prospettive, crea una sorta di thriller quotidiano, dove i nostri pregiudizi e aspettative vengono continuamente messi in discussione da una realtà familiare più complessa, a volte oscura e altre volte luminosa. È un film di atmosfere strane dove crudeltà e tenerezza vanno sempre di pari passo,” spiega la produttrice Nuria Muñoz di Nexus CreaFilms, che ha collaborato con López Alba per il suo terzo corto, “Eli.”
Influenze e ambientazione
López Alba ha tratto ispirazione dalla struttura narrativa di “Rashomon” di Akira Kurosawa e, ancora più da vicino, da “Monster” di Kore-eda Hirokazu, vincitore del premio per la migliore sceneggiatura e della Queer Palm al Festival di Cannes. In “Monster,” una madre sospetta che qualcosa non vada nella scuola del figlio e affronta il suo insegnante. Mentre la storia si sviluppa attraverso diversi punti di vista, la verità emerge gradualmente.
Un progetto ambizioso
Secondo Muñoz, il film sarà probabilmente girato a Murcia, dove lei e López Alba risiedono. Sperano di sfruttare i fondi regionali, statali e federali disponibili. Da un anno a questa parte, Murcia offre aiuti a non residenti che intendono girare lungometraggi o serie nella regione, attirando un numero crescente di progetti.
Collaborazioni e incentivi
Per il primo lungometraggio di Nexus CreaFilms, “Sorda” (“Deaf”), diretto da Eva Libertad, i principali partner sono stati le case di produzione catalane A Contracorriente e Distinto Films, riuscendo così a beneficiare del nuovo incentivo. “Sorda” racconta la storia di una donna la cui gravidanza suscita paure sulla maternità e sulla capacità di comunicare con il suo futuro bambino.
Per “Tre giorni d’estate,” il co-produttore Sideral Cinema è di Madrid e Nexus CreaFilms è in trattative con potenziali partner di altri territori dal Forum ECAM in poi.
Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo sui tuoi social e facci sapere cosa ne pensi! Non perderti i prossimi aggiornamenti! Seguici sui nostri canali social per rimanere sempre informato sulle ultime novità del cinema.